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Autore: WriteAStoryIsCreateALife    17/03/2012    1 recensioni
In una grande città due amiche hanno una cosa in comune: due gemelli. I due sono tutto per loro tanto da riuscire a mettere in crisi la loro amicizia, ma il legame tra le due non si spezzerà riuscendo ad affrontare ogni difficoltà
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10 Settembre 2008: primo giorno di seconda liceo alla nuova scuola: speriamo in un anno migliore, dato che lo scorso non era stato un gran successo (brutte compagnie, bigiato un paio di volte e poi l'espulsione).

La sveglia squillò: erano le 7.20 del mattino.

Misha si alzò di scatto ancora dormiente, scese dal letto e corse giù dalle scale per andare in cucina, dove la madre aveva preparato i soliti pancake per le giornate importanti. In effetti cosa c'era di meglio che fare colazione con un buon piatto di pancake per il primo durissimo giorno di scuola, dopo aver passato una magnifica estate?!

Dopo mangiato si precipitò in bagno a lavarsi; denti, viso, un velo di trucco composto da: un po' di terra e la matita blu: come sempre!

Dopo di che si immerse nella cabina armadio a cercare i vestiti più adatti: -questo no!-, -questo neppure!-, -questo mi va piccolo-, 

-messo l'anno scorso-…

Finalmente trovò il completo adatto: un paio di jeans, due canotte, una blu e l'altra azzurra e per finire un cardigan blu notte.

Pronta, infilò tre libri in borsa e corse alla porta dove lo scuolabus l'aspettava.

 

Sempre lo stesso giorno, sempre la stessa ora: 7.20

Un' altra ragazza, sempre di Manhattan, si svegliò anch'essa freneticamente.

Soltanto che scendendo non c'era la colazione pronta della mamma, ma Beniña, la donna di servizio sud americana, (che parlava a stento inglese) che le aveva preparato una strana colazione alla messicana.

Finito quello schifo di pasto si precipitò in bagno a vomitare e poi, naturalmente, si preparò per la scuola.

Ma il più grande problema di quella mattina era trovare qualcosa da mettersi; essendosi trasferita da solo una settimana da Los Angeles, non aveva nulla per affrontare il gelo di Manhattan.

Alla fine, non immaginandosi realmente del freddo che faceva in quella città, scelse dei leggings e una maglietta lunga estiva, che le arrivava fino al sedere.

Prese la borsa e ci infilò dentro: un quaderno, una penna, i trucchi e per finire il suo cellulare.

Correndo per recarsi all'ingresso sbattè contro lo stipite della porta di suo fratello  Justin che le urlò dietro,ma lei non ci fece caso.

Uscita lo scuolabus non era ancora arrivato e così ne approfittò per andare  a comprarsi un muffin e un buon caffellatte da Starbucks.

 

Salendo Withney cercò un posto libero e si sedette di fianco a Misha.

All'inizio le due si limitarono a esaminarsi, poi dopo qualche minuto, Misha disse << Non sembri di qui! >> << da cosa lo deduci? >>  << dal tuo abbigliamento, tesoro! vieni dalla California? >> << Los Angeles >> << FIGO! >> << fa piuttosto freddino qui.. >> << io mi chiamo Misha >> << piacere Withney >> << NO! Misha non Withney >> Withney ridacchiò << sei proprio un idiota Misha! IO sono Withney >> le due scoppiarono in una risata abbastanza sguaiata (se ne resero conto solo dopo essersi accorte che tutto il bus le fissava).

Le porte dello scuolabus si spalancarono davanti a loro e videro la grandissima nuova scuola: era bellissima,sembrava quasi un….un castello!

Scese dallo scuolabus videro una signora sulla sessantina ad attenderle, con capelli grigi, un po' inquietante e dato che tutti appena la videro si misero sull'attenti, le due nuove arrivate capirono che ruolo avesse questa anziana signora nella suola: era la rettrice Peddington.

Finito il discorsetto da parte della rettrice, le assalirono i capi dei gruppi scolastici per farle iscrivere alle audizioni dei propri club.

Misha e Withney si iscrissero al gruppo di cheerleader.

Dopo che tutti i nuovi arrivati furono iscritti ad almeno un club, la Peddington gli fece fare un giro per la scuola.

Quella mattinata essendo il primo giorno non avevano lezioni, così ebbero tutto il tempo per conoscersi meglio e preparare un numero insieme da presentare alle audizioni delle cheerleader.

 

Erano le 11.30 quando le due ragazze entrarono in palestra.

Ci furono una marea di esibizioni terrificanti, alla fine fu il loro turno: l'esibizione lasciò tutte a bocca aperta.

Così, con loro grande gioia, furono nominate coocapitane. 

Era il loro primo giorno e finora tutto era perfetto.

Ashley, la capo cheerleader, era una ragazza del terzo anno, non tanto alta, magra, dai capelli lunghi di un biondo barbie raccolti in una coda da un elastico rosso fuoco come la divisa; i suoi occhi erano di un marrone insulso che non diceva niente, nonostante ciò erano enormi e parevano osservare tutto quello che accadesse attorno a lei.

La capitana dopo averle elette insieme ad altre due ragazze: Brittany e Kate, le accompagnò ai loro nuovi armadietti e diede loro le divise.

Quando tutte le ragazze ebbero finito di sistemare le loro cose e dopo aver indossato l'uniforme, Ashley le condusse al campo da football.

Arrivate si accomodarono sulla prima fila delle gradinate e si diedero un occhiata in giro. All'improvviso qualcosa attirò la loro attenzione: erano due ragazzi del terzo anno, gemelli, alti e con un fisico da far invidia, i capelli biondo-castano si muovevano spostati dal vento, gli occhi azzurri, come l'acqua cristallina, dai lineamenti perfetti…erano divini!

Dato che non bastava, quando il coach suonò il fischietto per segnalare la fine dell'allenamento, i due si tolsero la maglietta: tutte le ragazze alla vista di quello spettacolo spalancarono la bocca, a parte Ashley che si precipitò ad abbracciare uno dei due << come ti è andata oggi? io ho preso due ragazze piuttosto bravine e altre due più scarse, ma ne avevo bisogno >> disse lei, lui la baciò e disse << di sicuro non quanto te! io invece ho accettato delle matricole ma nessuno di speciale a parte un certo Tom >> rispose lui << ci si vede a casa tua per la solita festa di inizio anno stasera? >> chiese Ashley << ovvio >> << vai tu a dare gli inviti alle ragazze: sai cosa significa per loro?! >>. Senza neanche darle una risposta, andò dal fratello e insieme si avviarono verso il gruppo delle ragazze.

A Misha e Withney il cuore batteva a mille. I due le invitarono insieme alle altre alla festa di quella sera. Le due neo-amiche promisero che ci sarebbero state, come potevano perdere un'occasione del genere?!

All'improvviso, lo sguardo di uno dei due si diresse verso Withney e sentì una stretta allo stomaco; era veramente bella: i suoi lunghi capelli castani le svolazzavano sul viso, i suoi occhi fissavano gli occhi del ragazzo, erano verdi chiaro e sembravano trasmettere allegria e serenità, preso da un impulso animalesco le stava per saltarle addosso quando si ricordò di Monique  (la sua fidanzata).

Allora le allungò una mano e esclamo` <> lei allora ancora tramortita dalla bella vista ribatte` << Withney! ma puoi chiamarmi With >> Misha, che non era certo una che stava zitta al suo posto, scattò in piedi e si presento` << Misha! >> << Piacere Jeremy! >> rispose l'altro fratello, non che il fidanzato di Ashley: i quattro si diedero un'occhiata collettiva.

<< Che ne dite se vi mostriamo un po' la scuola? >> chiese Simon, alle due ragazze gli si illuminarono gli occhi: non potevano crederci, ma alla fine risposero << certo, con piacere >>.

Così i quattro ragazzi si avviarono.

Natasha, una delle ragazze cheerleader, non che la migliore amica di Ashley e Monique (che però non era una ragazza pompon, ma aveva la passione dei musical) aveva ascoltato tutto e così preoccupata si affrettò a raccontare tutto all'amica, ma Ashley non ci diede tanta importanza…era troppo sicura di se.

  
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