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Autore: WeFoundLove_    14/03/2012    0 recensioni
Kate è una ragazza diversa dal resto del campus dell'università, dal resto del mondo. Tutti sono soliti definirla come ''la strana''. Tutti tranne qualcuno.
Cosa succede quando due mondi differenti si incontrano, fondendosi e dando vita a un amore unico e implacabile?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Ciao ragazzuole! :)
Questa è la terza opera in cui mi cimento
e sono davvero
molto emozionata perché è una storia
alla quale tengo parecchio.
Vorrei tanto un parere, cosa ne pensate, se vi piace.
Un Bacio :)
 

< e fumi le tue Lucky Strike
e ti rendi conto
di quanto le maledirai.>>
(Vasco Rossi, Gli Angeli.)

Kate, seduta per terra nel campus dell’università di Berkeley ancora addormentata, si accendeva una sigaretta. Erano le 3 del mattino e lei stava per andare a dormire e come consuetudine prima di ritornare nella sua stanza si recava ai confini del campus A, davanti allo Strawberry Creek, il fiume che divideva il campus. Era un posto tranquillo, lontano da tutti quei figli di papà ricchi e viziati che si lamentavano per un’unghia spezzata o per un graffietto sulla loro Porche.  Li odiava e spesso si chiedeva cosa ci facesse li per poi ricordarsi che i suoi genitori –o meglio, il padre e quell’arpia della nuova moglie- l’avevano scaricata li perché ‘’la tua educazione è la base del tuo futuro e la Berkeley è una delle migliori.’’ Cazzate. Kate sapeva di non avere un futuro, o almeno non quello che suo padre sognava. Alzò la testa al cielo buio e soffiò il fumo, quasi a fare un dispetto a qualsiasi cosa ci fosse stata al di sopra di quella coltre di nubi. Rimase una decina di minuti, poi si alzò, prese la sua roba e si diresse verso la sua residenza.

‘’Ehi Taylor, dove hai lasciato la tua ghenga di vampiri?’’ Monica Santiago, la ragazza più gettonata dell’università e sua acerrima nemica. Sin dal primo anno avevano avuto continui battibecchi dovuti alle palesi differenze tra le due.
Monica, cheerleader dalla pelle dorata, lunghi capelli biondi e occhi azzurri. Culo, tette e cervello zero. Amava mettere in mostra il suo fisico indossando magliettine e gonne aderenti. Kate invece, tutto il contrario. Capelli neri e occhi cervoni. Vestiva sempre di nero, ecco il perché del paragone con i vampiri. E, cosa fondamentale, Kate aveva un cervello.
‘’Affanculo, dove dovresti andarci tu.’’ Kate non la guardò nemmeno, le passò davanti indifferente. 
Erano le 8 meno dieci, le lezioni sarebbero iniziate di li a poco e per arrivare in tempo Kate doveva correre e visto le sue 4 ore di sonno non le andava proprio. Come al solito, arrivò in classe 5 minuti in ritardo, sentendo come pugnalate nella schiena gli sguardi dei suoi compagni di classe e della professoressa.
‘’Taylor, grazie per averci degnato della tua presenza anche oggi.’’ Disse sarcastica la professoressa.
‘’Si figuri.’’ Kate le fece un cenno mentre si sedeva e la professoressa preferì sorvolare.
‘’Oggi, miei cari, non ho intenzione di annoiarvi con discorsoni sulla cellula e sugli organismi.’’
Gli studenti, esclusa Kate, totalmente assente, sospirarono. Forse un po’ troppo presto.
‘’Oggi interrogherò. Quindi saranno due vostri compagni ad annoiarvi. O a divertirvi, dipende dalla loro preparazione.’’ Aggiunse la professoressa. La McThomas iniziò a scorrere con l’indice sul registro soffermandosi ogni tanto e inumidendosi le labbra, pregustando forse lo sguardo delle povere vittime all’annunciare i loro nomi.
‘’Morgan e Berry. Volete deliziarci con la lezione del giorno?’’ La McThomas li guardava soddisfatta con un ghigno in faccia.
Pensò Kate, perdendosi con lo sguardo nel campus. L’ora passò velocissima. I poveri interrogati avevano fatto scena muta ma la professoressa si ostinava a torturarli. Kate si diresse a letteratura fluttuando per i corridoi come fosse un fantasma. Letteratura, matematica e chimica passarono velocemente per Kate, che seduta sempre accanto alla finestra, e sempre da sola, fantasticava guardando gli alberi e tutto ciò che era fuori da quella noiosissima struttura scolastica.
In mensa si sedette come sempre a tavola con la sua unica amica in tutto l’istituto. Erano certamente identiche, forse la sua amica era un po’ meno macabra.
‘’Ciao stronza.’’ Allie Styles la salutava cordialmente mentre Kate prendeva posto accanto a lei.
‘’Ciao.’’ Rispose Kate freddamente.
‘’Che hai?’’ Allie addentò un panino.
‘’Niente. E’ solo che non ho fame e vorrei andare via da qui quanto presto.’’
‘’Ancora due ore! Yu-hu! ‘’
La campanella delle 13 e 30 suonò e tutti gli studenti si riavviarono alle loro classi. L’ora di francese la passarono correggendo esercizi e facendo esercitazioni di parlato. La giornata proseguiva come al solito mentre invece l’ora successiva accadde la svolta. Entrò e fu quasi una delle prime in classe. Prese posto all’ultimo banco accanto alla finestra e dopo pochi minuti la classe si riempì. La cosa strana e che fece distogliere Kate dal suo fantasticare fuori dalla finestra fu che Nicholas, il ragazzo di Monica, al posto di prender parte al gruppetto formato da Monica e co. Si era appena seduto accanto a lei. Fissava avanti nel vuoto mentre Kate con espressione interrogativa scioccata guardava lui. Quando lui si girò verso di lei dopo 5 minuti lei lo fissava ancora quasi a dire ‘’Sei per caso fatto?’’
‘’Che? Cosa c’è?’’ Disse scocciato.
‘’Niente, niente. Non mi aspettavo che ti sedessi qui, che qualcuno in generale si sedesse qui.’’ Kate sapeva di essere diversa da loro e sapeva anche che tutti se ne erano accorti e ogni giorno ne sperimentava le conseguenze. Nicholas sospirò.
‘’Ho lasciato Monica e lei di conseguenza mi ha messo contro tutti, c’era d’aspettarselo. Quindi se non ti do fastidio resto qui, altrimenti…’’ Fece per alzarsi ma Kate lo fermò chiedendosi immediatamente il perché.
‘’No, resta.’’ Più che una concessione sembrava un’implorazione. Nicholas si risedette e la fissò negli occhi, sorridendo.
‘’Io sono Nicholas, però puoi chiamarmi Nick.’’ Disse.
‘’Lo so.’’ Kate era stordita. Nicholas Hanson era uno dei ragazzi più gettonati della scuola, dei tipi che avevano sempre mille ragazze intorno. E ora quel ragazzo sedeva difronte a lei. Rise della risposta della ragazza e lei aggiunse ‘’Io sono Kate Taylor.’’
‘’Lo so.’’ I due si sorrisero sotto lo sguardo d’accusa di Monica.
La lezione, anche se adesso aveva un compagno di banco, Kate la passò lo stesso fantasticando con lo sguardo fuori dalla finestra. La campanella che annunciava la fine della giornata suonò e lei fu la prima ad uscire ma non si accorse di essere seguita.
‘’Kate! Kate!’’ Qualcuno la chiamava ma lei non si girava perché non era abituata ad essere chiamata. Ma poi una mano le si posò sul braccio, sobbalzò e si voltò.
‘’Cazzo Nicholas a momenti mi fai venire un infarto.’’ Disse.
‘’Io a te? Sei tu che ti stai facendo rincorrere da tre ore. Che, sei sorda?’’ Risero insieme.
‘’Che c’è?’’ Kate ritornò ad esser fredda perché non voleva magari abituarsi all’idea di avere un amico.
‘’Niente. Volevo, emh, volevo sapere dov’è la tua residenza.’’ Nicholas era impacciato.
‘’Ok.’’
‘’Ok?’’
‘’Sesta strada dopo la palestra, numero 8.’’ Si voltò e se ne andò.

P.s. Per chi fosse interessata/o, io scrivo soprattutto su The Vampire Diaries o su il cast. Qui ci sono le mie due FF. Se volete farci un salto. 
''Ti odio.'' No, tu mi ami.'' 
What if the bad guy fell in love with his victim?
  
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