16/03/2012
2 recensioniAvevo perso Jeremy, il mio bassista e migliore amico.
Avevo perso Taylor, il mio chitarrista e compagno di divertimenti.
La band non esisteva più, i Paramore non esistevano più.
Dakotah non mi rivolgeva più la parola, da quel fatidico giorno aveva smesso di chiamarmi.
Non volevo nemmeno pensare a Chad, quel ragazzo che ormai ignorava completamente la mia esistenza.
Nella mia vita tutto era diventato grigio, scuro; nemmeno i miei capelli rosso fuoco sembravano sprizzare felicità.
Tutte le mie energie le avevo consumate nelle lacrime, facendole scorrere una dopo l’altra sul mio viso.
Mi sentivo piccola, ero piccola; ero una piccola nanerottola che ancora credeva nel lieto fine. Ma questa volta no, non poteva esserci un lieto fine: le cose non erano andate esattamente come speravo.
Pensavo che sarei riuscita ad essere veramente felice, avrei potuto finalmente stare con la persona che amavo da tutta una vita.
Dopo anni che avevo aspettato questo giorno, ero fidanzata nuovamente con Josh, il mio Josh, quel ragazzo che tutti i miei –ormai ex– amici disprezzavano con tutto il cuore a causa di tutto il dolore che mi aveva fatto passare.
Potevo essere al settimo cielo, potevo sentirmi in paradiso con quegli occhi color cioccolato fondente che mi guardavano dolcemente, con quelle braccia muscolose che ad ogni brivido di freddo riuscivano ad emanarmi calore solamente abbracciandomi.
No, non riuscivo ad essere contenta: le persone più importanti per me erano sparite dalla mia vita e non avevano la minima intenzione di tornare.
Molte volte avevo cercato di farli ragionare, ma tutto ciò che ottenevo erano solamente porte chiuse e telefonate ignorate.
Tutto quel dolore mi stava uccidendo.
“Josh, io voglio farla finita.”
“Intendo con la nostra storia?” c’era un filo di preoccupazione nella sua voce.
“No, voglio farla finita con tutto. Non riesco a vivere senza i miei migliori amici, senza la band. Ho seriamente pensato di…”, trattenevo a stento le lacrime mentre Josh mi guardava impaurito.
“…uccidermi.”Ed eccole, quelle gocce amare che rigavano il mio viso. Non lo credevo possibile: pensavo di aver esaurito tutti i liquidi presenti nel mio corpo.
“Hayley, ma che diavolo stai dicendo? Stai scherzando, spero. Non puoi fare una cosa del genere! Credi che nessuno ci starebbe male?! O, soprattutto, credi che io lascerei morire la persona che amo proprio davanti ai miei occhi?!” quasi urlava, ma vedevo chiaramente che con forza stava cercando di non piangere.
Ci fu una pausa, poi lui riprese a parlare.
“Cosa pensavi di fare? Intendo dire, come pensavi di ‘farla finita’?”
“Non lo so, Josh, non lo so…”
- Proprio in quel momento, su un canale di musica che stavo guardando prima che arrivasse Josh, fecero partire un servizio sulla vita di Sid Vicious, il bassista di una band punk molto conosciuta: i Sex Pistols.
Parlavano anche della morte della sua ragazza: Nancy Spungen.
Pare che fosse stato lui ad ucciderla, infilzandola con un coltello, mentre era ancora sotto l’effetto di droghe. -
“Ecco, Josh.”
“Ecco cosa?”
“Ho trovato il modo.”
“Hayley…”
“Voglio morire come lei, uccisa dal suo ragazzo.”
“Hayley, io non ti ucciderò mai! Sei la mia cazzo di vita, non ti lascerò andare via così.”
Mi diressi verso la cucina e, aprendo il cassetto sotto al lavandino, presi il primo coltello che vidi, poi tornai da Josh.
Gli misi tra le mani l’arnese con la punta affilata, in attesa che me lo conficcasse al centro del cuore.
Lui tremava, si vedeva benissimo.
“Hayley, i-io non p-posso farlo.”
“Fallo, Josh. Ti prego.”
Si allontanò per un secondo, guardandosi attorno, cercando una soluzione.
“Non ti lascerò fare questa cosa da sola.”
“Che intendi dire?”
Esitò per un attimo, ma poi mi rispose: “Se vuoi morire, io morirò con te.”
Non sapevo se piangere o sorridere, tutta quella situazione mi sembrava impossibile.
Mi si avvicinò, mi baciò per l’ultima volta e, finalmente, riuscì a conficcare il coltello proprio al centro del mio stomaco. Passarono solo alcuni secondi, e fece la stessa cosa su di sé.
Entrambi ci accasciammo sul pavimento, nello stesso momento e, lentamente, attendemmo che anche l’ultimo respiro ci lasciasse.
Chiudemmo gli occhi, per cercare di alleviare il dolore causato dalla ferita.
Non stavo bene, ma almeno ero insieme alla persona che amavo, e sarei stata con lui per sempre.
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Ciao bella gente *u*
Credo che mi odierete per il finale di questa one-shot un po' "macabra" (-cit.),
ma vabbeh, io vi amo lo stesso (?) <3
Ciemmequ, questa storia l'ho scritta per Becky, quella figa di ragazza che vedrò finalmente quest'estate (<3), e che oggi compie gli anni :3
Auguri, ti voglio un mondo di bene <3
Adieu *3*