Questa è la prima storia che pubblico e sicuramente non è un granchè.

Fatemi sapere cosa ne pensate, le critiche costruttive sono ben accette.

Non scrivo a scopo di lucro e i personaggi appartengono a Tite Kubo.

 

Gone Away
Alone

 

Nevica. Ti guardo mentre te ne vai. Mi stai lasciando, di nuovo. Senza dirmi dove andrai, ne cosa farai.

Guardo le tue ampie spalle allontanarsi. L'unica cosa che rimane è il ricordo di te, ma è solo questione di tempo: presto sparirà, così come le tue impronte verranno sommerse dalla candida neve che cade silenziosa.

Silenziose come lacrime che mi rigano il volto. Mi scappa un singhizzo. Ti volti e mi guardi con quegli occhi di ghiaccio. Gli occhi che tanto amo.

Mi sorridi e mi dici di non piangere. Mi chiedi scusa, ma il tuo sguardo è rivolto verso il cielo. Un fiocco di neve ti si posa leggero su una guancia. Poi ti volti e prosegui per la tua strada, senza fermarti più. La tua figura quasi scompare nel candore che ci circonda.

Non ti chiamerò, non ti supplicherò di non andartene. Tanto lo faresti lo stesso. E sarebbe ancora più doloroso.

Chiudo gli occhi, appannati dalle lacrime, mentre mi stringo le mani al petto. Non cercherò di fermarti, l'ho promesso a me stessa. Per quanto mi faccia soffrire vedere te che te ne vai, non cercherò di fermarti. 

Quando la tua figura diventa indistinguibile, il mio cuore si ferma. E capisco finalmente che non posso più stare sola. 

Comincio a correre, disperata. Ho un solo nome in testa. Gin. Gin, Gin, Gin! E poi lo urlo, il tuo nome. -Gin!- 

Cerco di raggiungerti, voglio stare con te. Non voglio arrendermi, non questa volta.

L'aria gelida mi brucia la gola, mi perfora i polmoni, ma non mi fermo. 

Vedo la tua figura in lontananza, ma più corro verso di te, più la tua figura si fa lontana, irraggiungibile.

Inciampo. Mi rialzo e continuo a correre chiamando il tuo nome.

Dopo non so quanto tempo mi fermo, ansimante. Ricado sulle ginocchia, a contatto con la gelida neve. Non vedo più la tua figura all'orizzonte. Non ci sei più, sei svanito. 

E io piango, sfogo tutto il mio dolore.

Mi sveglio di soprassalto, il cuore che martella furioso nel petto. Copiose lacrime scendono lungo il viso.

Ho sognato di nuovo quel momento. Tu non ci sei, te ne sei andato. E io sono sola.