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Autore: LaVal    12/03/2012    0 recensioni
Credete al destino? bhè, prima io non ci credevo assolutamente, credevo che fossero delle semplici coincidenze, un pò troppo legate fra di loro ma pur sempre coincidenze. Ma lui mi ha fatto ricredere perchè non era assolutamente normale che lo incontrassi anche contro la mia volontà, io mi rifutavo di crederlo, fino a quel giorno fatidico... quando la mia vita cambiò prendendo tutta un'altra piega!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao,sono LaVal, ma credo che questo lo avevate già capito.. Jquesta è la prima volta che scrivo qualcosa di simile ad una storia. mi  è abbastanza vicina quindi spero di descrivere nel migliore dei modi. La mia speranza è che vi piaccia anche solo un pochino … e non fatevi scrupoli a commentare sia a favore che a sfavore, anche solo per capire come sto andando dato che sono alle prime armi. Bhe che dire? Vi lascio il Prologo.
 
PROLOGO

Dopo quella bellissima giornata dovevo dirgli cosa succedeva in me quando lo vedevo, quando gli parlavo o semplicemente mi sfiorava una mano. Non potevo continuare così, sono sempre sta nell’ombra della mia timidezza per paura di fare solo una pessima figura ma non siamo più al tempo delle elementari dove ci si affidava ad un bigliettino. Io ero convinta di quello che stavo per fare e soprattutto di ciò che provavo, e più ci avrei pensato più sarei stata lì  a crogiolarmi del dubbio quindi via il dente via il dolore, avrei rischiato come non mai in vita mia per lui, perché se eravamo lì c’era un motivo e se quello non era un segnale non saprei dire cosa potesse essere. Avevo paura,tanta paura stavo raggiungendo in tempo record l’iperventilazione però era mia dovere farlo e se mi interrogavo interiormente avrei sicuramente trovato il desiderio di alleggerirmi di quella confidenza una volta per tutte, e poi questa volta era diverso  perché anche lui mi voleva un po’ di bene a differenza delle altre volte dove quella sicurezza era totalmente assente e l’idea di lui tra le braccia di qualcun’altra mi avrebbe scalfito in modo diverso da prima per il semplice fatto che adesso avevo una speranza.
Mi alzai dall’erba su cui ero sdraiata  e  mi misi a sedere, presi un respiro profondo e… < Alexander, ti dovrei dire una cosa ch..> mi bloccò prima che riuscissi a finire la frase,< No, aspetta ti devo confessare una cosa che ti ho nascosto, mi dispiace moltissimo non avertelo detto prima ma se vuoi te la dico adesso> mi guardò con quegli occhi color nocciola che tanto mi piacevano e che mi facevano sentire sempre scombussolata da distrarmi quanto basta per non sentire cosa mi diceva, annuii e sperai che non fosse qualcosa che andasse contro la volontà di esprimere in modo non del tutto facile ciò che pensavo. Un sesto senso mi diceva che non era niente di buono, ma da buona ottimista quale sono non gli davo retta.
Forse sarei dovuta andarmene prima di quel colpo che mi aveva distrutta completamente.



Rieccoci! questo è il prologo, ho deciso di mettere un pezzo intermedio tanto per dare un’idea, non è molto lungo ma spero che nel corso della storia di scrivere di più però ovviamente non  garantisco un granchè!
Recensite!!
Un Bacio, LaVal.

  
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