Aereoporto Milano
Malpensa-ore 05:00
"Si mamma non ti preoccupare,ti prometto
che vi chiameremo appena atterrate a New York!" ripetè Annabell alla madre
per l'ennesima volta.
"ok ok,ma mi raccomando ragazze siate
prudenti.....dio come sono preoccupata!".
Sua madre era la persona più apprensiva del
mondo,erano settimane che la tartassava di raccomandazioni;
Annabell dal canto suo ringraziava ogni santo
che la madre di Becca fosse così tranquilla e fiduciosa,tanto da riuscire a
salutare la figlia senza farle venire un bel mal di testa ,come quello che
stava venendo a lei.
"Mamma ti vuoi calmare,non stiamo mica
andando in un bordello spagnolo,andiamo in vacanza da papà,che tra l'altro mi
ha promeaao di passare l'estate con noi,quidni non c'è nulla di cui preoccuparsi!"
Annabell, sperava vivamente che la sua ultima affermazione fosse
vera,erano ormai 2 anni che non vedeva suo padre e non ostante tutto le
mancava.
Quando le aveva chiesto di andare da
lui,Annabell era rimasta stupita ,e gli aveva fatto promettere di non prendere
impegni di lavoro per l'intera estate.
"Non ti fare troppe illusioni tesoro,sò che
l'ha promesso ,ma lo sai che le promesse di tuo padre valgono come un soldo
bucato,non voglio che tu soffra ancora.".
Aveva ragione Vittoria,il suo ex marito di
promesse ne aveva sempre fatte tante,soprattutto alla loro figlia,ma non aveva
mai mantenuta una,
perchè sempre preso dal suo lavoro o dalla
giovane segretaria di turno; E alla fine quella che più ci aveva rimesso era
stata sicuramente la piccola Annabell ,
che crescendo aveva poco a poco smesso dia
spettarsi qualsiasi cosa da quel padre sempre assente.
Così aveva chiesto il divorzio e
l'affidamento,non che ce ne fosse stato realmente bisogno,Hanry non aveva
avanzato nessuna pretesa sulla bambina,così il giudice aveva deciso che
Annabell fosse affidata alla madre in esclusiva e che al padre fossero spedite
foto e notizie della piccola,e che se l'avesse desiderato avrebbe potuto vedere
la figlia nei week-end e/o nelle vacanze. Nemmeno un anno dopo il divorzio,
Hanry,si era trasferito ad Atalanta e tornava a Milano solo un paio di volte
l'anno per vedere Annabell,all'ora settenne.
Ma da 2 anni a quella parte, non ostante ci
avesse fatto l'abitudine,non si era più fatto vedere e le telefonate tendevano
a diminuire,e Vittoria aveva notatato che Annabell stava male per questa
situazione,cvosì circa 6 mesi prima aveva telefonato all'ex marito e l'veva
convinto ad ospitare Annabelle Becca pe tutto il periodo estivo.
Motivo per cui si trovavano tutte li,Vittoria,Annabell,Becca
e sua madre Lisa.
Gli sproloqui di Vittoria vennero interrotti
dalla voce di un altoparlante che annunciava ai passeggeri del volo Milano-New
York l'imminente imbarco.
Annabell non potè che tirare un sospiro di
solievo, "mamma ora dobbiamo andare,andrà tutto bene vedrai!" disse
Annabell dandole un bacio sulla guancia; Poi si rivolse a tutte e due le donne
che le guardavano con le lacrime agli occhi, "ok sentite,vi chiameremo
tutte el sere,3 mesi passano in fretta!".
Annabell spostò lo sguardo dall'una all'altra
finoa posarsi sulla mamma di Becca,che non ostante l'apparente
tranquillità,stava singhiozzando come una bambina.
"Su zia Lisa,non piangere,siamo o no le tue
Omette!?!" disse Annabell abbracciandola.
Lisa,la mamma di Becca,non era davvero una sua
parente,ma lei e sua madre si conoscevano sin dai tempi delle superiori e non
si erano più separtae facendo crescere Annabell e Becca insieme, così che le
bambine sin dalla più tenera età si rivolgevano alla madre l'una dell'altra
con l'appellativo di zia.
La mamma di Becca era una donna dolce ed
emotiva, ma decisamente forte e iperprotettiva; aveva sempre chiamato le 2
bambine "Omette", perchè diceva che un nomignolo che si addiceva ad
entrambe,in quanto erano sempre state vivaci e pestifere come dei maschietti.
"Annabell,Annabell...dobbiamo andare
ora!!" disse Becca prendendola per mano e trascinandola all'imbarco.
"Biglietti e passaporti per favore!"
chiese una delle hostess al terminal; "si solo un minuto" era un pò
che Becca frugava nella borsa e Annabell si cominciava a chiedere perchè...
"Becca dove sono i biglietti e i
passaporti???" chiese la ragazza allarmata,rendendosi conto del perchè
Becca scavasse così furiosamente nella borsa.
"Bell ti prego non ti arrabbiare...non li
trovo! li avevo nella borsa e ora non ci sono più!" piagnucolò Becca
disperata;
"dio Beky, li avevo dati a te perchè di
solito sono io quella che perde tutto!!" disse Annabell sull'orlo della
disperazione.
Nell'insieme viste da fuori sembravano
addirittura comiche.
"Allora signorine,i biglietti?" chiese
l'hostess impaziente; "solo un attimo ancora per favore,la mia amica
se li è persi!" ribattè Annabell guardando male Becca.
"Niente biglietti,niente imbarco,mi
dispiace...!" berciò l'hostess maligna.
"Lo sappiamo stupida oca,come credi che
siamo arrivate fino a qui senza i biglietti...volando!?!" urlò fuori di se
Becca, Annabel no l'aveva mai vista così furiosa e dovette calmarla e chiedere
scusa all'hostess spaventata.
"Scusate,cercavate questi?" chiese una
voce dolce,con un marcato accento straniero dietro di loro.
Le ragazze si voltarono e si trovarono davanti
ad un uomo sulla trentina,proprietario della voce e di due stupendi occhi blu
quasi magnetici tanto da catturare lo sguardo ammirato di Annabell che non si
accorse nemmeno che l'uomo con un sorriso smaglainte le porgeva i biglietti...