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Autore: xisos93    14/03/2012    0 recensioni
il mio racconto sarà diverso da quello del libro e non ci saranno tutti i personaggi delle cronache
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Come poteri mai dimenticarmi il giorno in cui conobbi una giovane bellissima gnoma al palazzo del consiglio dei maghi. Ella indossava una semplice casacca da apprendista maga, che le adagiava in modo impeccabile sul suo minuto corpo. Io me ne innamorai perdutamente al primo istante e in quel momento provai una gioia mai provata. Accanto a lei c’era un uomo di mezza età e, a malincuore, lo riconobbi. Egli era Oren, uno tra i più alti esponenti del consiglio dei maghi, nonché mio acerrimo nemico. A causa della mia precoce ammissione nel consiglio e per le mie idee cosi insolite, il consigliere mi contraddiceva in ogni occasione di fronte agli altri maghi. Però il mio problema non riguardava solo questo ma ben altro. Infatti io ero un mezz’elfo rinnegato dal mio popolo, poiché mia madre era mezz’elfa  e mio padre un umano. Ucciso lui, io e lei fummo costretti a fuggire nella speranza di trovare pace ma non fu cosi. Con una serie di ripetute guerre, venne uccisa quando ero un ragazzino e, spinto dal desiderio di dare pace a questo mondo, decisi di diventare un consigliere mago. Cosi fu ed ebbi l’opportunità di trovare il mio primo amore. Tutto avvenne dopo quell’incontro. Un giorno d’autunno ebbi l’opportunità di scoprire il suo nome,Reis, e di notare che avevamo gli stessi ideali e le stesse speranze per un mondo migliore. Con il passare del tempo, scoprimmo di essere attratti l’uno all’altra e, per paura di essere scoperti da suo padre, decidemmo di nascondere il nostro amore da tutti.  I giorni passarono velocemente e i nostri sentimenti si stavano rafforzando sempre più, finché…..
 
Oren:” come può la mia adorata figlia disubbidirmi amando quello sporco mezz’elfo?!”
 
Ebbene, suo padre ci aveva colti in flagrante nella mia stanza da letto. Senza il tempo necessario per renderci conto di ciò che stava avvenendo, Reis venne strappata da me. Io rimasi nudo di fronte a un Oren furibondo, non sapendo come comportarmi o cosa fare, ebbi solo il tempo di voltare la testa verso la finestra e di sentire un gran colpo sulla mia testa. Quando mi svegliai, mi accorsi che mi trovavo in una cella lurida e buia. Non so dire con precisione per quanto tempo rimasi li dentro, poiché persi la percezione del tempo. Molte volte era successo che avevo la febbre alta o mi sentivo molto male, dovuto al poco cibo e alla poca acqua che le guardie mi davano, ma anche dal poco ossigeno che entrava da una piccola fessura della mia cella. Un giorno, un soldato mi fece uscire da quel luogo buio e, saliti in groppa di un drago, mi portò in un bellissimo palazzo. Da lontano vidi un signore incappucciato che scendeva con grazie le scalinate. Capii immediatamente che egli era Oren e mi stupì di non vedergli vicino la sua adorata figlia. Quando mi raggiunse, non mi degnò di uno solo sguardo ma ordinò alla guardia di condurmi nella sala dei ricevimenti. Arrivati, vidi che sopra la scalinata c’era Reis, bella come sempre. Notai subito che tra le sue braccia teneva una bambina ma non riuscì a vedere la sua fisionomia, poiché era avvolta in un lenzuolo. La mia Reis pose finalmente il suo sguardo su di me, però pieno di rabbia.
 
Reis:”  come osi mostrarti davanti a me?! Senza l’aiuto di mio padre, io  sarei ancora innamorata di te.. ma ora le cose sono cambiate. Questa bambina che tengo in braccio è nostra figlia, colei che ti porterà alla morte e mi rivendicherà per tutto il male che mi hai fatto provare.” In quel momento mi sembrò che il mondo stesse per crollare sotto i miei piedi. Con quali metodi Oren era riuscito a convincere Reis a disprezzarmi e a dimenticare il nostro amore?!. In quel momento mi tornarono in mente le sue ultime parole:” nostra figlia che ti porterà alla morte e mi rivendicherà per tutto il male che mi hai fatto provare”. Mia figlia, una mezz’elfo che sarà disprezzata da tutto il mondo emerso come me e che non troverà mai pace ma anche colei che mi ucciderà. In quel istante provai terrore per il futuro della piccina e provai in tutti modi di convincere che il mio amore per lei era puro, ma non servi a niente. Ero cosi sconvolto da questa notizia, che le guardie mi allontanarono dal palazzo con facilità. Da quel giorno io non rividi più Reis e nemmeno mia figlia. Ormai sono passati troppi anni per trovare il coraggio di tornare da loro e,soprattutto, di rivedere la mia bambina. Ancora oggi il ricordo di quel giorno mi fa male. L’unica cosa che mi mantiene in vita è la speranza… si la speranza di incontrare la mia figlia e di cercare di creare una famiglia normale, anche se sono Aster, colui che è stato temuto da tutti.
 
  
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