Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |       
Autore: Inheritance    17/03/2012    1 recensioni
Doveva essere una OS una volta, poi si è allungata e ho deciso di dividerla in due capitoli. :)
Sostanzialmente nasce dal mio subconscio che mi impedisce di dormire tormentandomi con immagini di Kurt e Blaine per farmi sentire in colpa del non aver fatto nulla per il loro anniversario. xD
Così eccomi qui :) Spero vi piaccia.
Dal testo:
"Rachel diede uno sguardo all’album e iniziò a sghignazzare.
-Dai, Kurt, raccontaaaci! Che cosa era successo? E da chi è stata scattata?
Il ragazzo rise e chiuse gli occhi, come cercando di ricordare qualche dettaglio particolare. D’improvviso si voltò verso Blaine, tirandogli la stoffa del maglione in una richiesta di attenzione.
Blaine si girò controvoglia e Kurt chiese in tono fintamente innocente.
-Mmmh… Ehi, amore…Per caso ricordi che giorno fosse?"
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Finn Hudson, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Beeeene, in realtà sono due giorni in ritardo, ma mi sentivo troppo in colpa nel non fare nulla per il loro anniversario. E’ stato più forte di me. L’unico problema è che è uscita fuori una roba luuuunghissima, perciò l’ho divisa in due capitoli.
Spero vi piaccia.

Ci risentiamo giùssotto! *licenze di dialetto*


------------------------------------------------------
 
 
All’improvviso Finn scoppiò a ridere rumorosamente, indicando con l’indice della mano che non stava usando per tenersi la pancia una foto nell’angolo in alto a destra dell’album.

Al centro dell’immagine c’era un ragazzo alto dai grandi occhi chiari piegato in due, mentre si sforzava di non ridere troppo. Alla sua sinistra, voltato verso di lui con un sopracciglio dalla forma triangolare alzato e un’espressione orgogliosa in viso,  c’era un altro ragazzo coperto da capo a piedi di quella che sembrava granita al mirtillo. Di per sé, una visione  simile non avrebbe provocato alcuna ilarità, ma la maschera di fierezza sulla faccia e il petto gonfio in una posa da antico gladiatore avrebbero scatenato una risata genuina perfino nella coach Sue.  
La foto era leggermente mossa e Finn pensò che probabilmente anche chi stava scattando fosse scosso da forti risa. 

Kurt, che teneva in mano il libro fece un sorrisino di scherno, ma impregnato di una sorta di dolcezza, mentre Blaine, pochi centimetri più in là sul divano si era voltato contro la parete con una smorfia di sdegno mista a imbarazzo.

Il ragazzo al centro lasciò scorrere gli occhi sulla foto , ignorando volutamente il proprio ragazzo si girò verso il fratellastro e iniziò a spiegare con voce sognante.

-Questa è una delle mie preferite. Credo che racconterò la storia che si cela dietro quest’immagine a  mia figlia un giorno, in modo che possa deridere Blaine e al contempo eleggermi a papà preferito.

Blaine gli tirò una gomitata leggera nello stomaco, offeso, ma segretamente compiaciuto dell’implicita confessione di Kurt di voler creare una famiglia con lui, un giorno. 

Il ragazzo lo ignorò mentre Rachel seduta sul bracciolo accanto a Finn si sporgeva in avanti per vedere anche lei la foto incriminata. Diede uno sguardo all’album e iniziò a sghignazzare.

-Dai, Kurt, raccontaaaci! Che cosa era successo? E da chi è stata scattata?

Il ragazzo rise e chiuse gli occhi, come cercando di ricordare qualche dettaglio particolare. D’improvviso si voltò verso Blaine, tirandogli la stoffa del maglione in una richiesta di attenzione.

Blaine si girò controvoglia e Kurt chiese in tono fintamente innocente.

-Mmmh… Ehi, amore…Per caso ricordi che giorno fosse?

Poi sorrise e Blaine socchiuse gli occhi in una silenziosa minaccia. Sapeva bene che sorridendo a quel modo cercava solo di ingraziarselo per evitare possibili ritorsioni. La cosa negativa era che aveva assolutamente ragione, Blaine non riusciva a resistere alla dolcezza che assumevano i lineamenti di Kurt quando stirava le labbra in un ampio sorriso e i suoi piccoli denti si intravedevano fra esse.

Sospirò e sorrise a sua volta, fingendo un sentito rimprovero.

-Se continui così ti ritroverai presto single, signorino Hummel. Non accetterò più una dimenticanza del genere!

Kurt rise e Blaine si voltò verso la coppia seduta con loro sul divano.

-Era il giorno del nostro primo anniversario.  E beh…  è stato sicuramente il più interessante, finora, questo devo ammetterlo.

Il suo ragazzo gli si avvicinò appena e poi gli sussurrò all’orecchio.

-Oh, tu prova a fare come allora e vedrai che spettacolo…

Poi scoppiò a ridere e questa volta fu Blaine ad ignorare la  velata minaccia.

-Allora..- Lo incalzò Finn – si può sapere che cosa avevi combinato?

Blaine e Kurt si guardarono.


------------------------------------------------------------------------


 
“Un anno, amore mio, un anno da quando mi hai baciato, un anno da quando hai detto che era me che stavi cercando, un anno da quando mi hai chiesto di diventare il tuo ragazzo, perché dopo quel primo bacio entrambi sognavamo solo di averne di più. Un anno, Blaine. Insieme.”

Kurt pensava queste cose, camminando allegramente per i corridoi della McKInley High School. Aveva un mazzo di fiori in mano, rose rosse, per l’occasione. Poteva anche sembrare banale, certo, ma da troppo tempo Kurt si chiedeva se un giorno avrebbe mai ricevuto delle rose di quel colore e sapere di poter essere lui a regalarle a Blaine lo faceva stare bene, senza contare lo sfrenato desiderio di vedere il suo ragazzo tirare fuori un mazzo identico al suo, chissà, magari più grande.

Sorrise fra sé e sé. Aveva anche un pacchetto, molto piccolo, infilato nel taschino destro della giacca di pelle che indossava. Era una scatolina blu con dentro due anelli argentati molto sottili. Una volta, qualche tempo prima, aveva chiesto a Blaine il suo parere sulle fedine e, sebbene il ragazzo, un po’ sorpreso, non avesse risposto chiaramente alla domanda, Kurt aveva intuito dai  suoi occhi che ne sarebbe stato felicissimo.

Arrivò al suo armadietto, accanto a quello di Blaine, e ripose la scatolina in profondità dietro ad una sciarpa appartenente alla collezione dell’anno precedente e che teneva lì solo ed unicamente per i casi di grave emergenza.

Essendo circa un’oretta che girava con i fiori in mano, decise di posarli nel suo armadietto e riposarsi il braccio in attesa dell’arrivo dell’altro. Una volta riposti, si accasciò sullo sportello e chiuse gli occhi.

Aveva dormito veramente poco, non era riuscito a chiudere occhio pensando solo a che regalo avrebbe potuto fargli Blaine, dove lo avrebbe portato Blaine, cosa gli avrebbe detto Blaine, Blaine, Blaine, Blaine…..

Il suo cervello ormai  friggeva e si poteva scorgere, guardando con estrema attenzione, del fumo nero uscire dalle orecchie e salire al soffitto. Avrebbe dovuto smettere o entro fine giornata sarebbe andato letteralmente a fuoco.

-Buongiorno.

Una voce allegra lo svegliò dallo stato di trance che lo avvolgeva, si voltò con un sorriso entusiasta sul viso, pronto a ricevere da Blaine una delle sue “sorprese speciali”, che era il modo con cui avevano iniziato a chiamare i regalini apparentemente senza motivo che il riccio faceva ogni tanto al suo ragazzo.
Beh, pensò Kurt, stavolta il motivo c’è eccome!

Tuttavia, quello non fece nulla di particolare, non estrasse alcun biglietto, scatola, bustina, neanche un misero fiore. Nulla. Semplicemente, se ne stava lì, a guardarlo.

Kurt lo guardava ad occhi sbarrati. Possibile che….. ?

No, certo che no! Stava facendo finta. Ecco, sì. Fingeva. Non si era scordato del loro anniversario, certo che no, come avrebbe potuto fare una cosa simile a lui? No, no, sicuramente stava preparando qualcosa.

Kurt sorrise a quell’idea. Sarebbe stato qualcosa di grande, senza dubbio.

Spostò lo sguardo di nuovo su Blaine, ancora fermo lì davanti, mentre con espressione corrucciata cercava di capire cosa stesse passando per la mente di Kurt.
-Ehm…beh, ecco….Io….

Fece per girarsi e aprire lo sportello dell’armadietto per poter dare a Blaine il suo regalo, ma quest’ultimo lo bloccò posandogli un bacio veloce sulla guancia e scusandosi perché doveva scappare. Lezione di storia.

Lezione di storia, aveva detto.

Lezione di storia.

Si riprese grazie alla campanella dell’inizio delle lezioni, molti studenti già spariti nelle rispettive classi, altri in procinto di avviarsi. Kurt doveva ancora recuperare i suoi libri, così segnò la combinazione del lucchetto e aprì l’anta, trovandosi invaso dal rosso intenso delle rose. Afferrò un libro dal mucchio, senza neppure badare a quale materia appartenesse, poi chiuse con forza lo sportello e lo colpì con un pugno alla cieca, le lacrime a rigargli le guance.

Non avrebbe dovuto piangere, perché era così dannatamente emotivo? Lo aveva dimenticato, e quindi? Quante cose aveva scordato lui in vita sua! Eppure era certo di averne parlato con Blaine. Era certo di avergli detto quanto tenesse a quella festa, non tanto per l’occasione in sé, ma perché era la prima. Il loro primo anniversario. Da quel momento in poi avrebbero potuto dire con orgoglio “Sono anni che stiamo insieme!” perché era così. Beh, era ancora uno solo, ma il concetto restava quello e a Kurt venivano i brividi a pensare al tempo che era passato, aveva impiegato ore a decidere cosa scrivere nel bigliettino, ad interrogarsi sulla scontatezza delle rose rosse.

Ma Blaine…? Ok, forse stava fingendo, era probabile. Ma poteva essere tanto crudele da non lasciargli nemmeno un bacio sulle labbra, da non dedicargli neppure cinque minuti di tempo? Avrebbe potuto farlo senza tradire il suo piano, e allora perché non aveva fatto niente di tutto ciò?
Si asciugò il viso e si diresse lentamente in classe.


--------------------------------------------------------------------


-Stai dicendo che se ne era dimenticato?

Rachel adesso era praticamente sopra Finn, troppo interessata alla storia raccontata da Blaine e Kurt per preoccuparsi del suo fidanzato alla ricerca di una via per respirare attraverso i capelli della ragazza.

Kurt sorrise di sghembo a Blaine e fece un ghigno.

-Oh, sì, se n’era dimenticato alla grande.

La bocca di Rachel disegnò una “o” di sorpresa, poi esclamò con tono grave.

-Io non lo avrei mai perdonato.

Finn si irrigidì sotto di lei e tutti spostarono lo sguardo su di lui, Rachel  con una minaccia negli occhi, Kurt con una punta di divertimento e Blaine con un misto di pena e comprensione.

Si piegò in avanti per sussurrare qualcosa in modo complice a Finn, sebbene fosse più che udibile anche per gli altri due.

-Fidati di me, Finn, non è affatto bello avere a che fare con una diva arrabbiata.

Il suo ragazzo lo colpì all’istante dietro la nuca con un leggero schiaffo.

-Torna a posto, Anderson. La storia non è finita, hai ancora molto da subire.

Blaine emise un lamento insofferente e Kurt e Rachel risero.

-E dopo? Dopo che è successo? Hai sfuriato?

Kurt si ricompose un po’ sul divano.

-Ehm…diciamo che ci ho messo un po’ di tempo a superare la cosa.

 
----------------------------------------------------------------------------


 
-Ciao, ragazzi! Ehi, Blaine, Kurt, a-

Kurt colpì Mercedes al polpaccio con il piede, facendole cenno di fare silenzio. La sua migliore amica, ovviamente, aveva ascoltato Kurt durante la settimana precedente mentre faceva piani su quella meravigliosa giornata e ragionamenti su quello che avrebbe significato per la loro storia.

A dire il vero, si era anche un po’ stancata di tutto questo, ma voleva bene a Kurt, così si era limitata a sperare che quel giorno arrivasse presto, così l’avrebbe finita.
Non capiva, però, perché Kurt l’avesse fermata dall’augurar loro un felice anniversario.

Lo guardò in cerca almeno di un’eloquente occhiata, ma il ragazzo era voltato da tutt’altra parte. Era voltato verso Blaine. Blaine che parlava tranquillamente con Puck e Sam e che non era seduto vicino a Kurt e che non gli dedicava alcuna attenzione più del solito e che non aveva alcun fiore addosso, cosa strana considerando che ogni volta che si erano regalati dei fiori  Finn e Puck avevano finito per strapparli e tirarli dappertutto gridando come se avessero avuto cinque anni.

Sbattè le palpebre, perplessa. Che Blaine avesse……?

Guardò di nuovo Kurt e lo vide rivolto nella sua direzione, con un occhiata che parlava molto più di quanto fosse necessario per capire la situazione. Era una delusione mista a tristezza mista a rabbia con forse anche un pizzico di rassegnazione.

Era chiaro che, ormai,a pranzo quasi concluso, Blaine non avesse alcuna intenzione di fare una sorpresa a Kurt. A quest’ora glielo avrebbe detto. Non sapeva mantenere i segreti così a lungo.

Il castano sospirò leggermente e Mercedes  si chinò su di lui per stampargli un bacio sulla guancia e sussurrargli:

-Glielo hai detto?

Lui scosse la testa.

-Dovresti farlo.

-Lo so… Ma…. Ma…. Non è giusto, ‘cedes. Non avrebbe dovuto.

La voce un sussurro, il labbro inferiore sporgente.

Mercedes sentì un groppo in gola e gli accarezzò una spalla.

-…Uhm… Secondo- secondo me dovresti parlarci.


Kurt annuì poco convinto e tornò a guardare Blaine che adesso stava ascoltando Rory urlare qualcosa di incomprensibile.


------------------------------------------------------------------


 
-Oddio, non riesco a credere di non essermi accorta di nulla!

-Oh, credo fossi particolarmente in fibrillazione per le Nazionali alle porte, non era il caso di distrarti con tutta la mia angoscia.

Calcò particolarmente l’ultima parola e stranamente Finn notò la frecciatina. Si girò verso Blaine.

-Woaaah, amico! L’avevi fatta grossa, eh?

 
Quello si schiarì la gola.

-Oh, ecco. Diciamo che non scorderò qualcosa per un bel po’. K-Kurt mi ha spaventato da morire quel giorno.

Rachel si avvicinò un po’ poggiando una mano sulla coscia di Kurt per chinarsi verso Blaine.

-Che vuoi dire?

-Oh, beh…. Ecco….

Kurt diede una gomitata a Blaine, sorridendo maliziosamente.

-Sì, Blaine, che vuoi dire?

Il riccio sospirò rassegnato e passò un braccio attorno alla vita di Kurt, prima di cominciare a raccontare.


 
-----------------------------------------------------------------------------
 
-Posso….posso farti una domanda?

Kurt si voltò verso Blaine, all’interno della macchina. Il ragazzo era al volante e lo fissava con quei grandi occhi color miele e al castano  venne voglia di mandare tutto al diavolo e baciarlo in quel preciso istante, ma non poteva passarla liscia. Non dopo un errore simile.

-Credo che questa lo sia già.

Rispose in tono freddo e assente.

-B-beh…un’altra…domanda.

Kurt roteò gli occhi.

-Dimmi.

“Perché è tutto il giorno che mi eviti?”

“Perché non rispondi alle mie carezze, ai miei baci?”

“Perché non vuoi parlare con me?”

“Perché non mi guardi negli occhi, Kurt?”

Gli passarono per la testa un’infinità di domande, ma le trovò tutte inutili, dal momento che avrebbero portato ad un’unica cosa che veramente gli interessava sapere.

-Vuoi  lasciarmi?

Kurt smise di respirare e spalancò gli occhi a quella domanda. Beh, certo, era arrabbiato con lui e non gli aveva parlato tutto il giorno e gli aveva risposto male, ma se lo meritava in fondo, no?

Però…però… no, non lo avrebbe lasciato.

Non avrebbe mai lasciato Blaine.

-Non ti lascerei mai.

A quel punto vide le mani di Blaine rilassarsi e i tendini tesi del collo scomparire e la bocca stretta in una linea sottile cominciò ad allargarsi in un sorriso. Un sorriso piccolo, certo, restavano ancora molti dubbi da chiarire, ma Kurt non lo aveva lasciato, Kurt non lo avrebbe mai lasciato.

Sorrise un po’ di più.

-Allora perché?

Niente era risolto, ma lui continuava comunque a sorridere come un ebete mentre faceva a Kurt quella domanda.

Il ragazzo finse di non capire.

-Perché cosa?

-Andiamo, Kurt….E’ tutto il giorno che mi eviti… Perché ?










Nda.

Buonsalve a tutti :) 

Questo è il primo e il secondo dovrebbe arrivare tra un po', giusto il tempo di pubblicarlo e sperare che il mio computer non si blocchi ancora D: 

Anyway.....Terribilmente in ritardo, ma BUON KLAINE ANNIVERSARY, GENTE! 

Spero vi piaccia :) 

Her.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Inheritance