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Autore: numb    14/10/2006    11 recensioni
Se una notte dopo un litigio i due amanti guardassero le stelle e esprimessero uno strano desdiderio... Una storia divertente basata sullo scmbio di corpi. Leggetela x piacere e commentate!!!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Se tu fossi me… “Sei sempre la solita bambina, non fai altro che lamentarti” Sbraitò il Sayan alzandosi dal comodo letto e fissando negli occhi la moglie. “Io una bambina, senti da che pulpito viene la predica, testa a carciofo”. Vegeta odiava quando lo chiamava così, quella donna sapeva davvero farlo arrabbiare. Lo guardava immobile dall’alto in basso (lei aveva i tacchi, non che sia difficile essere + alti di Vegeta…NDR) con le mani sui fianchi avvolti da uno splendido vestito bianco stile Marilyn Monroe.I capelli sciolti e pettinati mossi la facevano sembrare ancora + bella,il sayan sarebbe rimasto incantato da quella visione, peccato che non fosse un sogno e lei avesse cominciato a parlare. Odiava quando apriva la bocca e fuoriuscivano noiosi discorsi senza senso, perché le donne dovevano parlare (maschilista !!!!!NDR). La sua poi quando in iniziava era come un tornado non si fermava finche non aveva portato terrore e desolazione nella testa di lui. Come poteva solo immaginare che al marito potesse interessare cosa aveva fatto e quanto era stanca, ma per chi l’aveva preso,lui era un guerriero,un principe e non gli importava di nessuno a parte se stesso. Era stato proprio quando lui, invece di ascoltarla, aveva iniziato a spogliarsi e indossato la tuta per andare ad allenarsi come se lei non esistesse che Bulma si era arrabbiata e aveva iniziato a strillare. Come se la sua voce non gli desse fastidio anche quando era normale.(Ma non ti va proprio bene niente…) A quel punto lui stufo delle grida della moglie aveva deciso di zittirla con un pesante insulto (Vegeta tu si ke ci sai fare con le donne ). Era stato l’inizio della fine… Urla, tonfi sulla scrivania e la sua specialità:il lancio degli oggetti! L’arredamento della loro camera veniva cambiato 5 volte al mese quando andava bene. “Tu non sai quanto è difficile essere me, sono una donna impegnata, con casa,lavoro, marito e figli!” Quanto lo annoiavano quei discorsi da femminista, mancava soltanto che si togliesse il reggiseno e lo bruciasse! “Ma fammi il piacere donna, a lavoro sei il capo e non fai niente, alla casa ci pensano i robot e il moccioso sa badare a se stesso, quanto a me io sono l’ultimo dei tuoi problemi” Disse e fece per andare verso la porta. Bulma non sapeva se pararsi davanti alla sua –via di fuga-o restare dov’era, ma le bastò un occhiata alla faccia del marito per capire che non lo avrebbe fermato. Uscì sbattendo rumorosamente la porta. A quel punto lei decise di prendere una boccata d’aria in terrazzo. Era così bello fuori, il cielo era appena rischiarato da un tenue spicchio di luna e le stelle brillavano in modo impressionante. Appoggiò le braccia sulla ringhiera del balcone e osservò l’immensa volta celeste. Per quella sera avevano annunciato stelle cadenti. Sarebbe stato belle se le avessero viste insieme, ma ormai era tutto rovinato. Era davvero così terrificante ascoltarla per 5 minuti? Aveva avuto una giornata impegnativa e voleva solo condividere i suoi pensieri con il marito. Bambina viziata, quelle parole le davano davvero noia, forse un tempo lo era stata ma dopo la nascita del figlio era cambiata, maturata (come una pera..) e ora era una donna responsabile e diligente. ** se solo sapesse cosa vuol dire essere Bulma Bief per un giorno…** non finì neanche la frase che i suoi grandi occhi blu catturarono il passaggio di una stella cadente. Nello stesso istante vegeta era seduto in giardino,anche lui ad ammirare il cielo e a pensare. Così anche i suoi profondi occhi neri videro la stella mentre nella sua testa stava scorrendo il pensiero di come si sarebbe ricreduta la moglie se avesse vissuto una giornata al suo posto… Era notte fonda quando Vegeta volò in camera,ormai la rabbia era scomparsa, sostituita dal sonno. Si mise il pigiama e si tuffò nel letto. DRINNN DRINN Possibile fossero già le 8, a lui sembrava ancora così presto,guardò la sveglia segnava le 6! Ma perché allora aveva suonato? Forse la sera prima aveva deciso di svegliarsi prima per allenarsi,non riusciva a ricordare. Di malincuore si alzò dal letto, doveva avere proprio sonno perché gli sembrò di essere dalla parte sbagliata, quella in cui di soliti dormiva la moglie. Si mise in piedi, ma inciampò su qualcosa di morbido, le ciabatte dei Bulma.Quella lasciava sempre tutto in disordine! Strano si sentiva leggero come una piuma, e qualcosa gli toccava le spalle facendogli il solletico, per non parlare della camicia da notte che gli stingeva il seno… IL SENO!!!! Come era possibile, aveva le tette! Ed erano pure belle grosse come quelle di sua moglie. Si precipitò allo specchio, non poteva credere ai suoi occhi. Il copro riflesso non era il suo ma quello di lei.Era un incubo, no poteva essere altrimenti. Si tirò un pizzicotto, ma l’immagine non cambiò. Vegeta cadde a terra urlando. Bulma si svegliò immediatamente, ke strano si era sentita urlare. Aperti gli occhi credette di essere rimbecillita: davanti allo specchio c’era lei o meglio il suo corpo in ginocchia a terra. Gli occhi sgranati e l’espressione impaurita la terrorizzarono. Si tolse di dosso la coperte e cercò la sue ciabatte ma inutilmente, così si alzò e procedette verso quella strana immagine. Si sentiva così forte e pesante, che avesse mangiato troppo? Brr… un soffio di vento dalla finestra aperta la fece rabbrividire di freddo, il suo muscoloso torace era nudo… MUSCOLOSO TORACE!!??!! Dove erano finite le sue belle tette??!!??Si tirò un pizzicotto ma non successe niente. Quello non era il suo corpo, lo aveva riconosciuto era del marito. L’inconfondibile cicatrice i muscoli perfetti… non era ingrassata!! (anche per oggi la line è salva NBulma).Si AVVICINò ALLA FIGURA ALLO SPECCHIO..”Vegeta sei tu?” “Chi altri potrei essere? Mi vorresti spiegare che ci faccio nel tuo corpo” “Non lo so… anche se…” “avanti dimmi cosa pensi Donna,che diavoleria è questa”Gli faceva uno strano effetto dire donna e guardare se stesso, ma sapeva che dentro quei muscoli c’era sua moglie” “Ieri sera mentre guardavo il cielo ho visto una stella cadente e ho pensato a come sarebbe stato se tu avessi vissuto una giornata al mio posto, forse e successo anche a te e adesso ci siamo scambiati i corpi” Vegeta non rispose, Bulma capi che il suo era un silenzio di approvazione.
  
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