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Autore: Rota    10/03/2012    1 recensioni
1-Sonno
Avrebbe voluto sinceramente dirgli che, magari, preferiva dormire qualche ora in più la notte per affrontare meglio le lunghe giornate di lavoro nella casa sovietica - eppure come diamine faceva a scrollarselo di dosso, ancora puzzolente d'alcool e con quel sorriso soddisfatto sulla faccia, mentre si stendeva sul suo corpo?
2-Treno
Per andare dal suo ex- padrone, Eduard aveva calcolato che in treno ci volevano precisamente due ore e trentotto minuti, più venti minuti di auto e dieci a piedi; un po' troppo, per dire di essere passato da quelle parti casualmente.
3-Fermata
Oh, Ivan attuò una bruschissima frenata quando si accorse che quello non era più solo sesso.
4-Ora
E per ogni ora passata davanti alla sua cavolo di scrivania, Ivan lo ripagava con un'ora legato stretto al suo letto.
5-Ritorno
Anche se faceva finta di andare a prendere il té, anche se diceva di essere occupato proprio nel momento peggiore di tutti, Eduard tornava sempre da lui - qualsiasi fossero le sue condizioni fisiche e mentali.
************[RussiaEstonia/ IvanEduard]****************
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Russia/Ivan Braginski
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Casa sovietica *Titolo: Casa sovietica
*Autore: Rota
*Fandom: Axis Powers Hetalia
*Parsonaggi/Claim/Coppia: Ivan Braginski- Russia/ Eduard von Bock- Estonia
*Generi: Introspettivo, Sentimentale. Generale
*Avvertimenti: Yaoi/Shonen ai, What if...?, Missing Moment
*Rating: Giallo
*Set: Gamma
*Note: Mi piace da un sacco questo strano pair e quindi ho voluto provare a fare qualcosa su di loro.
Tra l'altro, penso che questo set sia perfetto per loro, quindi sono stata doppiamente ispirata **
Spero che i fan della coppia siano felici a leggere qualcosa in italiano su questi due, finalmente, e che la mia piccola raccolta di frasi possa soddisfarli XD






Casa sovietica






1-Sonno
Avrebbe voluto sinceramente dirgli che, magari, preferiva dormire qualche ora in più la notte per affrontare meglio le lunghe giornate di lavoro nella casa sovietica - eppure come diamine faceva a scrollarselo di dosso, ancora puzzolente d'alcool e con quel sorriso soddisfatto sulla faccia, mentre si stendeva sul suo corpo?
2-Treno
Per andare dal suo ex- padrone, Eduard aveva calcolato che in treno ci volevano precisamente due ore e trentotto minuti, più venti minuti di auto e dieci a piedi; un po' troppo, per dire di essere passato da quelle parti casualmente.
3-Fermata
Oh, Ivan attuò una bruschissima frenata quando si accorse che quello non era più solo sesso.
4-Ora
E per ogni ora passata davanti alla sua cavolo di scrivania, Ivan lo ripagava con un'ora legato stretto al suo letto.
5-Ritorno
Anche se faceva finta di andare a prendere il té, anche se diceva di essere occupato proprio nel momento peggiore di tutti, Eduard tornava sempre da lui - qualsiasi fossero le sue condizioni fisiche e mentali.
6-Cambiare
Eduard aveva tentato, davvero, di cambiare i propri sentimenti verso Ivan: avrebbe preferito non averne più paura, non essere assoggettato a lui, non provare ritrosia evidente; non avrebbe immaginato che, da quel proposito nobilissimo, sarebbe giunto persino oltre.
7-Pietra
Come un macigno sul suo cuore, un peso che non sarebbe mai stato levato da nessuna carezza e da nessuna promessa dolce, c'erano i tanti anni di prigionia e le troppe violenze che la sua gente aveva dovuto subire.
8-Rugiada
Ivan era una persona romantica, perché altro non poteva essere nel momento in cui faceva commenti gentili sulla natura che si alzava la mattina presto, nell'erba piena di rugiada – Eduard registrò quell'immagine come onirica e la conservò per sempre per sé solamente, da quel momento in avanti.
9-Vento
Vento sfuggevole e incoerente erano le sue parole; acqua in violenta burrasca era la passione che condividevano di notte; fuoco di dannazione erano le sue labbra sul corpo; terra solida e imperitura era il sentimento che provava per lui.
10-Sentimento
Eduard soffocò quella voglia di rivalsa che gli cresceva dentro, giorno dopo giorno, solo perché pensava che così fosse più semplice sopportare quel che nasceva altrimenti.
11-Strappo
Quando Ivan seppe che era capace di cucire, gli diede da rattoppare ogni singola imperfezione che gli capitava sotto gli occhi – sui vestiti e anche altrove.
12-Desiderio
“Vorrei davvero che tutti voi – che tu, Eduard – rimaniate sempre qui con me...”
13-Acqua
L'estone venne a conoscenza presto di un fatto molto importante: un bagno caldo era il miglior afrodisiaco che potesse risvegliare i desideri non poi così sopiti del signor Braginski.
14-Favola
Come una favoletta per bambini sarebbe stato tutto se solo Ivan non fosse stato anche Russia e se solo Eduard avesse dimenticato d'essere pure Estonia.
15-Premio
Ah, lo vide sorridere davvero quando gli scappò un semplice complimento sulla sua cucina.
16-Regno
Eduard avrebbe preferito che Ivan non gli ripetesse, sempre, come lui fosse “la regina” del suo regno – anche perché se mai lo sentiva Natalia non incorreva certo lui nei guai, ma solo l'estone.
17-Delirio
Di punizioni ne aveva dispensate sulla sua schiena, senza provare la minima pietà, e di dolore e di bugie si era riempito la bocca; eppure, nonostante il delirio di violenza, non aveva mai avuto la forza di fargli rinnegare sé stesso e ciò che provava.
18-Rana
Balbettava, furiosamente, nel momento in cui lui gli rendeva conto di quello che avevano fatto la notte assieme, di quello che avrebbero fatto ancora e pretendeva pure una risposta da parte sua – come una stupida rana priva di grazia.
19-Fratello
Ogni persona di lingua slava, a detta di Ivan, apparteneva alla grande famiglia russa e aveva il dovere morale e specifico di entrare nella grande Casa sovietica di cui lui era l'indiscusso padrone; peccato solo che Eduard, con tutto lo sforzo possibile, proprio non riusciva a considerare il signor Braginski alla stregua di un fratello minore particolarmente infantile.
20-Profumo
Eduard sapeva di fogli sulle mani, di salsedine, di timo sul collo, di buono sul viso.
21-Essere
L'essenza di Ivan veniva a galla solo quando nella bottiglia di vodka non rimaneva neanche più il fondo – ed era abbastanza splendente da poter ripagare buona parte del resto.
22-Ritmo
Eduard dovette aggrapparsi da qualche parte, mentre ancora ingoiava ansimi e gemiti vergognoso: la brutalità di Ivan lo stava totalmente vincendo, accompagnandolo con un ritmo di marcia marziale verso la libidine pura.
23-Garanzia
Ivan sapeva che quando Eduard si toglieva di propria sponte gli occhiali dal naso, allora significava che era pronto a qualsiasi cosa per il proprio padrone.
24-Proiettile
Un suo “no” fu ancora più terribile che un colpo d'arma da fuoco puntata alla gola – perché sapeva di una crudeltà inedita, mai esplorata, ancora più dolorosa per Ivan.
25-Tentativo
Alla terza volta, riuscì ad acchiapparlo e a portarlo con sé nella vasca piena d'acqua – l'espressione di Estonia quando lo guardò di rimando, zuppo da capo a piedi, fu assolutamente impagabile.
26-Amanti
Ivan si rifiutava di definirlo “amore”, il loro, come del resto anche per Eduard sarebbe stato troppo pesante da sopportare; entrambi preferivano chiamarsi in mille modi diversi tranne che quello giusto, il solo e l'unico.
27-Segnale
“Credo che stanotte non la passerò dormendo, Eduard.”
28-Bandiera
Non la strappò, non strappò nessuno dei simboli che li rendevano diversi – perché sapeva, come un vero e perfetto tiranno, che quella sarebbe stata una delle poche cose che li avrebbe sempre resi divisi e quindi indivisibili da lui.
29-Stupidità
Eduard era proprio stupido, davvero stupido, ma avrebbe dovuto capirlo che quando il signor Braginski gli offrì della vodka senza chiedere nulla in cambio c'era sotto qualcosa.
30-Schiaffo
Quello schiaffo fu involontario e istintivo - gli costò cinque frustate a petto nudo - ma per quanto fosse il suo padrone e amante Ivan non si poteva permettere di schernire la sua gente e tutte le popolazioni sotto il suo dominio.
31-Accendere
Bastava poco, pochissimo, perché Ivan reagisse ai suoi gesti, e anche se di faccia e di giorno rimaneva impeccabile nella forma e nel contenuto, con la scusa dell'alcool riempiva la notte di tutto l'inconfessabile desiderio che lo rendeva solo suo.
32-Velocità
Anche se a stento, Ivan lo perdonava quando la velocità con cui eseguiva gli ordini diminuiva di poco - anche perché a vederlo zoppicare lungo i corridoi della casa sovietica poteva ricordare benissimo il perché di tanta fatica nel movimento.
33-Collo
Non osò mai toccarlo sul collo, almeno finché non fu lui in persona a slegarsi la sciarpa da sotto il mento e permetterglielo.
34-Meraviglia
Il sorriso che Eduard gli rivolse, unico e rarissimo, la prima volta che fecero l'amore e non solo sesso fu la cosa più bella di tutte, per Russia.
35-Bambini
E ogni tanto, al sorriso di Ivan, la mente vagava verso ricordi lontani, quando ancora l'età non li aveva fatti nemici e l'iea del conflitto non era neppure nata nelle loro menti - Eduard si dava sempre dello stupido, quelle volte, perché mischiare con quelle fantasia la realtà rendeva i fatti ancor meno sopportabili.
36-Eclissi
Momenti di profondo buio non mancarono mai, nella loro strana "relazione", perché finché si mantenevano su piani diversi non avrebbero potuto fare altrimenti.
37-Stranezza
Ivan si chiedeva come facessero i capelli di Eduard, nonostante tutto quello che faceva loro, a essere sempre in perfetto ordine.
38-Orrore
Certe volte, era il senso di pietà a fargli schifare la figura di Ivan, ed era quando tornava così tanto ubriaco a casa da non reggersi neppure in piedi da solo.
39-Miseria
Non gli aveva insegnato cosa fosse la povertà, proprio no, ma dalla condivisione della miseria che ebbe modo di vivere in quella casa comprese almeno che persino per i tipi come lui poteva esserci qualche speranza di felicità, a quell'assurdo mondo.
40-Luce
Di luce ce n'era davvero poca, nella loro relazione - abbondava invece la passione, l'irrazionalità, l'illogica natura che spingeva ripetutamente Eduard sotto le sue mani, a lasciarsi plasmare come argilla per la volontà di un dio non troppo benefico.
41-Fine
La fine della tirannia avrebbe potuto essere in effetti l'inizio di ogni altra cosa, se solo Ivan non fosse stato così orgoglioso da rifiutarlo, quando tornò indietro da lui.
42-Illuminare
Illuminava, di notte, il suo cammino, perché accorreva a ogni richiamo anche se conservava in corpo la giusta paura.
43-Richiesta
"Posso baciarla sul naso, signore?"
44-Cristallo
La cosa bella, però, è che anche Eduard era restio a dire la verità e non se la lasciava sfuggire come faceva Lettonia, dentro di sé conservava una verità assolutamente cristallina.
45-Incubo
Benché Ivan occupasse la parte più dolce della sua notte, ne occupava inconsapevolmente anche la peggiore, quella che lo teneva sveglio e lo rendeva un semplice tremolio continuo.
46-Specchio
Gliel'aveva detto Ivan, la prima volta, che anche nudo lui era bello - quella volta gli aveva poggiato le mani contro uno specchio e lo aveva abbracciato da dietro, costringendolo a guardarsi in viso mentre faceva l'amore con lui.
47-Muro
Ma anche quella volta che lo sbatté contro un muro con il solo desiderio di baciarlo la testa di Eduard e la schiena dolsero per un paio di giorni interi.
48-Linea
Varcò la linea, lasciandolo stupefatto, quando al suo amore possessivo gli si offriva in alternativa una libertà solitaria - non ebbe rimpianto alcuno, ma nel tragitto verso casa continuò a voltarsi indietro.
49-Impressione
Quell'aria da perfetto contabile che gli aveva affibbiato da subito e gli era stata appiccicata per secoli sparì, lentamente, con la conoscenza della personalità che andava oltre gli occhiali di Eduard.
50-Particolare
Aveva un neo sull'inguine - ogni volta che Eduard pensava a come avesse scoperto quel particolare diventava furiosamente rosso in viso.

   
 
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