Don't cry. It
doesn’t hurt
Fandom:
Supernatural
Pairing: Sam/Dean
(vago)
Personaggi: Sam,
Dean, Lucifero(accennato)
Rating: Verde
Beta: nessuna
Genere: Angst,
Drammatico,
Sentimentale.
Warning: Accenni
che ricordano
vagamente il Wincest.
Words: 658
Note: Mi sono
sempre chiesta se
oltre al dolore fisico ci fosse un altro modo per far capire a Sammy
quale
fosse la realtà rispetto alle illusioni ideate dalla sua
mente su Lucifero.
Basterebbe uno shock di un certo impatto magari a livello
emotivo/sentimentale?
Una sorta di ‘bomba’ emotiva.
Breve
one-shot “What if...” ambientata
in un
certo momento di Hello, Cruel World (7x02).
Disclaimer: I
personaggi non mi
appartengono e questa è un’opera di
fantasia senza alcun fine di lucro.
Il
boato sordo di uno sparo. Il
respiro che
si spezza, stroncato da un gemito di sorpresa.
Il
dolore è ancora lontano, avverte solo la violenza del
contraccolpo causargli
qualche difficoltà nel mantenere l’equilibrio.
Dean arretra di qualche passo
incerto, sulle gambe tremanti. I suoi occhi sono incatenati a quelli
lucidi,
confusi e spaventati del ragazzo che ha di fronte. Sam si passa una
mano tra i
capelli, l’altro braccio teso con il palmo stretto attorno
alla pistola. I
muscoli dell’arto sono stati scossi da un leggero tremito,
subito dopo aver
premuto il grilletto.
Ma
questa volta non è come quando tenta di sparare a Lucifero.
Questa volta
rapido, improvviso e caldo avverte qualcosa imbrattargli parte del
giubbotto e
del volto. Dean è di fronte a lui, l’espressione
sorpresa con le labbra
leggermente dischiuse, gli occhi verdi, lucenti sbarrati e i tratti del
viso
limpidi, perfettamente tesi da una velata confusione. -Dean.- Prova a
chiamarlo.
Non
appena la voce si concretizza fuori dalle sue labbra, Sam, come colpito
da uno
schiaffo, o da una secchiata di acqua gelida, capisce.
Lucifero, che al suo fianco ride soddisfatto, sfuma
leggero e pacato scomparendo alla sua vista e ai suoi sensi.
L’orrore lo
investe nello stesso istante in cui il dolore sfocia come un fiume in
piena
dentro Dean, inebetendogli i sensi. La sensazione che qualcosa di caldo
e
viscoso stia sgorgano copioso da qualche parte del suo corpo si fa
concreta non
appena avverte la maglietta che indossa aderire perfettamente alla sua
pelle,
bagnata, impregnata.
Eppure
la sua mente è da tutt’altra parte. Sam
mi ha sparato. Sembra essere l’unico pensiero
concreto che riesce ad
elaborare, non c’è dolore, confusione, paura,
rabbia, risentimento, sofferenza.
Non c’è altro. -DEAN!- L’urlo lo riporta
al presente, giusto in tempo per
vedere il pavimento avvicinarsi spaventosamente alla sua faccia senza
sapere
come evitare quel violento impatto.
Ma
qualcosa lo salva. Due braccia lo afferrano appena in tempo. Rimane
immobile,
mentre il dolore gli mozza il respiro, facendolo annaspare. Avverte un
rumore
strano, soffocato e strozzato, con difficoltà realizza di
essere la causa di
quel rumore che risulta essere il suo respiro affannoso, impregnato di
qualche
velato gemito di dolore. Sam lo sostiene, lo rimette in piedi.
-Non
sei poi così stabile come sostegno.- Lo rimprovera con
velata sofferenza,
provando ad immettere in quella frase quanta più ironia
riesca a racimolare in
ogni dove del suo corpo. Il tremito del corpo di Sam è quasi
paragonabile agli
spasmi del suo torace attorno alla ferita. -Ti porto in ospedale,
andrà tutto
bene.- Pronuncia a fatica il minore trascinandolo verso la porta che da
sull’esterno
di quel magazzino.
Ma
Dean tossisce sangue e un suono gutturale sostituisce per qualche
istante il
suo respiro mandando in crisi Sam. Il
giovane Winchester afferra il fratello e lo appoggia con la schiena
contro il
muro. -Dean... Dean io...- Inizia mentre la voce rotta trema
pericolosamente
spezzata. Dean sente le mani di Sam afferrarlo per il colletto del
giacchetto e
tenerlo premuto contro il muro con forza, come se avesse paura che
muovendolo
rischierebbe solo di fargli di nuovo del male.
-Cosa
ho fatto?- Gli soffia il minore ad un palmo dal viso, incredulo e
sconcertato
da se stesso. Consapevole per la prima volta della forza delle sue
visioni,
della debolezza della sua mente. Dean lo guarda, cercando di rimanere
lucido e quando
Sam lo attira contro di se avverte il viso affondare sulla spalla del
castano e
un suo braccio cingergli la vita. -Andrà tutto bene.- Gli
soffia Sam sul collo
ancora tremante, ma deciso a salvare suo fratello da se stesso.
-It’s ok Sammy.
Don’t cry. It doesn’t hurt.-
Mente lieve Dean, chiudendo gli occhi mentre avverte le lacrime di Sam
cadergli
con dolcezza sul collo. I suoi polmoni stanno collassando, il sangue
sgorga a
fiotti, il dolore è insopportabile, la testa gli pulsa
vorticosamente e l’unica
cosa che riesce a trovare insopportabile è l’idea
che Sammy stia piangendo.