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Autore: NightsLover    17/03/2012    0 recensioni
Opera teatrale secolare,cinque atti nel terrore. Un giro nel coraggio di chi capisce, nella devozione di chi sa e l'innocenza di chi non sa. Satana non è solo quelle raffigurazioni caprine che vedete sui libri. Godetevela e se lasciate il vostro parere a me fa piacere :)
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Enormi tende rosse sangue,legno pregiato splendente quasi come uno specchio. Ampie quinte ben progettate,tribune con splendidi lampadari in platino e migliaia di spettatori. L’occasione di una vita per gli attori,lo spettacolo dell’anno,l’opera che ha superato i secoli. Atto primo: una donna e il suo amante si baciando,sdraiati l’uno sull’altro,braccia e gambe incrociate in un abbraccio morbido e … fatale. Terzo attore,un fucile e uno sguardo assassino così realistico da agghiacciare. Uno strillo dalla debole gola di lei,la paura negli occhi dell’attrice quarantacinquenne di cui si sentirà tanto parlare. Lei si stringe al suo amante,gli stritola la mano e con le unghie lo ferisce fino a far colare piccole gocce di sangue sull’immacolato palco. Un colpo progettato fino all’ultimo dettaglio evidentemente,perché a sentirlo i nobili in prima fila vollero gettarsi a terra. Un solo proiettile ad ucciderli entrambi,a suggellare il folle peccato. Il marito cornuto preso dalla foga non pensò a come aveva tenuto il fucile che gli si rigettò contro,a colpirgli il braccio. Si butta a terra,urla nell’agonia mimando alla perfezione un braccio rotto. I corpi vengono portati via da un cupo inosservato signore,e le tende si chiudono. Secondo atto: le due bare vengono posizionate al centro del palco verticalmente come due mummie,come sentirono quelli della quarta fila persino erano inondati di forte acqua di colonia. Lei con il trucco sbavato, senza l’espressione tranquilla della morte comune a tutte le opere teatrali ma sul suo volto era stampato il terribile realismo della morte. Lui con gli occhi imploranti. Entrano due ragazze e un ragazzo giovanissimi. Piangono,singhiozzano e invocano il Signore per la defunta madre. Gettandosi a terra la più grande fa cadere la tomba di lui,sulla quale di richiude lo sportello. Avanti così per venti minuti,alcune donne anziane in sala non reggono ed escono,o vengono accompagnate fuori. Di tutti gli accompagnatori non ne mancava uno al terzo atto,che si fece aspettare. La suspense cresceva insieme alla preoccupazione. Il marito di prima entra e comincia un lungo espressivo monologo,parte dall’infanzia della moglie e attraverso il racconto delle loro nozze ai fiori d’arancio arriva alla più filosofica riflessione sulla morte. Rinnega la religione,lì sul palco,la voce degenera e invoca la forza e il Diavolo. Cade a terra stremato ma prima chiede aiuto alla platea,in delirio e scompiglio. La metà esce inorridita o spaventata. I più appassionati aspettando il quarto atto,riempiendo le prime file ormai vuote. Vino rosso colava dalle tribune dai calici del più prezioso metallo esistente,appartenenti a quelle anime che si sono volute salvare. Quarto atto: animali di ogni tipo scorrazzano per il palco. Lo stesso uomo con il fucile entra e gli spara,uno ad uno. Mimava tutto con spettacolare teatralità,tranquillizzava sub liminalmente la gente che vedeva in quell’orrore troppa realtà. Le ragazze di prima entrano e con meravigliosa presenza scenica,interpretano un suicidio. La più grande si taglia le vene con un antico coltello arrugginito dal manico importato,la seconda si affonda nel petto un coltello con un piccolo fiorellino rosa sopra. La gente scappa,urla,piange all’inquietante riso dell’assassino. Del quinto atto non si sa nulla. Quelli che sono usciti dopo la fine sono tutti rinchiusi in manicomio,alcuni sono andati al Creatore. Gli altri sono stati ritrovati lì morti di paura,con espressioni agghiaccianti e mascelle digrignate. I corpi degli innocenti attori iniziali sono stati ritrovati nelle bare di scena,le due ragazze con non recenti marchi satanici di fuoco sulla pelle. “Lo spettacolo del secolo,vi ringrazio –Il regista” scritto con il sangue sul palco. Delle cinque inchieste aperte nessuna portò a nulla,non si avevano tracce se non tanti sospetti infondati. Non se ne parlò più,maledette erano le anime che pronunciavano quelle parole sotto ai comuni crocefissi delle case. Satana non è solo quelle raffigurazioni caprine che vedete sui libri.
  
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