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Autore: Federtina    13/03/2012    3 recensioni
[...] Andrea era un ragazzo alto, capelli neri, e occhi di un azzurro fuori dal comune. Un fisico prestante certo, anche uno dei più ammirati. Il fatto che avesse stuoli di ragazze a suo seguito era dovuto al fatto che sembrava un tipo misterioso con quella pelle diafana, uno di quelli che tengono sempre il cappuccio sulla testa e se ne andavano in giro con me mani affondate nelle tasche dei jeans.[...]
[...] Selene Crais era una delle ragazze più euforiche che si potesse mai incontrare. Non perdeva mai l'occasione di fare battute e sapeva relazionarsi bene.
Selene non era affatto alta, anzi, però era carina. Lunghi capelli castano scuro, occhi verde oliva che spiccavano sulla pelle color dell'ambra.
I ragazzi l'osservavano sempre, perché quando sorrideva metteva in mostra una chiostra di denti regolari e bianchi che la rendevano ancora più bella. [...]
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Andrea Sclavi non era il tipo di ragazzo che prendeva parte a quelle solite, e stupide fra l'altro, cazzate dei suoi coetanei che tutti ritenevano così in voga. Non che fosse un tipo tutto studio, certo, anzi, lui lo studio non lo degnava quasi mai di uno sguardo.

Andrea era un ragazzo alto, capelli neri,  e occhi di un azzurro fuori dal comune. Un fisico prestante certo, anche uno dei più ammirati. Il fatto che avesse stuoli di ragazze a suo seguito era dovuto al fatto che sembrava un tipo misterioso con quella pelle diafana, uno  di quelli che tengono sempre il cappuccio sulla testa e se ne andavano in giro con me mani affondate nelle tasche dei jeans.

Camminava a passo spedito lungo il marciapiede per raggiungere la scuola. Lungo il cammino, molte si voltavano per osservarlo e far cadere commenti piccanti. Andrea le ignorava e continuava.

Avrebbe fatto come tutti i giorni, sarebbe entrato dalle porte di vetro principali, avrebbe timbrato il cartellino e sarebbe salito in classe, dove lo aspettava Francesco per raccontargli qualcosa di nuovo.

Salì velocemente le scale ed entrò.

 

Selene Crais era una delle ragazze più euforiche che si potesse mai incontrare. Non perdeva mai l'occasione di fare battute e sapeva relazionarsi bene.

Selene non era affatto alta, anzi, però era carina. Lunghi capelli castano scuro, occhi verde oliva che spiccavano sulla pelle color dell'ambra.  

I ragazzi l'osservavano sempre, perché quando sorrideva metteva in mostra una chiostra di denti regolari e bianchi che la rendevano ancora più bella.

Era lì da almeno un ora, ad armeggiare con quel dannato gingillo. Timbrare il cartellino lei non lo aveva mai fatto, nella sua vecchia scuola non v'era niente di simile, al massimo la bidella a chiedere se eri di quella scuola. Ma li no!

Doveva timbrare il cartellino. Sospirò, fino a che un ragazzo alto non fece il suo ingresso, fermandosi a guardarla per un attimo.

"Scusami, ma non ho idea di come si timbri il cartellino" ammise lei. Le sembrò di vederlo sorridere.

"Aspetta che ti aiuto" disse, prendendole il cartellino di mano e passandolo nella macchinetta.

"Ecco fatto" fece,  restituendo indietro il pezzo plastificato.

"Grazie infinite… è che sono nuova, capisci" non sapeva fino a che punto poteva interessargli.

"Si, tutti prima o dopo sono nuovi" rispose lui, facendo passare anche il suo cartellino. Lei arrossì un poco, abbassando lo sguardo.

 

"Così, tu in che classe sei?" chiese lui, immaginando non sapesse raggiungerla.

"Nella 3Eu" rispose lei, guardandosi intorno.

"Ah, si, è nella mia" lei alzò lo sguardo di scatto. Non poteva credere d'essere così fortunata!

"Davvero?" lui annuì, per poi farle segno di seguirlo.

"Com'è che sei qui al secondo quadrimestre?" chiese, sinceramente incuriosito.

"Ho dovuto cambiare… cioè, facevo lo stesso corso, ma solo in un'altra scuola"

"Fino a qui c'ero arrivato… ma il perché volevo sapere io!"

"Ah… i miei sono divorziati" Andrea scosse la testa. Non gli sembrava un gran motivo per cambiare una fetta di vita, ma non aveva voce in capitolo.

"Questa è la nostra classe" la informò. Lei entrò…  non differenziava molto dalla sua vecchia scuola, forse era leggermente più pulita.

Lui entrò e andò a sedersi.

"Non ci siamo presentati" gli ricordò lei. Lui la guardò.

"Andrea" fece, porgendole la mano.

"Selene" rispose, afferrandola.

"Bene, Selene. E' un bel nome… mi piace".
  
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