PRENOTATA JONES
Ciao...sono Prenotata Jones!
Aprii la finestra perche' desideravo che il vento disperdesse
in fretta ogni traccia dell'odore di sesso, e ogni residuo de
puzza de culo. Riposi svelta la bottiglia, aggiustai i cuscini e
mi siedi sul divano di peltro lavorato a mani. Non era ancora
a mio agio, cosi decisi di sprofondare nella poltrona vicino
alla finestra e aspettai l'arrivo di Mascalzone: la sua voce
maschile (desideravo molto una voce maschile, profonda), la
sua lunga e smilza figura dal petto piatto, il suo parlare
tranquillo , bizzarro e saggio, e desideravo anche che mi
raccontasse dell'erbio che si spalma sui wurstel, e che fa
venire le ciglie nere. E invece la prima cosa che Mascalzone
disse, fu -”Si spogli, Prenotata”.
Lo fissai nell'occhio e poi, senza dire nulla, gli posi un
quesito. Lui, tremando per il timore di sbagliare, raccolse da
terra le mie mutandine strapuzzolenti di miele e sardine.
Con un sospiro di sollievo mi resi conto che la sua
interpretazione era quella giusta. E a questo punto andiamo
ad analizzare l'altra versione del racconto:
Prenotata Jones era una donna cattiva. La sua frase preferita
era -”Vorrei un bel cazzo!”.
Di fronte a Mascalzone sollevo' la gonna come era da suo
solito in presenza di maschi. Lui si avvicino' e palpo' i
fianchi di lei, e senti' la pelle umidiccia di sudore e il corpo
robusto e un po' flaccido. Chino' la testa e Prenotata lo colpi'
con la tromba del grammofono. Mascalzone giaceva per
terra quasi senza sensi, e continuava a ripetere -”Si spogli...Si
spogli...Si spogli”.
“C'e' troppa luce”, disse Prenotata. Chiuse le tapparelle e li
cominciarono le convulsioni. Il corpo della donna inizio' a
vibrare con folli spasimi muscolari...il colore della pelle
andava a scurirsi...la corporatura prese tono fino a che'
gruppi di muscoli e nervi rimpiazzarono il morbido di
prima. Sulla testa, da un lato, vi era inserito un secchio della
mondezza, e la testa stessa era quasi un uovo incrinato.
Dalla bocca fuoriusciva un biglietto della funivia...le gambe
inferiori non erano altro che tubi flessibili del gas.
Prenotata Jones era in realta'.......................................................
Mascalzone, contratto dallo sbigottimento, non fu pero' da
meno, e in un istante supero' la soglia dell'imbarazzo,
dandosi in balia tutt'altro che inerme. Fece trentadue balzi
nel salotto, distruggendolo, e poi tiro' fuori un apparecchio
radio non corrotto...puro; attonito, premette un tasto della
radio e.......pim!........patapum!...................pure Mascalzone
era sotto mentite spoglie......................................................
Il Trasgressore era un impianto di pelle e metallo con sfondi
intellettuali ma non senza paure; una delle paure che aveva
era del benche' minimo rischio di perdere una qualsiasi
occasione che gli veniva offerta, un'occasione per lui di cosi'
enorme importanza non perche' Prenotata Jones (ovvero
Pedone D'Alta Quota) fosse particolarmente bella, ma solo
per il nome che portava: solo pecche' suo marito era l'uomo
che lui odiava.
Ma avviciniamoci di molto al Trasgressore...E' un
meccanismo di mezza eta', di alta tecnologia...non cammina,
ma invece...arriva con dignita', austero, accompagnato da
suoni di ingranaggi a basso volume. Il metallo che riveste
precise parti del corpo e' di un rosso opaco...la faccia e'
smilza e aguzza e, intorno al collo non penzola un
medaglione d'oro che era invece appostato sullo stomaco, e
allora non piu' medaglia ma una patacca di vetro non
trasparente. Elaborati sistemi di minuscole carrucole a mo'
di fagotto con dentro un lattante, erano a disposizione del
Trasgressore, ma piu' per intralciarlo mentre agiva che per
schiacciare ancor piu' contro le pareti l'assenza del sorriso
sul suo volto concepito a temperature molto basse. Si teneva
in contatto con sua madre grazie ad un microfonino piazzato
su di un braccetto metallico al lato della faccia; alla madre,
sembrava quasi un errore di giudizio estrarre la creatura
amata dall'involtino robotico che lo avvolgeva. Inedita, era
anche la piccola grata alla base del mento; serviva come
acquedotto per la saliva. Dunque, il compito del
Trasgressore era quello di punire certi individui con
l'astrattezza, l'osmio e la fine degli annunci.