12/03/2012
0 recensioniFandom: Eyeshield 21
Personaggi: Agon Kongo, Unsui Kongo
Genere: Introspettivo
Rating: Verde
Avvertimenti: OneShot, Missing Moments
Conteggio Parole: 500 (FiumiDiParole)
Note: 1. Adoro questi due insieme ç_ç e Unko-chan mi fa tanta tenerezza ç_
2. Fanfiction partecipante alla seconda edizione del CoW-T indetto da maridichallenge. Squadra Magic Sticks. Scritta per la prima missione. Prompt libero!
{ Proud ~
Il tunnel che portava agli spogliatoi si era svuotato in fretta, donando ai gemelli Kongo un attimo di pace e di intimità. In lontananza potevano sentire gli schiamazzi degli altri giocatori che festeggiavano, e quello diede ad entrambi la certezza che nessuno sarebbe venuto a cercarli: avevano a disposizione tutto il tempo che volevano per parlare.
Tutti e due sapevano che non sarebbe stato semplice ricucire quel rapporto che era andato deteriorandosi anno dopo anno ma... quella partita aveva dato da pensare ad entrambi, ed era giunto il momento di chiarire una volta per tutte.
" Hai giocato bene.", dichiarò Unsui, prendendo per primo la parola ma evitando al tempo stesso di guardare in viso il fratello.
Era la prima volta che lo vedeva... così simile a lui.
Agon stringeva l'assurda parrucca che si era comprato in mano insieme al casco, e anche se indossava ancora gli occhiali, in quell'istante sembravano davvero gemelli.
Non poteva scordare lo strano sentimento che lo aveva scosso mentre sedeva in tribuna quando aveva visto il fratello lasciare la parrucca per terra per giocare in quel modo... come a dirgli che stava giocando anche per lui visto che aveva smesso di combattere.
Già. Aveva smesso di combattere perché non sarebbe mai riuscito a raggiungere i livelli di quei geni come Agon o Shin. Unsui non aveva la tenacia di Yukimitsu, né la testardaggine di Sakuraba... aveva soltanto a cuore suo fratello e l'aiutarlo a migliorare.
Quello però l'aveva portato lontano dai suoi sogni e Agon - così come Habashira - gli aveva fatto capire che doveva continuare a battersi...
" Tsk. Lo so.", rispose astioso il minore, appoggiando sulla spalla il casco e la parrucca.
" Agon...", Unsui strinse i pugni con forza, trattenendosi dal riprendere a piangere come era successo sugli spalti.
" Dimmi tutto Unko-chan~", ghignò l'atleta.
Era chiaro che Agon avesse già capito quel che passava per la testa del maggiore e, prendendogli la testa con la mano, parve quasi tentare di aiutarlo a parlare... a modo suo ovviamente.
Infatti Unsui scostò la mano con decisione, fissando il suo viso riflesso sulle lenti degli occhiali dell'altro.
" Voglio combattere.", dichiarò. " Mi farò conoscere per quel che sono e non per essere tuo fratello."
Non voleva più sentirsi inutile come quando si trovava tra il pubblico. L'aveva aiutato a prendere quella decisione, ma da quel momento in poi sarebbe sempre sceso sul campo senza più nascondersi dietro la superiorità del suo geniale fratello.
Sicuramente non l'avrebbe mai sconfitto, ma non si sarebbe arreso: era quella la via che aveva scelto.
Agon, nel sentirlo parlare, non riuscì a non ridere lasciando decisamente perplesso Unsui che, quando si ritrovò stretto in un abbraccio che non riceveva da quando erano due mocciosi, non poté fare a meno di sorridere e lasciarsi andare ad un pianto quasi liberatorio.
Forse quella 'tenerezza' era causata dall'assenza di persone attorno a loro, o addirittura per via dell'adrenalina che ancora scorreva nel corpo del minore... ma qualunque cosa fosse, per la prima volta Agon si era sentito fiero e anche felice per la scelta fatta da Unsui.