Melkart
A
Cartagine, il dio Melkart moriva e risorgeva ogni anno, sacrificandosi per l’uomo,
per quella creatura tenera e imperfetta, condannata a vivere in un mondo dove
tante cose belle scompaiono in un battito di ciglia, e la morte è l’unica amica
di cui potersi sempre fidare.
Barca
guardava il proprio sangue fluire sul marmo. Marmo, non la calda e gloriosa
sabbia dell’arena. Marmo. Sterile e ipocrita come una bugia.
Barca
non era un dio, e lo sapeva. Ma avrebbe voluto risorgere, per strappare il
cuore a chi l’aveva tradito, a chi lo costringeva a lasciare Pietros da solo, a
chi si era messo fra loro e il sogno della libertà.
Oddio,
da quanto tempo non pubblicavo qualcosa su EFP.
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parole giuste giuste! Il genere della drabble mi è sempre stato particolarmente
ostico. Sarà che sono logorroica, sarà che mi sembra sempre ci sia qualcosa di
più da dire, sarà che il mio incubo è essere sbrigativa, però stamattina mi
sentivo dell’umore adatto.
Non
mi aspetto che molti passino per di qua, quindi se stai leggendo queste parole
batti un colpo e fammi sapere che cosa ne pensi! XD
--Char
P.S.
Barca… T______T
P.P.S.
Io adoro Ashur, però non so se riuscirò mai a perdonarlo per questa bastardata. Di recente, chiudo un
occhio su quasi tutto quello che fa! XD