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Autore: Erbea    10/03/2012    0 recensioni
A volte capita di non riuscire più a fare bene ciò che si è sempre amato fare e che la Musa ispiratrice venga meno. In questo caso si parla di fotografia e di una immersione che si rivelerà a dir poco rivelatrice!
Questo è il primo racconto che pubblico e spero proprio di non annoiarvi.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto era iniziato qualche anno prima, con l'organizzazione di un concorso di fotografia da parte del comitato di vecchie veterane di cui sua nonna era socia onoraria,era stata un iniziativa un po' insolita per quella schiera di rigide donne sempre attente al più piccolo particolare, ma era noto che per racimolare qualche fondo erano sempre disposte a tutto! La sua cara vecchia nonna era stata subito orgogliosa di poter proporre la sua nipotina, nota appassionata di fotografia, come una dei concorrenti ed aveva anche ammesso di aver scorto un sottile sguardo d'invidia da parte delle sue compagne, ma tutto ciò era acqua passata, infatti nei tre anni seguenti dalla prima proclamazione del concorso non era mai riuscita ad ottenere un benché minimo risultato, non che le mancasse la tecnica, infatti le sue foto erano perfette sotto quel punto di vista, ma come diceva sua nonna, ormai arresa alla triste evidenza:”mancavano di sentimento”.
Ma questa volta era diverso, ci doveva riuscire, non poteva dare a sua nonna un altra delusione, quindi pur di vincere aveva deciso di rivoluzionare tutti i suoi preconcetti, compreso il “set”. Infatti, finalmente dopo lungo tempo era riuscita a prendere quel benedetto brevetto, strumento assolutamente necessario per raggiungere il suo scopo, inutile dire che per vincere quel premio e rendere sua nonna orgogliosa era disposta a questo ed altro.
Purtroppo non tutti erano d'accordo con lei, infatti le sembrava ancora di sentire la voce della sua più cara amica: Liliana, complice-trattino-vittima di questa sua improvvisa idea:

” Fammi capire, tu hai intenzioni di costringermi a svegliarmi all'alba per non si sa quanti giorni, per farti compagnia mentre tu impari a sguazzare in un laghetto artificiale, perché solo così puoi scattare una foto decente?”

“Non l'avrei messa in questi termini, comunque si, questo è il succo, ma dimentichi che anche TU impareresti a fare immersioni”

“E sai che conquista! Non so se ti ricordi ma io e l'acqua siamo agli antipodi!” “Su dai! Non fare la difficile e poi pensa a quante belle conoscenze potremmo fare!”

“Ecco, adesso sento che stai toccando i “tasti giusti” per convincermi... “

Liliana a parte, alla fine c'era riuscita, e proprio quel giorno si stava dirigendo in una parte della costa che sapeva essere particolarmente scenografica. Nell'insenatura vi erano infatti già due barche, sebbene deserte perché tutti erano già in acqua, come dimostravano le numerose boe che galleggiavano sulla superficie riflettente la luce del sole. L'impatto con l'acqua fu emozionante e le provocò anche una piacevole sensazione di sollievo,infatti in quel giorno il clima era decisamente soffocante e torrido.

Mentre scendeva i capelli le galleggiavano vorticosamente intorno al volto impedendole di vedere chiaramente che cosa la circondasse; solamente dopo aver riconquistato un po' di quiete si guardò intorno ed ai suoi occhi si presentò uno spettacolo incredibile: sul fondale vi erano foreste di coralli alternate a cespugli di alghe con branchi di piccoli pesci che gli ruotavano intorno disegnando delle caotiche figure spesso indefinite ma altre volte vagamente circolari. La ragazza intanto senza perdere ulteriore tempo aveva imbracciato la macchina fotografica, pronta a conquistarsi lo scatto vincente, la sua attenzione fu in particolare attirata da un piccolo corallo seminascosto da una pianta più grande, il piccolino si distingueva dagli altri per il suo colore cangiante e per il contrasto che creava con l'ambiente, che a gli occhi della ragazza era a dir poco sublime. Anche se, mentre avanzava, sostenuta dall'acqua, non riusciva ad allontanare un fastidioso pensiero dalla sua testa:

" che cosa avrebbe risolto, scattando l'ennesima fredda foto ad un oggetto inanimato senza trasmetter particolari sentimenti? Di foto di alberi, piante e fiori ne aveva a bizzeffe, come poteva rendere questa diversa?".

Mente si interrogava sul da farsi qualcun altro era stato attirato dal piccolo corallo, infatti lentamente si avvicinava alla pianta un armoniosa e vigorosa figura. Sebbene non riuscisse a vederne il volto, era stata così catturata da quell'immagine e dall'armonioso andamento del giovane, che sembrava planare sull'acqua e che lentamente si fermava davanti alla pianta ,che anche lei velocemente cercò di raggiungerlo. Lui inizialmente non si accorse della sua presenza, ma dopo qualche secondo girò il volto e la vide che avanzava con un goffo stile verso di lui, era così insicura ed incerta mentre si muoveva che senza accorgersene si ritrovò a guardarla dolcemente. Intanto lei non poteva credere ai suoi occhi, mai aveva visto un sguardo più bello e più disarmante di quello che di certo non l'aiutava a concentrarsi a nuotare correttamente, ma era più forte di lei... Non riusciva a smettere di guardarlo. La ragazza intanto era arrivata ad un paio di metri da lui, e vedendola in difficoltà decise di afferrarle una mano per avvicinarla alla pianta, che immaginava stesse puntando. A lei intanto del corallo non importava più niente, infatti il suo unico desiderio era di rimanere con quel giovane il più a lungo possibile e di poter sentire la sua voce. Ma una volta che ebbe la ragazza al suo fianco si accorse che stava per finire l'ossigeno e le fece il segnale di risalire, ma lei sembrò non capire, allora accorgendosi di essere nella stessa situazione, sempre tenendosi per mano incominciò a risalire portando con se la ragazza. Mentre saliva in superficie, dopo aver compreso le intenzioni del giovane, nella sua mente incominciarono a susseguirsi numerose idee ed immagini per delle fantastiche foto con quasi sempre protagonista quel ragazzo e il suo sguardo che tanto l'aveva sorpresa.


Ma alla fine quando i due giovani riemersero alla luce del pieno mezzogiorno, i suoni e le voci tornarono ad essere protagonisti e l'aria si riempì di una doppia risata argentina provocata dai due ragazzi che ancora si tenevano per mano.

Bene salve a tutti sono Erbea! Ho deciso di scrivere questa piccola oneshot per presentarmi a voi come new entry, spero non siate rimasti delusi anche se critiche e commenti sono ben accetti! Comunque non avendo mai fatto immersioni è possibile che ci siano alcune imprecisioni per le quali vi chiedo scusa in anticipo. Comunque grazie a tutti per essere arrivati fin qui e alla prossima! Vostra Erbea

  
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