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Autore: Ativana    12/03/2012    0 recensioni
Fuga Dai Pochi Segni D'Ispirazione (Terzo Episodio)
Genere: Comico, Demenziale, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PRENOTATA JONES Ciao...sono Prenotata Jones! Aprii la finestra perche' desideravo che il vento disperdesse in fretta ogni traccia dell'odore di sesso, e ogni residuo de puzza de culo. Riposi svelta la bottiglia, aggiustai i cuscini e mi siedi sul divano di peltro lavorato a mani. Non era ancora a mio agio, cosi decisi di sprofondare nella poltrona vicino alla finestra e aspettai l'arrivo di Mascalzone: la sua voce maschile (desideravo molto una voce maschile, profonda), la sua lunga e smilza figura dal petto piatto, il suo parlare tranquillo , bizzarro e saggio, e desideravo anche che mi raccontasse dell'erbio che si spalma sui wurstel, e che fa venire le ciglie nere. E invece la prima cosa che Mascalzone disse, fu -”Si spogli, Prenotata”. Lo fissai nell'occhio e poi, senza dire nulla, gli posi un quesito. Lui, tremando per il timore di sbagliare, raccolse da terra le mie mutandine strapuzzolenti di miele e sardine. Con un sospiro di sollievo mi resi conto che la sua interpretazione era quella giusta. E a questo punto andiamo ad analizzare l'altra versione del racconto: Prenotata Jones era una donna cattiva. La sua frase preferita era -”Vorrei un bel cazzo!”. Di fronte a Mascalzone sollevo' la gonna come era da suo solito in presenza di maschi. Lui si avvicino' e palpo' i fianchi di lei, e senti' la pelle umidiccia di sudore e il corpo robusto e un po' flaccido. Chino' la testa e Prenotata lo colpi' con la tromba del grammofono. Mascalzone giaceva per terra quasi senza sensi, e continuava a ripetere -”Si spogli...Si spogli...Si spogli”. “C'e' troppa luce”, disse Prenotata. Chiuse le tapparelle e li cominciarono le convulsioni. Il corpo della donna inizio' a vibrare con folli spasimi muscolari...il colore della pelle andava a scurirsi...la corporatura prese tono fino a che' gruppi di muscoli e nervi rimpiazzarono il morbido di prima. Sulla testa, da un lato, vi era inserito un secchio della mondezza, e la testa stessa era quasi un uovo incrinato. Dalla bocca fuoriusciva un biglietto della funivia...le gambe inferiori non erano altro che tubi flessibili del gas. Prenotata Jones era in realta'....................................................... Mascalzone, contratto dallo sbigottimento, non fu pero' da meno, e in un istante supero' la soglia dell'imbarazzo, dandosi in balia tutt'altro che inerme. Fece trentadue balzi nel salotto, distruggendolo, e poi tiro' fuori un apparecchio radio non corrotto...puro; attonito, premette un tasto della radio e.......pim!........patapum!...................pure Mascalzone era sotto mentite spoglie...................................................... Il Trasgressore era un impianto di pelle e metallo con sfondi intellettuali ma non senza paure; una delle paure che aveva era del benche' minimo rischio di perdere una qualsiasi occasione che gli veniva offerta, un'occasione per lui di cosi' enorme importanza non perche' Prenotata Jones (ovvero Pedone D'Alta Quota) fosse particolarmente bella, ma solo per il nome che portava: solo pecche' suo marito era l'uomo che lui odiava. Ma avviciniamoci di molto al Trasgressore...E' un meccanismo di mezza eta', di alta tecnologia...non cammina, ma invece...arriva con dignita', austero, accompagnato da suoni di ingranaggi a basso volume. Il metallo che riveste precise parti del corpo e' di un rosso opaco...la faccia e' smilza e aguzza e, intorno al collo non penzola un medaglione d'oro che era invece appostato sullo stomaco, e allora non piu' medaglia ma una patacca di vetro non trasparente. Elaborati sistemi di minuscole carrucole a mo' di fagotto con dentro un lattante, erano a disposizione del Trasgressore, ma piu' per intralciarlo mentre agiva che per schiacciare ancor piu' contro le pareti l'assenza del sorriso sul suo volto concepito a temperature molto basse. Si teneva in contatto con sua madre grazie ad un microfonino piazzato su di un braccetto metallico al lato della faccia; alla madre, sembrava quasi un errore di giudizio estrarre la creatura amata dall'involtino robotico che lo avvolgeva. Inedita, era anche la piccola grata alla base del mento; serviva come acquedotto per la saliva. Dunque, il compito del Trasgressore era quello di punire certi individui con l'astrattezza, l'osmio e la fine degli annunci.
  
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