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Autore: londra555    16/03/2012    6 recensioni
AU nel mondo di Harry Potter. I nostri eroi alle prese con uno specchio magico. Sin dove potranno spingersi per salvare Brittany?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Santana Lopez'
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12.
 
Sam camminava lungo il corridoio ripetendo qualcosa a voce bassa, alla sua destra c’era Quinn e alla sinistra Mike che non si staccavano da lui e ogni tanto sussurravano qualcosa.
Santana li vide passare con sguardo preoccupato ma non si avvicinò a loro.
-Sam non è ancora pronto? – le domandò Kurt che nel frattempo era apparso dal nulla alle sue spalle. La ragazza si voltò piano e sospirò.
-Ripete l’incantesimo da due giorni ma non riesce a dirlo in modo perfetto. Credo che sia per lo stress.
-Potremmo sempre chiedere a Finn se lui alla fine non ci riesce!
-Stai scherzando vero? Avremo più possibilità se provasse a pronunciare l’incantesimo il tuo gufo!
-Andiamo San, vuoi perdonarlo? – le chiese ridendo.
-No!
-E tu sei pronta per stanotte? – Kurt decise di cambiare argomento.
-Certo.
-Sai cosa dobbiamo fare vero?
-Si, Kurt, si! – rispose lei stringendo i denti.
-Devi fare quello che abbiamo deciso. Non pensare nemmeno in una delle tue geniali idee!
-Non ne voglio parlare.
-Ma io si! Voglio essere sicuro prima di farlo e io ho la spada San!
-Mi stai minacciando? – chiese lei voltandosi di scatto.
-No, ti dico le cose come stanno! Sono sincero e dovresti esserlo anche tu.
-Mi limiterò a fare quello che devo – sussurrò lei prima di andar via.
   
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Il sole stava tramontando quando Santana entrò nella stanza dello specchio con lo sguardo basso. Aveva deciso di non provare nemmeno ad andare a cena, sentiva una stretta alla bocca dello stomaco che le impediva anche di pensare a mandar giù un boccone. Si avvicinò lentamente a Brittany che le sorrideva ma la guardava con una strana espressione preoccupata.
-Va tutto bene, San?
-Si.
-E allora perché sei così tesa? Oggi c’è luna piena, non vuoi che io esca da qui? – provò a insistere con un sorriso.
Santana provò a restituirle il sorriso ma sembrò più una smorfia.
-Non sarà una notte come le altre – le rispose semplicemente.
Brittany sembrava confusa ma Santana sapeva che era normale. Non le avevano ancora detto cosa sarebbe successo, avevano deciso che si sarebbe solo preoccupata. E non si fidavano dello specchio.
-Stanotte ti libereremo – sussurrò Santana alla fine.
Vide gli occhi di Brittany che si aprivano mentre muoveva la bocca un paio di volte cercando qualcosa da dire. Santana questa volta riuscì a sorridere davvero per quella reazione così spontanea.
-Cosa? Quando? Come farete a …?
-Brit, tranquilla. Tu non devi pensare a niente. Penseremo noi a tutto, tu solo cerca di non spaventarti per qualunque cosa possa succedere. Me lo prometti?
La ragazza annuì ancora a bocca aperta. La porta si aprì mentre entravano Kurt e Quinn seguiti da Sam che sembrava pallido come un cadavere.
-Dalla tua espressione direi che Santana ti ha detto cosa faremo stasera – disse Kurt cercando di sorridere in direzione di Brittany.
-Siete sicuri? – domandò quest’ultima passando lo sguardo da uno all’altro.
-Che bella domanda – rispose Sam con un filo di voce.
-Sam stai bene? – Quinn si voltò verso il ragazzo che si stava appoggiando alla parete e annuiva lentamente.
Santana sollevò gli occhi al cielo e gli andò vicino sussurrando qualcosa al suo orecchio e poi l’accompagnò a sedersi davanti allo specchio. Il ragazzo sembrava essersi tranquillizzato e stava riprendendo un po’ di colore mentre sorrideva a Brittany.
-Cosa gli hai detto? – chiese Quinn con curiosità ma abbastanza basso perché la potesse sentire solo Santana.
Questa si strinse nelle spalle.
-Solo che può farlo. E che Brittany crede in lui.
-Anche tu!
Santana non rispose ma si avvicinò alla finestra guardando la luna che spuntava all’orizzonte. Strinse i pugni con forza e prese un attimo per respirare profondamente, poi si voltò.
-E’ l’ora.
I quattro ragazzi si trovarono davanti allo specchio. Quinn strinse la spalla di Sam e annuì nella sua direzione. Lui fece un passo avanti e pronunciò le parole che avrebbero risvegliato lo spirito di John Dee chiuso in quell’oggetto. L’atmosfera si fece cupa mentre il suono di quelle parole sembrava echeggiare tra quelle quattro pareti. Kurt deglutì cercando di calmare il suo cuore impazzito quando sentì una voce profonda che parlava.
-Cosa vogliono quattro ragazzini da me?
Sam si schiarì la voce, non voleva che suonasse debole e non voleva farsi spaventare dal tono incredibilmente ironico di quella domanda.
-Sono qui per richiedere indietro la mia compagna di Tassorosso. Non appartiene a te John Dee, appartiene alla mia casa.
Passarono diversi secondi di silenzio prima che, per la seconda volta, quella voce spaventosa parlasse. Questa volta era sparita qualunque traccia di ironia sostituita da una lieve rabbia.
-Vedo che sapete di me più di quanto potessi pensare.
-Sappiamo tutto, adesso falla uscire – continuò Sam che sembrava aver acquistato maggior fiducia.
La risata che seguì li fece tremare.
-Perché dovrei ragazzino?
-Perché hai davanti tutte le quattro case e sai cosa significa! – esclamò Quinn.
-Vedo e, ad essere sincero, dovrei essere preoccupato. Se non foste quattro mezzi maghi!
-Sai che possiamo distruggerti in qualsiasi momento. Ma se ci restituisci Brittany possiamo semplicemente fingere di non averti mai visto – propose Santana.
-Interessante proposta! Se non fosse una menzogna! Non sei in grado di fingere come faceva il fondatore della tua casa! Quello si che era un mago! Se sapete chi sono e come distruggermi sapete anche che se lo fate con la ragazza intrappolata perderete anche lei! E non avrete mai il coraggio di farlo! Non siete abbastanza forti!
Sam e Santana fecero un passo avanti e afferrarono i lati dello specchio e lo portarono di spalle alla porta, davanti alla finestra in modo che la luce della luna, ormai alta, potesse riflettersi sulla superficie.
-Cosa credete di fare? – domandò la voce profonda ed a Kurt sembrò di sentire una, ben nascosta, punta di scherno in quelle parole.
-Guarda caso oggi c’è la luna piena! Brittany esci fuori – esclamò Santana.
La ragazza di Tassorosso posò i palmi delle mani sulla superficie e trovò il solito muro invisibile che la fermava. Si incupì mentre scuoteva la testa e guardava con occhi lucidi Santana.
-Non posso uscire - sussurrò.
Per la seconda volta echeggiò la risata dello specchio, questa volta più forte e sicura.
-Siete davvero divertenti! Davvero non avevate pensato che, una volta sveglio, avrei avuto il controllo totale? Avanti, distruggetemi adesso con la ragazza intrappolata!
I ragazzi si guardarono tra di loro. Kurt strinse i pugni quando incrociò gli occhi scuri di Santana che lo guardavano velati. Deglutì sperando che rispettasse quello che aveva promesso.
-Ti propongo uno scambio. Un serpente per un tasso. Falla uscire, prendo io il suo posto – le parole di Santana furono seguite da un pesante silenzio.
Kurt strinse i pugni mentre chiudeva gli occhi e abbassava la testa. Per un attimo pensò che si trattasse di un sogno, uno di quei sogni che sembrano così reali che la mattina dopo ti rimane la sensazione di averli vissuti davvero. Ma poi il “no” urlato da Brittany che sbatteva i pugni sullo specchio e che fu la prima a reagire, lo fece ridestare. Non era un sogno. Si voltò per guardare Santana.
-No, San! Non erano questi i patti! – le disse.
-Non mi interessano i patti con voi. Non mi interessa il prezzo da pagare, ho detto che l’avrei liberata e intendo farlo.
-Non te lo lascerò fare! Non rimarrò qui a guardarti mentre lo fai vincere – Kurt spostò Sam per prendere Santana e scuoterla mentre fissava il suo sguardo deciso.
-E allora vattene! – Santana lo spintonò via con forza facendolo cadere al suolo per la sorpresa.
Kurt sollevò lo sguardo mentre appoggiava le mani al pavimento e si sollevava a fatica, rifiutando l’aiuto di Quinn.
-Sei un idiota! Non doveva andare così! – le urlò dimenticando le precauzioni.
-Kurt calmati, litigare tra voi non migliorerò le cose – disse Sam cercando di appoggiare la mano sulla spalla del Grifondoro.
-Calmarmi? Cosa otteniamo da questo stupido scambio? E voi non avete niente da dire? – il ragazzo spostò bruscamente la mano di Sam mentre sentiva gli occhi bruciare e il cuore battere con forza. Santana stava immobile senza distogliere lo sguardo da lui ma senza voler intervenire.
-Vuoi farlo? Sai una cosa Santana? Sei una Serpeverde idiota! Non mancherai a nessuno quindi sono d’accordo con te, fai questo scambio.
Poi si voltò di scatto, se l’avesse guardata ancora per un solo istante non sarebbe riuscito ad andarsene. La pesante porta in legno si chiuse con un rumore secco dietro di lui.
-Sapete perché sono immortale e indistruttibile? – domandò la voce profonda dello specchio sempre più divertita – Perché l’amicizia tra le vostre case dura quanto la vita di una farfalla. E adesso Serpeverde, accetto la tua proposta.
Santana si voltò distogliendo a fatica lo sguardo dalla porta che si era chiusa alle spalle del suo migliore amico. Evitò lo sguardo supplicante di Brittany e le sue guance rigate dalle lacrime.
-Cosa devo fare? – chiese con una voce che non sembrava la sua.
-Attraversa lo specchio.
Santana chiuse gli occhi ignorando la voce di Brittany e la mano di Quinn che cercava di trattenerla e fece un passo avanti. Poi sembrò dubitare un attimo e si fermò aprendo gli occhi con sguardo confuso.
-Un momento! Come posso sapere che, una volta che io entro dentro tu la lascerai uscire? – chiese con voce incerta.
-Ragazzina finalmente dici qualcosa di intelligente! E’ vero, stavo cercando di ingannarti! – la voce si mostrava sempre più divertita – Ma, visto che mi avete messo particolarmente di buon umore faremo le cose onestamente.
Le mani di Brittany, appoggiate sulla solida superficie, furono le prime a uscire. Quando la giovane si accorse di quello che stava succedendo si buttò tra le braccia di Santana stringendola a se. La Serpeverde chiuse gli occhi cercando di trattenere le lacrime, non voleva che Brittany soffrisse e, anche se lo stava facendo per lei, sentiva un dolore al petto e le prese le braccia per allontanarle dal suo collo. Manteneva la testa bassa, senza guardarla e la spinse, gentile ma risoluta verso Sam che la trattenne. Sentiva la voce della bionda ma non capiva le parole.
-Tienila ferma, Sam – disse solo.
Si voltò guardando la superficie dello specchio che adesso non sembrava solida ma cangiante come l’acqua del mare increspata da una lieve brezza. Non riuscì a non pensare che sembrava davvero bellissimo. Fece un lento passo allungando la mano che tremava, pensò a cosa avrebbe sentito se avrebbe provato dolore o sarebbe stato come attraversare una porta. Poi ci fu quel rumore forte, di qualcosa che si infrangeva e Santana saltò abbassando lo sguardo. Una lama aveva attraversato il centro esatto dello specchio e si era fermata a pochi centimetri dalla tunica della Serpeverde. Vide distintamente delle crepe che iniziavano a formarsi da quel punto e si irradiavano sempre più velocemente lungo tutta la superficie. L’urlo di dolore di quella voce che, sino a un attimo prima era divertita, fu il suono più bello che Santana avesse mai sentito. Poi lo specchio esplose in una nuvola di frammenti argentati e la ragazza poté vedere uno sconvolto Kurt che la guardava mentre stringeva ancora l’elsa della spada con entrambe le mani.
Lo vide respirare con forza mentre, probabilmente, cercava di calmarsi. Vide lacrime nei suoi occhi e non sapeva se erano per la tensione, il sollievo o la paura. Poi sentì il rumore metallico della spada che cadeva al suolo e la voce incerta di Kurt che si rivolgeva a lei.
-Ha funzionato, non ci posso credere. Ha funzionato.
Santana gli si lanciò al collo e lo strinse a se con forza, come non aveva mai fatto in vita sua. Lo sentì sorridere sul suo collo.
-E dobbiamo tutto alle tue doti d’attore – gli sussurrò ancora incredula.
-San, sono felice che tu mi stia abbracciando e, credimi, te lo rinfaccerò per il resto dei tuoi giorni, ma credo che ci sia qualcuno che ti stia aspettando!
Santana sembrò ricordarsi improvvisamente che non erano soli e si voltò. Incrociò lo sguardo ancora lucido di lacrime di Brittany che si trovava ancora tra le braccia di Sam, entrambi illuminati dalla luce della luna.
-Brit, io … mi dispiace di averti spaventata ma …
-San? – la interruppe questa facendo un passo verso di lei – Sono libera?
La ragazza non riuscì a non sorridere, poi spalancò le braccia e vide Brittany che le correva incontro, fuori dalla luce. Libera dall’incantesimo.
 
 
NOTE: forse avevo dimenticato di dire che questo è l’ultimo capitolo, adesso manca solo l’epilogo!!! Grazie mille a tutte le persone che hanno seguito la storia!
  
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