Titolo: Breakdown
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo
Rating: Verde/Giallo (indecisione cosmica)
Parole: 400
Personaggi: Tenpou Gensui (che io chiamerò sempre Tenpo, abitudine ^^'), Kenren Taishou, cenni a Konzen Douji e a Son Goku
Avvertimenti: Flashfic
Note: non mi sento di inserire qui l'avvertimento “Shonen-ai”, considerando il modo in cui la stessa autrice ha trattato la coppia. Comunque, l'ho fatto quando ho pubblicato la fic, perché ci sono parecchie cosette implicite.
Come ho scritto nell'introduzione, la fic è ambientata alla fine di Saiyuki Gaiden, e sconsiglio la lettura se non si è letto il manga né si ha presente la parte finale, perché non si capirebbe assolutamente nulla ^^
Disclaimer: i personaggi appartengono alla sensei Minekura, un genio di bravura a cui non sono degna di lustrare le scarpe <3

Che dire, non pensavo che sarei realmente tornata a scrivere qualcosa su Saiyuki. Questo è più che altro un esperimento, perché appunto è la prima volta che scrivo solo di questa coppia, e in più il tutto è un pezzo tratto dal manga. Purtroppo per il mondo, forse tornerò a farlo, ma questo dipenderà in gran parte dall'opinione che riceverò della fic, quindi consolatevi, avete ancora una speranza di fermarmi :D
La dedico a tutte le persone con cui divido la passione per questo manga ^^ le nostre chiacchierate sono davvero impagabili (oltre che considerevolmente stupide)! <3
Grazie dell'attenzione ^^

harinezumi

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Breakdown

Tenpo non ragiona quasi più. E la cosa peggiore è che se ne rende conto.
Ogni suo gesto è al limite della frustrazione, ogni sua parola minaccia di essere l'ultima prima del totale crollo emotivo.
Ma non è questo che vuole, perché non è quello che Kenren vuole; e comunque non può permettersi di cedere. Lo sguardo di Goku vaga bisognoso di rassicurazioni, più che mai in quel momento, e per Konzen non è diverso. Entrare in quel mondo con la prospettiva di non poterci più uscire deve essere un duro colpo da sopportare anche per uno come lui: e Tenpo ha capito che è semplicemente spaventato da quello che sta succedendo.
Si ferma dalla loro corsa, valutando la situazione con un'occhiata, il corridoio che si riempie di militari venuti ad ucciderli, Konzen che stringe Goku alle sue spalle, con il fiatone, incapace di fare altro.
E poi c'è quel piccolo, insignificante, fattore.
Kenren, Kenren non è più con loro.

Tenpo si trattiene, chiude gli occhi, inspira. Non può correre da lui, non in quel momento.
Non credeva che si potesse sentire tanto il bisogno di una sigaretta. Riapre gli occhi. Dice addio.
E la porta si richiude dietro di lui, lasciandolo solo con gli scricchioli della sua mente che vacilla pericolosamente -oltre che con una considerevole quantità di nemici, ma riesce a malapena a vederli-.

Ritrova un equilibrio; comincia a sfilarsi i calzini. Il segreto per mantenere la calma è non avere fretta, giusto? Lui ha sempre combattuto meglio scalzo. Si prende tutto il tempo. Gli manca l'elastico.
Gli manca tanto anche una sigaretta.
Ah, il ramen, ha dimenticato di mangiarlo. Che peccato.
E gli manca la lampadina del bagno... gli manca non sapere come finisce quel libro.
Ops, ha rotto gli occhiali. Gli mancano quelli di riserva...
(Tutto, tutto, tutto, Tenpo, piuttosto che pensare a cosa -chi- ti manca davvero.)
...magari salteranno fuori, quando lui verrà nella sua stanza.
E così, succede, ancor prima che se ne renda conto.
La sua mente commette un errore, la ragione si spezza con un crack inudibile. Uno sbaglio di un secondo, e, quando riabbassa lo sguardo, sui suoi occhi scende un velo di sangue.
 

Non dovevo lasciarti indietro.
E so che ti arrabbierai perché ti ho seguito.
Scusa il ritardo. Scusa se ti ho fatto aspettare...
Ma un solo attimo passato in un mondo diverso dal tuo mi ha fatto impazzire.






 

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