Gerard era imbottigliato nel traffico da circa due ore;
Non sapeva più come occupare il tempo, così decise di frugare nel cruscotto della sua auto con la speranza di trovare qualcosa che lo avrebbe aiutato a trascorrere quelle ore.  Trovò solo un album fotografico.
Osservò meglio la copertina: era un SUO album fotografico.
Non capiva perché si trovasse lì, ma decise di non porsi alcuna domanda; in quel momento si stava annoiando e pensò bene di iniziare a sfogliarlo.
Quell’album conteneva foto sue e della sua band nel periodo di Revenge. Proprio in quell’istante si rese conto di come il tempo gli stesse letteralmente sfuggendo dalle mani, di come gli anni stessero trascorrendo velocemente e di come lui si sentisse vuoto e insoddisfatto.
Gerard si passò una mano fra i capelli color ciliegia, sperando che tutti quei pensieri sparissero. Sfortunatamente ciò non accadde.
Era veramente felice? Aveva accanto a sé la persona giusta? Troppi interrogativi a cui lui non voleva rispondere.
Il suo sguardo si pose su una foto sua e di Frank. Già, Frank.
La osservò bene: sorridevano ed erano felici, lo erano davvero. Il giorno in cui il rosso decise di troncare la loro relazione, tra i due si creò un rapporto freddo e distaccato.
Perché aveva deciso di lasciarlo? Lui stesso non sapeva trovare una risposta; Forse aveva paura, o non voleva impegnarsi seriamente.
A distanza di anni tutti quei dubbi gli sembravano stupidi e inutili.
Gerard si rese conto che tutti i sentimenti che in passato aveva cercato di reprimere stavano man mano riemergendo.
Voleva davvero bene a Lindsey, ma Frank era la sua anima gemella, la sua metà: loro due si completavano.
“Merda! E adesso?” Pensò Gerard.
Non appena il traffico diminuì, pigiò sull’acceleratore e si diresse verso la casa del chitarrista
Aveva fatto la sua scelta. Voleva accanto a sé la persona che nei momenti bui della sua vita gli era stato accanto, lo aveva sostenuto, aiutato e spronato. Voleva accanto a sé la persona che amava.  Voleva Frank.
La vita è troppo breve e Gerard non voleva trascorrerla con il rimpianto di averla vissuta con qualcuno che non fosse Frank.
In un batter d’occhio si trovo di fronte a casa Iero.
“Casa Iero” ripeté fra sé e sé il rosso. Quelle due parole rimbombarono nella sua testa per qualche minuto.
Era attanagliato dai dubbi. E se Frank non avesse voluto intraprendere una relazione con lui? Era sposato, perché avrebbe dovuto lasciare sua moglie per rimettersi con Gerard, l’uomo che qualche anno prima lo aveva rifiutato e gli aveva ridotto il cuore in brandelli?
Decise di ignorare le voci nella sua testa che lo incitavano ad abbandonare l’idea di suonare a quel maledetto campanello di casa Iero.
Si recò a passo incerto verso la porta, ancora dubbioso sul da fare, ma infine prese coraggio e suonò…