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Autore: Kyoya Ootori    13/03/2012    11 recensioni
Vederlo lì, in casa loro, dopo tanto tempo, le fece una strana impressione. Sentirlo accanto a sé la notte la emozionò come una novella sposina, lei che non era più abituata alle sue grandi mani sul suo corpo, alla sua bocca fra le sue gambe, ai suoi occhi color ebano che sembravano volerle rubare l’anima; lei che non si ricordava più come fosse dormire accanto a lui, venire sotto di lui, soffocare le grida con i baci per non svegliare il piccolo Gohan, lei che si era dimenticata come fosse fare l’amore, perché nel frattempo erano arrivate le responsabilità e i tempi della pace, si sa, nel mondo di Toriyama passano in fretta.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Chichi/Goku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Come la prima volta.



Vederlo lì, in casa loro, dopo tanto tempo, le fece una strana impressione. Sentirlo accanto a sé la notte la emozionò come una novella sposina, lei che non era più abituata alle sue grandi mani sul suo corpo, alla sua bocca fra le sue gambe, ai suoi occhi color  ebano che sembravano volerle rubare l’anima; lei che non si ricordava più come fosse dormire accanto a lui, venire sotto di lui, soffocare le grida con i baci per non svegliare il piccolo Gohan,  lei che si era dimenticata come fosse fare l’amore, perché nel frattempo erano arrivate le responsabilità e i tempi della pace, si sa, nel mondo di Toriyama passano in fretta.

A Chichi sembrava che lei e Goku passassero più tempo ad esibirsi in teatrini ridicoli che ad amarsi, e se ne dispiaceva, alla sera, quando si ritrovava sola nel letto, perché lui era partito per salvare il mondo e lei, egoisticamente, avrebbe voluto che almeno per una volta restasse con lei invece che fare l’eroe.

“Nessuno ti dirà mai grazie, perché lo fai?”  pensò una volta, prima di mordersi la lingua, sapendo che se mai avesse trovato il coraggio di dirglielo  lui le avrebbe rivolto uno sguardo serio, che di solito sfoggiava in battaglia, duro come non mai. Non avrebbe proferito parola, sicuro che lei avrebbe capito da sola l’idiozia detta.

Adesso, in quel letto finalmente caldo del loro sentimento, Chichi tremava insicura, ritornando inesperta, ingenua, ragazzina proprio come la prima notte di nozze, che per entrambi era stata piuttosto imbarazzante ma che, comunque, sarebbe sempre rimasta come una delle sue notti preferite.

Goku le baciò il collo con la bramosia di un dio che non assaggia il suo nettare da troppo tempo;  la sua virilità evidentemente eretta bramava di essere soddisfatta.  Era vero che sì, i Sayan vivevano di battaglie, ma anche l’amore delle loro donne serviva a quegli scimmioni per tirare avanti, proprio come il  caffè la mattina. Goku, che seppur ingenuamente aveva conosciuto l’amore di Chichi, si scopriva assuefatto da lei, anche se le occasioni che aveva per dimostrarlo erano molto poche. Amarla intensamente, penetrandola con forza, quasi con furore, era l’unico modo che aveva per lasciare un segnale del suo passaggio a sua moglie, per pregarla di aspettarlo ancora, di non mollare tutto e fuggire via da lui, dalla loro casa sui monti Paoz.

In quei momenti, fra loro, non c’erano parole; il tutto si svolgeva in silenzio e non perché non avessero argomenti di cui discutere, ma perché, almeno la notte, nel loro letto, sentivano la necessità di non dire tutto quello che si urlavano di giorno, anzi: che lei gli urlava di giorno, per un motivo o per un altro. Era un amore fatto di baci scabrosi, di ti amo appena sussurrati, di gemiti riversati nella bocca dell’altro. Un amore che si consumava lentamente, come le candele, e che la mattina li vedeva entrambi distrutti dall’altro, entrambi che non riuscivano ad alzarsi, che dormivano abbracciati, beandosi del profumo del compagno.

Fra le sue braccia, Chichi riscoprì l’amore che per tanto tempo aveva soffocato dentro di sé quasi fino a farlo appassire, e ritornò donna, matura, avvenente come solo lei sapeva essere. Il movimento periodico del bacino accompagnava le spinte del Sayan che, con il viso fra i suoi capelli di seta, si tratteneva dall’urlare, per non svegliare il piccolo Gohan; le sue mani infervorate, nel frattempo, vagavano per il suo corpo, sfiorandole i seni, lambendole i fianchi, stringendole, facendo attenzione a non farle del male, le natiche. In notti come quella, Chichi e Goku facevano un bagno di sudore, tant’è che il Sayan, dopo l’amplesso, era obbligato ad aprire la finestra.

<< Non ce la faccio, Chichi … >> mormorò sulle sue labbra, baciandogliele, prima di venire insieme a lei, stringendole la mano. Goku aveva rotto il silenzio, ma la donna non gliene fece una colpa, allargando le gambe sotto di lui, accarezzandogli il viso, fermandosi solo nell’attimo dell’amplesso, spalancando quindi le palpebre e lanciando un grido strozzato, bloccato proprio dall’altra mano di lui. In effetti, la scena era un po’ ridicola: entrambi che cercavano di fare più silenzio possibile, non ci riuscivano e finivano immancabilmente con il ridere, sempre silenziosamente, l’uno fra i capelli dell’altro, sereni come raramente era concesso loro. Goku le baciò le labbra un ultima volta scattando poi verso la finestra, sfiorandola per aprirla -doveva dosare la forza-, e ritornando poi al letto, gettando a terra le coperte fradice del loro sudore, stendendosi per metà sopra Chichi, in modo da poggiare il capo sul suo petto, baciandole i seni prima di chiudere gli occhi, cedendo quindi al sonno, inconsapevole come un bambino.
Lei rimase sveglia per poco, cullandosi nella freschezza che arrivava dalla finestra e che allo stesso tempo, grazie all’elevata temperatura del marito, non sarebbe mai mutata in freddo; carezzò i capelli di Goku,  trovandoli ruvidi come la prima volta che li aveva toccati, passando quindi al viso ormai rilassato, tracciando sulla guancia una linea immaginaria che raggiunse la punta del naso.

La donna sospirò, sorridendo fra sé e sé: dopo anni che facevano l’amore con quella intensità, si chiedeva come facesse Goku a volare ancora sulla nuvola Speedy. 



Ho cercato di descrivere i sentimenti di Chichi, che con Goku da bambina diventa donna e si "riabitua" a lui. La ff non ha una collocazione precisa, potete immaginarla in uno dei tanti momenti dell'anime in cui Goku ritorna a casa per un po'. 
Ossequi.
Kyoya Ootori.

P.s. Recensioni non sgradite. 


   
 
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