Numbers & Gansters

“Insegnare la magia ai bambini… No, meglio di no, non ci so fare con i mocciosi…

Cercasi suonatore di pianimagico per concerto di magimusica…  No, anche se sono un grande intenditore sono negato a suonare…

Decorare le mura del circolo ricreativo… Questa mi sa tanto che l’hanno messa apposta per Reedus…”

Laxus stava passando in rassegna tutte le richieste dell’unica bacheca di Fairy Tail e ancora non era riuscito a trovarne una di suo gradimento.

Era convinto che avrebbe sicuramente trovato qualcosa da fare nella vecchia bacheca al secondo piano per le missioni di classe S ma adesso, oltre al secondo piano, quella bacheca non esisteva più e questo  perché in quei sette anni di vuoto nessuno di quelli che erano rimasti era in grado di poter affrontare una singola missione di quel livello.

Erano già passati una decina di minuti e finalmente un volantino attirò la sua attenzione.

“Affrontare una banda di banditi vicino a Onibus. Questa potrebbe andar…”

Non  fece in tempo a staccare la richiesta che già un’altra persona si era allungata per prenderla prima di lui.

“Questa mi sembra perfetta!”

“Ehi, quella l’avevo vista prima io!”

Laxus si girò visibilmente infastidito e notò che quella che gli aveva soffiato la richiesta da sotto il naso era la sorella di Mirajane, Lisanna.

Lisanna lo guardo e poi gli disse, con fare un po’ dispiaciuto e innocente: “Laxus ma la volevi tu questa richiesta? Scusami, non credevo che la volessi prendere! Se vuoi te la lascio…”

Laxus, sebbene le premesse, dopo quella frase si calmò.  Non l’avrebbe mai ammesso ad anima viva ma   Lisanna era una delle poche persone che, con i suoi modi gentili e la sua spontaneità, riusciva sempre a smorzare il suo caratteraccio.

“No, puoi prenderla tu, ma… “ alzò un sopracciglio con fare scettico “Mica avrai intenzione di affrontare una banda di banditi tutta da sola?! Siamo seri…”

Lisanna arrossì fino alla punta delle orecchie e sbottò arrabbiata:

“Perché, tu credi che non ne sarei in grado forse?!”

Ecco. Come al solito aveva scelto le parole meno delicate. Invece di dirle che in realtà era una missione pericolosa per una maga sola da come glielo aveva detto era come se le avesse dato dell’incapace.

“Sinceramente no…”

Perfetto. Non poteva scegliere parole migliori per aggravare ancora di più la situazione…

“Ah sì?!” Lisanna lo guardò offesissima: “Ti faccio vedere io caro il mio Laxus! Affronterò la missione e tornerò vincitrice” . Bene, adesso l’aveva fatta grossa. Lisanna fece per andarsene quando lui, probabilmente resosi conto di avere esagerato, le disse:

“Guarda che io non intendevo che tu non fossi in grado di batterli, ma che è difficile affrontare una missione del genere da soli: basta poca distrazione o un imprevisto per venire sopraffatti. Loro sono pur sempre in gruppo, tu saresti da sola.”

Evitò di aggiungere altre preoccupazioni ben peggiori che gli ronzavano in testa riguardo a cosa poteva succederle di terribile  in un eventuale cattura, ma dallo sguardo di Lisanna capì che molto probabilmente quello che aveva già detto era stato sufficiente per farla ragionare. Non gli sembrava il caso di turbarla ulteriormente e poi sinceramente non è che avesse molta voglia di farsi dare del  maniaco!

“Scusa, ma sei tanto preoccupato potresti accompagnarla, no?”

Seduto sul bancone del bar, intento a fumare la sua pipa, il master Makarov non aveva resistito dall’intromettersi nella conversazione.

“Come?!” dissero all’unisono i due.

“Perché no? Anche se divisa a metà la ricompensa è buona e in tre  giorni, fra viaggio e tutto, dovreste sistemare la cosa con facilità.”

“Vecchio, lo sai che preferisco lavorare da solo!” si lamentò Laxus.

“Appunto: se incominci a lavorare in squadra anche con gli altri oltre che con Freed, Evergreen e Bixlow magari è la volta buona che diventi un po’ più socievole e magari farai meno l’orso!”

Lisanna scoppiò a ridere come una matta e Laxus arrossì un po’ offeso.

“Meno orso! Ahahahahahahahahah!”

“I-io non sono un orso!”

Il master rivolse un sorriso furbetto al nipote: “Bene, se non lo sei allora penso che per te vada bene! Tu Lisanna sei d’accordo?”

“Ma la mia opinione non conta?!” pensò Laxus, che intanto in viso era passato dal rosso papavero al violetto livido.

“Beh,” Lisanna sorrise: ”Per me va bene Master! Se Laxus non ha nulla in contrario…”

“Appunto, IO…”

Ci pensò un attimo prima di continuare. In fondo non c’era niente di male ad andare in missione con lei. Poi si trattava di una volta soltanto! Inoltre bisognava anche aggiungere che rifiutando avrebbe fatto una magra figura con tutti, e si era ripromesso che dopo la sua riammissione si sarebbe comportato meglio…

“Io non ho niente in contrario.”

“Perfetto! Allora è deciso!”

“Bene, io vado!” disse Lisanna andando verso il bar: “Ci vediamo dopo Laxus così decidiamo per bene l’ora della partenza!”

“E dove vai?”

Lei sorrise.: “Vado a dire a Mira-nee e a Elf-niichan che domani vado in missione!”

Già, la sorella che vede amori ovunque e il fratello fissato con la mascolinità se li era scordati e, immaginando le loro petulanti reazioni,  per un attimo si pentì di essersi fatto incastrare in quel modo…

Continua…

E dopo tanto tempo finalmente incomincio a riscrivere a qualcosa!  Laxus e Lisanna mi sono venuti un po’ OOC, me ne rendo conto, nei prossimi capitoli mi impegnerò di più per renderli più simili agli originali! Comunque un ultimo appunto: non fatevi ingannare dal titolo della storia, c’è un motivo del perché si chiama così… Poi, se vi va di seguirmi, vedrete in seguito, non vi anticipo niente! ;)
Grazie per aver letto, a presto col nuovo capitolo (Incentrato sulla reazione alla notizia di Elf e Mira! xD) ! ^^

Vale