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Autore: phoenix_esmeralda    12/03/2012    2 recensioni
Questa fic si colloca al n. 30 di CH, nell’episodio “Un legame profondo” e si aggancia quasi al finale della storia. I fatti precedenti:
Kaori ha un attacco di appendicite e in ospedale conosce sia Mayu, una bambina che ha perso la vista e la madre, che suo papà Uragami. Tra Kaori e Uragami si crea un certo feeling. Qualcuno però attenta alla vita di Mayu e Kaori scopre che la bimba era stata testimone di un omicidio e che gli assassini ora vogliono ucciderla. Kaori porta Mayu e Uragami a casa sua per proteggerli e lì Mayu propone a Ryo un’alleanza per far sposare suo padre e Kaori. Quando tempo dopo Uragami annuncia a Mayu che intende risposarsi con una persona che lei conosce bene, Mayu riferisce a Kaori che presto il padre la chiederà in moglie. In seguito, per aiutare Mayu, Kaori finisce per venir rapita dai “cattivi”, e poi salvata da Ryo il quale, a quel punto, viene colpito a sua volta da un attacco di appendicite. La mia storia prosegue da qui. Nel manga, Uragami voleva in realtà sposare l’infermiera di Mayu, nella mia ff invece, è realmente innamorato di Kaori. Che cosa succederà?
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori/Greta, Nuovo personaggio, Ryo Saeba/Hunter
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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- Non avrei mai pensato che ti potesse venire l’appendicite! – rise Umibozu a squarciagola.
- E invece… - ridacchiò Ryo imbarazzato.
Reika era sprofondata con la faccia nel lenzuolo del letto di Ryo – Non respiro più dal ridere! – bofonchiò.
L’unica a non vedere i lato comico della situazione era Kaori.
- Non sapevo che l’appendicite fosse così dolorosa! – spiegò Ryo – Non riuscivo più a muovermi né a parlare!
Kaori teneva disteso fra le mani l’impermeabile di Ryo, fissandolo con aria truce – Mi hai fatto spaventare molto! Pensavo che il laser ti avesse colpito! – ringhiò – Invece ha bucato solo l’impermeabile…
- Anch’io mi sono spaventato!  - rise Ryo, gioioso – Non sapevo che l’appendicite fosse contagiosa…
- Non è contagiosa! – ruggì Kaori.
- Avete proprio un bel legame – rincarò Reika – Vi viene l’appendicite nello stesso momento…
- Chiamateci la coppia senza peli! – gioì Ryo,
- Questo non significa avere un bel legame! – ruggì nuovamente Kaori, sempre più a disagio.
- Ho sentito che anche l’intervento di Mayu è riuscito perfettamente! – s’intromise Miki – Nei prossimi giorni le toglieranno le bende vero?
La domandò pietrificò Kaori. Il rapimento e il ricovero di Ryo le avevano fatto passare di mente Uragami.
Gli occhi di Mayu… -pensò in ansia – Quando guarirà…
- Kaori, sei troppo buona… - esclamò Reika, vedendo la sua espressione pensierosa - Quando eri tu all’ospedale, questo non ti veniva mai a trovare… mentre adesso tu lo curi con pazienza! Ti preoccupi per questo pessimo elemento?
- Anche pessimo elemento… - ridacchiò nervosamente Ryo – Questo è troppo…
- Ehm… - mormorò Kaori, mantenendo uno sguardo triste – Non mi preoccupo… non è per questo… - si diresse verso la porta con un vaso di fiori in mano – Vado a cambiare l’acqua del vaso…
- È strana – commentò Reika, quando Kaori fu uscita.
Ryo appoggiò la fronte al palmo della mano, in segno di sfinimento.
- Senti Reika… - domandò – Potresti sostituire Kaori?
- Eh? Perché? Ah… ti capisco! – aggiunse subito dopo – Kaori ti tratta sempre male  e tu non ne puoi più… si sta vendicando di quando era in ospedale e tu non andavi mai a trovarla!
- No – negò Ryo imbarazzato – Non mi tratta male… ma c’è troppa tensione tra noi, non sono tranquillo…
- Che cos’ hai sempre da brontolare? Domani sarai dimesso, sopporta ancora un po’! Che bello! – proseguì dopo – Anche a Mayuko domani verranno tolte le bende!
- È vero… - rispose Ryo,  e il suo sguardo si fece improvvisamente assorto.
 
 
- Allora noi ti salutiamo… - dissero Reika e Kaori, accingendosi a lasciare l’ospedale.
- Ah, sì…- balbettò Ryo – Grazie della visita. Eh eh eh…
Kaori fece qualche passo in direzione della porta, poi si fermò di scatto, voltandosi – Ah… Ryo…
- Eh? – sobbalzò lui sul letto. (Nervosetto eh? ^^ NdA)
- Cosa devo fare domani..? – domandò lei con foga e in quel momento si accorse del vero significato che aveva dato a quella domanda.
Lo comprese anche Ryo.
Ammutolì sbarrando gli occhi e una goccia di sudore gli solcò il viso.
Per un attimo la tensione fra loro divenne insostenibile.
- Ah… - mormorò Kaori, cercando di riprendere il filo della situazione.
Ryo la fissò teso, senza respirare.
- Domani ti dimettono… è meglio se vengo a prenderti o no? – riuscì finalmente a dire Kaori.
- Eh… sì grazie! – ridacchiò Ryo, grattandosi la testa con nervosismo.
Aspettò che Kaori uscisse dalla stanza, poi crollò sul letto in avanti, emettendo un sospiro infinito.  - Sono stanco…
Rimase in quella posizione a riflettere.
- Domani…
 
 
- Aspetta Reika! – la fermò Kaori, vedendo che si stava dirigendo verso l’uscita dell’ospedale – Voglio passare un momento da Mayuko!
Reika guardò l’orologio – Io devo scappare. Ci vediamo domani!
Kaori entrò silenziosamente nella camera di Mayuko, ma la bambina si accorse istantaneamente della sua presenza.
- Kaori, sei tu? – domandò, alzandosi a sedere.
- Sì, sono passata a salutarti prima di andare a casa. Va tutto bene?
- Certo! – sorrise – Tra un po’ arriverà anche il papà. Fermati a salutarlo, così potete andare a cena insieme!
- Ah… - Kaori avvampò – Devo…devo andare adesso…Salutami tu il tuo papà… - Il sorrisino di Mayuko la rendeva nervosa.
- Domani finalmente mi toglieranno le bende – sospirò Mayuko felice – E il papà ti chiederà di sposarlo! Sei pronta al grande momento?
Kaori avvampò nuovamente.
- Non devi preoccuparti per Ryo, sai? – continuò felicemente – Troverà subito qualcun’altra a sostituirti, me l’ ha detto lui!
Kaori si oscurò – Cos’è che ti ha detto Ryo?!?
Mayuko sorrise entusiasta – Che senza di te potrà finalmente avere tutte le donne che vuole! Ed è vero, sai! – rincarò – Io non ci credevo molto – incrociò le braccia sul petto, annuendo convinta – Invece ho sentito con le mie orecchie due donne litigare per sostituirti!
- Ah sì, eh? – Kaori scattò in piedi con un martello in mano.
Sulla fronte di Mayuko comparve una gocciolona.
- Maledetto pervertito, è così che la pensi! – fiammeggiò Kaori, spargendo fulmini e saette nel raggio di cinque metri – Ti ringrazio Mayuko – ruggì, rinfoderando il martello – Gliela farò vedere io! Ah, se gliela farò vedere!!
Uscì fiammeggiando dalla stanza e carbonizzò Ryo che si stava avvicinando alla stanza di Mayuko.
Kaori non se ne accorse e proseguì per il corridoio imprecando.
- ..Che… che è successo..? – mormorò Ryo, infilando la testa bruciacchiata nella camera di Mayu.
- Ho dato una spinta in più all’attuazione del nostro progetto! – spiegò lei trionfante.
- Hai fatto… che? – Ryo si avvicinò al letto barcollando.
- Ho detto a Kaori di quelle donne che facevano a gara per sostituirla! Non volevo che si facesse scrupoli a sposare mio padre, per paura di abbandonarti!
Ryo sussultò e fece una faccia poco convinta – Ah… e ha funzionato?
Mayuko rifletté con un dito vicino alla bocca – Mah… - fece una faccia perplessa - …credo di sì… Non era chiarissimo, ma credo che adesso si farà meno problemi…
L’espressione di Ryo rimase poco felice – Eh… - balbettò con gocce di sudore sulla fronte - … sono contento…
 
 
Mayuko continuava a guardarsi intorno, confusamente felice.
Finalmente stava vedendo di nuovo. Quando appoggiò lo sguardo sulla donna che le si presentò come Kaori, ebbe un attimo di smarrimento. Poi vide l’occhiata che le rivolse suo padre e si rasserenò. La sua felicità non avrebbe potuto essere più grande.
Quando il dottore e l’infermiera se ne furono andati, Uragami, con un certo nervosismo, si rivolse a  Kaori – Signorina Kaori, potrei parlarle un momento in privato?
Kaori s’irrigidì e gettò un’occhiata carica di panico all’indirizzo di Ryo. Lui apparentemente non parve far caso alla situazione e continuò a tenere lo sguardo fisso sulla rivista che stava sfogliando.
Mayuko dal canto suo era alle stelle – Ma certo che viene! –esclamò – Coraggio, andate, andate. Io resto qui con Ryo!
Kaori si ritrovò catapultata suo malgrado fuori dalla stanza.
- Ce l’abbiamo fatta!! – gioì Mayuko esuberante – Questo è il più bel giorno della mia vita!!
- Mmh… - mugugnò Ryo, senza staccare gli occhi dalla rivista.
Mayuko gliela strappò dalle mani – Tu però mi hai mentito! Avevi detto che Kaori era brutta, invece è molto bella!
- Eh? – Ryo la fissò perplesso.
- Sì, è così! – annuì Mayuko convinta – Quando l’ ho vista mi sono preoccupata e ho temuto che la donna che mio padre volesse sposare fosse l’infermiera Takigawa! Poi però ho visto il modo in cui mio padre guardava Kaori e mi sono tranquillizzata!
- Tuo padre ha davvero dei gusti inquietanti! – commentò Ryo, cercando di riafferrare la rivista. Ne riuscì  a prendere un lembo, la rivista gli roteò un attimo per le mani e gli cadde in terra.
Mayuko lo scrutò con aria indagatrice – Perché sei così nervoso?
Ryo, chinato in due a raccogliere la rivista, sollevò uno sguardo teso – Eh..?
Ma Mayuko era già balzata dal letto e l’aveva afferrato per un braccio – Dai , vieni, andiamo a sentire come vanno le cose!
Ryo cercò inutilmente di opporsi – Vorranno stare in pace, non è il caso di metterci tra i piedi… E poi non m’interessa!
Senza prestargli attenzione, Mayuko lo trascinò per il corridoio.
- Eccoli! Sono qui! – esclamò, bloccandosi di colpo.
Kaori e Uragami erano nella stanzetta della macchina del caffè e stavano finendo di bere un bicchiere di tè caldo.
Mayuko si appiattì al muro, dietro la porta. Ryo, suo malgrado, si sedette a terra.
- Signorina Kaori… - sentirono la voce di Uragami.
Mayuko si sporse un’istante – Kaori è tesissima! -comunicò – È  rossa come un peperone!
- Lo credo bene! – asserì Ryo – È la prima in vita sua che un uomo la considera DONNA!(questo è vero, brutto stronzo! NdKasumi)
- Mi sono trovato bene con lei in questi giorni – sentirono dire da Uragami -… e anche Mayuko sembra provare molta simpatia per lei. – la voce fece una pausa. Mayuko si sporse nuovamente – Anche papà è  nervoso – annunciò – Continua a grattarsi la testa!
- Io… la ringrazio… - sentirono balbettare da Kaori.
- Lo penso davvero – intervenne di nuovo Uragami – E penso che Mayuko avrebbe bisogno di una nuova madre. Signorina Kaori… mi farebbe molto piacere se accettasse di sposarmi.
- Ci siamo! – esplose Mayuko, e istantaneamente si ritrovò la bocca schiacciata dalla grossa mano di Ryo.
Si voltò a fissarlo sorpresa, e la sua espressione la rese sgomenta.
Ryo, senza rendersene conto, si era avvicinato alla porta quanto più possibile e si era immobilizzato contro il muro. Il suo volto rivelava una tensione tale, da renderlo quanto mai truce.
Mayuko non avrebbe mai creduto possibile di vederlo perdere il controllo a quel modo. Gli era sembrato insofferente alla cosa, forse un po’a disagio… ma da quel suo sguardo ora s’indovinava qualcosa di diverso.
Kaori non aveva ancora risposto e il silenzio si prolungava.
- Non intendevo metterla in imbarazzo – sentirono la voce di Uragami – Mi rendo conto che è stato tutto molto improvviso.
All’interno della stanza, Kaori teneva il viso  basso, si torceva nervosamente le mani ed emanava disagio da tutti i pori. Nonostante il preavviso di Mayuko, non era riuscita a prepararsi emotivamente all’evento.
- Io… - mormorò - … Ecco… così improvvisamente…
- Non deve rispondere subito! – la rassicurò Uragami con un sorriso – Ci pensi con calma. Potremmo uscire insieme qualche volta, iniziare a conoscerci meglio, in modo che lei possa prendere una decisione con sicurezza.(le dà pure del lei… ma come si fa? NdK)
In qualche modo, Kaori riuscì ad articolare un sorriso – Credo… che sia una buona soluzione. – Era sollevata al pensiero di non dover prendere una decisione definitiva su due piedi.
Uragami si massaggiò la nuca con una risatina – Sono contento che sia d’accordo.
Un fruscio fece voltare Kaori verso la porta – Cos’è? – Si diresse verso l’entrata e gettò uno sguardo nel corridoio.
Ryo e Mayuko erano seduti a terra qualche metro più in là e giocavano a carte con espressioni concentratissime.
- Tocca a te! – esclamò Ryo con serietà assoluta.
- Sì – rispose Mayuko, nello stesso tono.
Kaori rimase a fissarli con lo sguardo interrogativo e una grossa goccia a mezza via tra la fronte e le guance. Uragami invece si avvicinò ai due.
- Andiamo Mayuko! – disse – Non devi alzarti dal letto!
- Sì papà – esclamò lei, scattando in piedi. Rivolse a Kaori un sorriso radioso, che la fece arrossire, e seguì il padre verso la camera.
Ryo si alzò lentamente, con indifferenza (Credi che non si sia capito che eri lì per spiare?!? NdA) – La mia borsa è pronta – disse, senza particolare inflessioni nella voce – Possiamo andare.
- Ah…sì…
Per strada, Ryo non le rivolse quasi la parola. Se ne andò avanti, fischiettando, con le mani in tasca, lasciandole la valigia da portare.
Nessun accenno a quanto successo.
Ma se l’aveva trovato in corridoio, DOVEVA aver sentito!
Perché non esprimeva alcun parere? Perché non faceva commenti? Perché non accennava all’ argomento anche solo per prenderla in giro?

Così mi rendi tutto più difficile! – pensò.
Sarebbe stato così semplice per Ryo farla restare! Se lui avesse detto anche solo un “Rimani”, senza motivare la sua richiesta, lei non avrebbe più avuto dubbi. Gli sarebbe rimasta accanto.
Ma Ryo non prendeva posizioni, la lasciava totalmente libera.
Fissò tristemente la schiena che camminava avanti a lei.
Non gli importava? O pensava magari che per lei sarebbe stato meglio sposare Uragami?
Come farò a sopportare questa tensione? – si chiese.
A casa la situazione non migliorò. Ryo continuò ad aggirare l’argomento, inducendo Kaori a sua volta al silenzio.
Andando a letto, Kaori si soffermò a riflettere su Uragami. Forse uscire con lui le avrebbe davvero schiarito le idee. E su questo pensiero si addormentò.
 
 
Il giorno dopo, verso metà mattinata, suonò il telefono.
Ryo fu il primo a rispondere e Kaori lo sentì sollevare la cornetta – Pronto?… Ah…sì… sì – la voce di lui le sembrò farsi impercettibilmente più fredda – Ehi Kaori! – la chiamò, stavolta con indifferenza – È per te!
Lei corse al telefono e non fu sorpresa di avvertire, dall’altro capo del filo, la voce di Uragami.
- Sto per andare da Mayuko – l’avvertì – Le andrebbe di venire con me? Pranzeremo con lei e poi  questo pomeriggio, rientrando, potremo fermarci a bere un tè insieme.
- Ah… sì… volentieri. Tra quanto pensa di partire? – con la coda dell’occhio vide Ryo uscire, sbattendo con una foga forse maggiore del necessario, la porta d’ingresso.
- Potrei essere da lei con la macchina fra venti minuti!
- D’accordo, l’aspetto – Kaori riattaccò, fissando, senza rendersene conto, la porta dietro la quale era scomparso Ryo.
Stava facendo la cosa giusta?
 
  
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