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Autore: hewantsamuffin    15/03/2012    1 recensioni
Nessuno si sarebbe aspettato tutto ciò,ma intanto è successo.
Ormai facevo parte di loro ed uscirne era inevitabile.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era all'incirca mezzanotte quando uscita dalla discoteca iniziai a dirigermi verso casa. La strada era desolata e una folata di vento i spostò i capelli davanti al viso.

Attraverso quelle poche ciocche rosse intravidi una figura umana accasciata all'angolo della strada,all'entrata del vicolo dei cassonetti; da lì proveniva un gemito,quasi un piangere in silenzio,di un uomo o meglio ancora di un ragazzo.
Mi avvicinai di corsa per verificare l'accaduto,ma ciò che vidi fu davvero devastante.
Il ragazzo aveva una camicia bianca sbottonata con delle macchie rosse,probabilmente di sangue: sul petto bianco ,come la luna che risplendeva in quella buia notte, c'erano tre graffi,molto profondi, il sangue scorreva ininterrottamente e la pelle intorno era di uno strano verdognolo,come se fosse marcia ,ma aveva un profumo fortissimo che mi intasava i polmoni e mi faceva addirittura confondere.

Poi ad un tratto si voltò e vidi quello che non avrei dovuto vedere: gli occhi erano rossi e le pupille erano come quelle di un gatto, e poi la bocca; era cucita con del filo nero molto spesso,quasi a sembrare di ferro.
Tutto ciò mi impauriva,ma sentivo dentro di me una voce che poco a poco si faceva sempre più forte fino a diventare un urlo straziante che rimbombando dentro la mia mente mi stordì e mi fece cadere a terra. Sentivo che quella sera tutta la mia vita si sarebbe sconvolta. Sempre se fossi riuscita a vivere.
Il ragazzo mi afferrò fortemente per la maglietta che avevo a dosso, al punto di strapparla.
Io non sapevo cosa fare,sentivo che stavo facendo qualcosa di sbagliato e che dovevo andarmene ma mi stringeva troppo forte. Ormai era troppo tardi. Era come essere in balia delle onde e sapere che,nonostante tutti i tuoi sforzi non saresti riuscita a uscirne.
Quello non era un ragazzo normale,era posseduto.
Il demonio l'aveva ridotto in quel modo,schiavo del male,sottomesso al suo potere.
Ad un tratto si alzò.
La paura non mi faceva ragionare e l'adrenalina incominciava entrare in circolo fra le vene .
Non opposi resistenza,sapevo che non sarei riuscita a contrastarlo. A un tratto lo vidi affondare i suoi artigli sul mio collo e lasciò tre graffi. Da quel momento persi i sensi, e ogni cosa divenne fumo.
Al mio risveglio mi trovavo in una camera, legata per i polsi e per le caviglie a una specie di tavolino, era una camera di torture,però avevo ancora la bocca libera, quindi iniziai a gridare con tutte le energie che avevo nel mio corpo. Il ragazzo immediatamente arrivò, e fu allora che capii che la mia vita era finita. Alle pareti c'erano strani attrezzi di ferro,erano qualcosa di simile agli strumenti di tortura che usavano nella caccia alle streghe. Dire che avevo paura era poco e a un tratto tutto si trasformò in fuoco, e apparì un demonio ,maledettamente bello e affascinante, ma malvagio;il suo ghigno era ripugnante,e addirittura mi faceva schifo. Poi con un gesto della mano fece a mostrarmi tutto quello che si presentava dietro di lui e allora compresi le sue intenzioni. Un esercito,anzi, un intero impero di ragazzi e ragazze ,come quello che mi aveva rapito, erano al suo cospetto.
Mi dimenai e gridai come non avevo fatto in vita mia,allora il ragazzo prese una specie di coltello che prima infilzò dentro il cuore del diavolo e poi , con movimento secco e rapido del braccio,come un proiettile,lo conficcò dentro il mio cuore; sentii come se tutto il sangue dentro il mio corpo iniziasse a bruciare e capii che stavo diventando uno di loro.
Dopo quel tragico episodio non ricordai più niente di tutte le mie azioni e ogni singola parte del mio corpo e del mio cervello diventarono possesso di quel diavolo senza anima e presi parte di quell'esercito del male.

   
 
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