Brian Haner Jr.  era sicuro di molte cose nella sua vita. Sapeva di odiare la scuola e di amare la musica. Sapeva che tutti quei tatuaggi stonavano troppo con quel tipo di college. Sapeva di avere un visino carino e un bel carattere.

Sapeva che le strade facili gli piacevano un sacco. Ma non immaginava che quelle difficili potessero intrigarlo così tanto.

E Gwen era la strada più difficile che avesse mai intrapreso.
 
L’aveva conosciuta una mattina. No, beh, non l’aveva proprio conosciuta.
Seguivano lo stesso corso di filosofia, che Brian aveva scelto per esclusione. Era stato rimandato per un paio d’anni ed alla fine aveva deciso di cambiare rotta optando per un corso apparentemente facile. Avrò pure una discreta visione della vita, con i miei ventun anni, credeva. Che stupidaggine, si ritrovò a pensare dopo l’ennesima F.
Tornando a Gwen: l’aveva già notata prima. E come non notarla? Ginevra Strong: la viziata, riccona, spocchiosa filosofa del XXI secolo. Capelli color mogano e occhi ambrati. Il pupillo del professor Lamb, sempre seduta al primo banco con quella stupida manina alzata.

Quella mattina sventolava felice un’altra A+.
O quella ragazza era davvero capace di formulare pensieri profondi nonostante la sua faccina da bambolina di porcellana, oppure trescava con Lamb.
Istintivamente orientato verso la seconda, a Brian venne una brillante idea: la tecnica del “farsi lei per farsi lui”. Tu ti fai lei, lei ti si affeziona e quando si fa lui lo convince ad alzare la media anche a te. Un’altra semplice, semplicissima strada.
Alla fine della lezione si fermò ed aspettò che buona parte degli alunni uscisse dalla classe, per poi avvicinarsi alla ragazza che ancora riponeva i libri nello zaino. Poggiò le mani sulla fredda superficie lignea e con l’intonazione più lasciva di cui disponeva, pronunciò un “Ciao.”.
Lei alzò appena lo sguardo, prese un profondo respirò e sbottò – No. No a qualsiasi cosa. No, non ti darò ripetizioni. No, non ho intenzione di uscire con te. No, nel caso volessi solo chiedermi che ore sono. No a tutto, no.-
Brian rimase così, con le labbra semiaperte ed un indice fermo a mezz’aria. Non si era mai sentito dire no così tante volte, figurati nell’arco di dieci secondi.
La rossa tornò a parlare. – Bene, dato che non hai altro da dire, andrei.- Detto questo, si alzò, s’infilò lo zaino a tracolla e uscì spedita dalla classe.





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Saalve :3 Che dire, è un esperimentino che spero piaccia/interessi. Non so come m'è venuta, ma mi è venuta tutto d'un colpo xD
Dico subito che non sarà lunga, massimo 2/3 capitoli piccolini ai quali ho già pensato.
Ahn, è da poco che leggo ff sugli A7X, quindi non so se qualcuno ha già avuto la mia stessa idea/ispirazione. Se ne trovate una simile vi prego di segnalarmela così levo subito le tende xD