13/03/2012
1 recensioniBuongiorno, buon pomeriggio, buona sera. Ultimamente pubblico spesso, wow. Questa fan fiction è ispirata al Cell Game, precisamente all'episodio 184. Quello è il mio momento preferito in tutto Dragon Ball, quindi nonostante l'abbia usato un sacco di gente ormai, ho voluto scriverci su.
I dialoghi sono tratti da Dragon Ball Perfect Edition 28, edizione italiana. Le poche righe in giapponese provengono dalla canzone Progression di Hironobu Kageyama (opening di Dragon Ball: Raging Blast, vi consiglio di ascoltarla perché è maginifica) e le ho tradotte personalmente.
Questa fan fiction partecipa al contest "Salviamo il Fandom di Dragon Ball!" indetto da Rudy Nazzumi.
EDIT del 13/04/2012: Terza! Non me lo sarei mai aspettata, ne sono felicissima!
►Dragon Ball © Akira Toriyama.
Progression to the next level.
“T-tutti i miei amici verranno uccisi… voglio mostrare la mia vera forza, se è veramente nascosta dentro di me… e con quella forza voglio sconfiggere Cell! Ma… non so come… come posso arrabbiarmi per tirare fuori quella forza…”Non ce la faccio più, questa situazione è troppo difficile da sopportare per me.
Perché devo combattere proprio io?
Non avrebbe potuto continuare lo scontro mio padre?
Non sarebbero potuti scendere in campo Vegeta e Trunks?
Non sono l’unico Super Saiyan dell’universo, che bisogno c’era di costringere proprio me a lottare da solo contro questo mostro?!
«P-piantala… smettila, ti prego!»
È terribile sentirsi così impotenti davanti a tanta sofferenza.
Eppure non riesco ad arrabbiarmi.
Quel bastardo ha anche rubato i senzu agli altri, se quei maledetti mostriciattoli continuano così è la fine.
Ma ancora non riesco ad odiare Cell.
Perché?
«Ok, Cell Junior! Basta con i giochi! Se volete ammazzarli, ammazzateli pure!»
Ma perché l’ho fatto?
Perché ho condannato a morte il mio unico figlio?
Io credo in lui e nella sua potenza, ma inizio seriamente a temere che non sopporterà tutto questo, che non riuscirà ad infuriarsi a sufficienza prima che sia troppo tardi.
A quanto pare però tra Cell e mio figlio è appena atterrato qualcosa, sembra una testa… Numero 16!
«S-Son Gohan… Devi combattere per la giustizia… Purtroppo non possiamo trovare sempre un accordo… libera la tua anima come dice la tua collera… Ti capisco, ma non hai più bisogno di trattenerti… Proteggi la natura e gli animali che amavo tanto, t-ti prego…»
NO, 16!!! Come hai potuto, mostro?! Non si poteva difendere!
Qualcosa è scattato dentro di me. È come se qualcuno avesse acceso d’un tratto l’interruttore della collera, spegnendo tutto il resto.
~Kurushimi ni uchikatta toki~
Aratanaru densetsu ga hajimaru
Tattaima
~Quando supero la sofferenza~
Una nuova leggenda inizia
Proprio ora
Sono così orgoglioso di te, figliolo.
Mugen-dai ni hirogare kanō-sei yo hiraka re
Shikō no level kabe o kowashi mezase
Yowaki jibun norikoe saijōkyū no azume
Hikari o hanatsu chikyū no rekishi kono te de tsukure!
Ho aperto la possibilità diffondendola all'infinito
Puntando a rompere il muro del livello supremo
Per superare in modo superlativo il nostro fragile domani
Per farlo con le mie mani, per dare luce alla storia della Terra!
Lancio un urlo saturo di rabbia e disperazione, il terreno si spacca sotto i miei piedi.
La mia aura è aumentata in maniera esponenziale, tutta la forza che precedentemente cercavo di trattenere è esplosa in un solo istante.
Mi sento diverso, come se fossi un’altra persona.
Ma non importa. Perché ora quel maledetto ammasso di cellule che si proclama l’Essere Perfetto lo riduco ad un colabrodo.
«Non ti perdonerò mai! Maledetto!»
Lo farò soffrire come non ha mai sofferto, lo torturerò a tal punto che mi implorerà di dargli il colpo di grazia.
~Ōinaru shinka e to ima susume!~
~Adesso procediamo con la grande evoluzione!~