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Autore: ary_gg    19/03/2012    1 recensioni
E' una storia un pò particolare. Serena è una ragazza qualunque che vive a New York e che sta per affrontare il college, non ha una vita chissà quanto strana, ma diciamo che qualcosa cambierà presto. So che la storia può sembrare poco credibile, ma credo che sognare a volte faccia bene. Dateci un'occhiata.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO SECONDO


Dopo essermi preparata una tazza di caffè andai in camera mia e mi sedetti sulla panca sotto la finestra e guardai fuori con la tazza fra le mani. Io e Denise non ci sentivamo da due giorni e stavo impazzendo quasi, ma odiavo doverla richiamare, non avevo detto niente di male, io lo facevo per lei, non era giusto che nemmeno pensasse al college solo per seguire la vita del suo "interesse amoroso" nuovo di zecca. Come diavolo ci era finita lì in mezzo? Oh si glielo avevo proposto io di fare un provino per modelle. Lasciai la tazza in cucina decidendo di uscire e fare un giro in centro anche se distava un pò da casa mia dato che vivevo in periferia, ma avevo voglia di camminare e stare un pò all'aria aperta. Camminai guardando distrattamente le vetrine dei negozi quando sentii la mia spalla urtare a quella di qualcun'altro e mi voltai verso la ragazza.
"Ehi!"
"Scusami io...Sere"
Riconobbi Denise e mi sistemai la borsa al braccio
"Ciao"
Lanciai un'occhiata al ragazzo accanto a lei che portava grandi occhiali da sole e un cappello, riconobbi poi fosse Jason che cercava di non farsi riconoscere.
"Io vado."
Mi voltai quando Denise mi fermò
"Ehi aspetta, ti prego."
Sospirai guardandola
"Che c'è"
"Ti chiamo dopo ok?"
La vidi rivolgersi a lui
"Non preoccuparti"
Era la prima volta che parlava, sentire quella voce sentita così tante volte alla tv faceva un certo effetto, lo rendeva più reale. Lo vidi poi voltarsi verso di me e togliersi gli occhiali mostrando i suoi occhi che dal vivo sembravano ancora più azzurri.
"Jason Ross, devi essere Serena"
Lo so chi sei caro
Lo vidi porgermi la mano, ma io continuai a guardarlo come fosse un alieno, poi mi ripresi.
"Si sono io...Serena James"
Mi sorrise solare, ok era meraviglioso anche dal vivo, ma era dannatamente imbarazzante.
"Ci vediamo dopo"
Lo vidi dare un bacio alla mia amica e distolsi lo sguardo era così strano assistere a quella scena...insomma una persona che vedi perennemente attraverso uno schermo, su cui hai detto di tutto e di più, e mai in modo raffinato, bacia la tua migliore amica, come dovresti sentirti?
"Mi dispiace."
Sentii Denise parlare e rialzai lo sguardo notando che lui si era praticamente volatilizzato.
"Prendiamo un gelato?"
Dissi io poi smorzare la tensione. Lei annuii e dopo aver comprato un gelato ci sedemmo su una panchina di Central Park, posto che adoravo tantissimo e nel quale spesso mi rifugiavo.
"Sere scusa davvero...e mi dispiace anche di non averti chiamata...sono appena rientrata da Los Angeles comunque..."
"Non fa niente Deni...cosa? Los Angeles? Per due soli giorni? Come ci sei andata poi?"
"Con un aereo?"
Disse lei a mo di battuta, io la guardai male ammonendola con lo sguardo e lei riprese a parlare.
"Jason si trasferisce qui...ha preso qualche contratto"
Rimasi senza parole
"Oh...bè è..."
"Avventato lo so...non so cosa sia successo in poco più di due settimane Sere, ma...è così, io sento la stessa cosa che sente lui...lo avrei fatto io per lui..."
La guardai stranita
"Denise è solo che...è stata una cosa troppo veloce non credi?"
"Forse...insomma lo so, so che tutti pensano che stiamo bruciando le tappe ma...vogliamo farlo comunque"
Cercai di rifletterci su
"Deni, è un personaggio pubblico"
"Lo so"
"Lo stai diventando anche tu con questo lavoro"
"Lo so"
"Non ti spaventa un pò?"
"Molto"
"Hai deciso di rispondermi con massimo due parole per sempre?"
"Forse"
Risi
"Denise!"
La rimproverai ridendo però
"Sere mi sento così felice, non riesco a spiegartelo."
La scrutai un pò, mi guardava così speranzosa, aveva gli occhi illuminati, se mi avessero chiesto di descrivere l'amore avrei descritto lei in quel momento. Le sorrisi dolce.
"Si vede, non c'è bisogno che tu me lo spieghi"
Mi sorrise come se le avessi detto che  da oggi in poi ci sarebbe stata la pace nel mondo e mi saltò praticamente addosso abbracciandomi.
"Scusa per l'altro giorno io non volevo dirti quelle cose."
Scossi la testa
"Denise non importa, hai ragione, non ho il coraggio di rischiare in niente"
"Si ma io lo so"
Mi interruppe
"So perchè lo fai e non è carino da parte mia giudicarti come se non sapessi nulla di te, non è giusto, tu ci sei stata sempre per me, e io ora che sto bene devo esserci per te, sarei solo un'egoista se non lo facessi."
Gli sorrisi guardandola davvero dispiaciuta.
"Deni io lo so che non volevi, poi lo sai sono permalosa, e suscettibile, anche lunatica, e..."
"e sei in gamba, sei una ragazza meravigliosa, sei sensibile, sei così piena di talento e io ti ho sempre invidiato un pò per questo, è solo che lo sai che odio la tua razionalità, sei sempre così...impostata"
Abbassai lo sguardo sulla coppetta di gelato ormai vuota.
"Lo so."
Dissi alzandomi e buttando la coppetta nel cestino
"Dovresti solo lasciarti andare un pò di più, con me lo fai..."
"Denise, tu sei un caso a parte e lo sai perfettamente, non farmi ripetere sempre le stesse cose ok?"
La sentii sospirare
"Si va bene lo so ho capito"
"Facciamo un giro?"
Dissi poi prendendo a camminare.
"Quindi resta a New York"
La vidi annuire
"Si deve girare uno spot e poi deve fare qualche altro servizio fotografico...intanto legge qualche copione."
"Capisco...è ancora più bello dal vivo, ed è imbarazzante"
La sentii ridere sonoramente
"Domani sera viene a cena da me e Alex così si conoscono meglio, mi piacerebbe venissi anche tu, credo che la mia migliore amica debba conoscere il mio..."
Lasciò cadere la frase e la guardai
"Ragazzo?"
Finii la sua frase e le sorrisi
"Non essere imbarazzata non stavi dicendo una parolaccia"
La presi in giro
"Verrai?"
Mi chiese lei speranzosa. Alzai gli occhi al cielo e sospirai.
"Non lo so Deni..."
"Oh ti prego, poi c'è anche Alex dai ormai l'hai conosciuto, sai che è tranquillo e anche Jason è un ragazzo adorabile davvero"
"E' un ragazzo famoso adorabile semmai...Denise mi sembra così assurdo"
"Sere sarà anche famoso ma è un ragazzo come gli altri, è un venticinquenne qualunque"
"Con alle spalle una carriera da modello da quando aveva undici anni e di attore da quando ne aveva diciotto, Denise abbiamo il suo poster in camera, che per la cronaca devo rimuovere dato che è il tuo..."
Questa volta mi bloccai io
"Ragazzo"
Completò lei
"Esatto"
La sentii ridere
"Ok togli il poster grazie"
Mi disse minacciandomi per scherzo
"Vieni a fare shopping con me domani? Voglio comprare un vestito"
Scossi la testa ridendo
"Hai già fatto colpo mi pare!"
"Ma smettila"
Mi spinse un pò con la spalla e io la spinsi di rimando ridendo
"Ok giuro che vengo, ci vediamo alle 10 al centro commerciale ok?"
"Quindi vieni anche a cena?"
Mi disse soddisfatta, sbuffai un pò
"Solo perchè sei tu"
Le puntai un dito contro. Non le avrei mai detto no e lo sapeva, non a lei, non ne ero capace.
"Grazie, ora vado, a domani"
Ci scambiammo un abbraccio rapido e poi tornai a casa.


La mattina dopo mi recai sul luogo dell'appuntamento come deciso con Denise e mi misi ad aspettare dato che ero in anticipo, faceva molto caldo e non vedevo l'ora che arrivasse un pò di fresco, ormai Agosto si apprestava a finire e quell'anno era stato davvero torrido. Guardai l'ora spazientita per l'ennesima volta.
"Sono qui!"
Sentii una voce familiare e alzai lo sguardo puntandolo dall'orologio a due occhi azzurri e una figura slanciata che mi veniva incontro.
"Denise, sei la solita ritardataria."
"Scusa scusa lo so! Cielo che caldo"
Disse sventolandosi con una mano
"Dentro c'è l'aria condizionata"
Dissi facendole segno di entrare
"Allora hai un'idea precisa per questo vestito o no?"
La vidi scuotere al testa
"No...non so, qualcosa di carino questo è certo"
"Bè non c'era dubbio"
Dissi ridendo, intanto entrammo in un negozio e lei cominciò a guardare qualche vestito e poi a provarseli, aveva un portamento davvero bello e femminile, non mi sorprendeva che la volessero a fare la modella, io intanto ero seduta su una di quelle orribili panchine scomode all'interno dei negozi davanti ai camerini con le gambe incrociate con un paio di shorts di jeans e una canotta semplice, un paio di ballerine e i capelli lunghi un pò mossi che cadevano sulle spalle. Guardai lei e il suo vestitino da giorno abbandonato sulla sedia in camerino e le zeppe sulla porta. Ok eravamo decisamente l'una l'opposto dell'altra.
"Sere! Ma mi stai ascoltando?"
"Cosa?"
Fui riportata alla realtà dalle sue parole
"Tutto bene?"
"Si si certo"
Mi affrettai a dire
"Ok...bè io avevo optato per questo, tu che dici?"
"Che ti stanno bene tutti"
Dissi con tono scontato, bè poi era vero in fin dei conti
"Così non aiuti"
Mi rimbeccò lei
"Preferisco questo comunque, come colore ti valorizza di più"
"Ecco così va meglio"
Mi disse avvicinandosi ed entrando di nuovo nel camerino.
"Oh Sere quasi dimenticavo"
"Cosa..."
Dissi scocciata guardandomi intorno
"Stasera c'è anche Jake, mi dispiace lo so ti avevo detto che saremmo stati solo noi ma..."
Non la lasciai nemmeno parlare che mi alzai in piedi aprendo la tendina
"Come scusa? Chi?"
"Sere!"
Mi sgridò lei tirandomi dentro e chiudendo la tendina
"Ma sei scema?"
Disse mettendo le mani sui fianchi indispettita
"Scusa"
Dissi poi io rendendomi conto di essere nel camerino. Lei prese il vestito e se lo infilò.
"Comunque dicevo che c'è anche Jake a cena stasera"
"Jake..."
"Thomas, si, chi se no?"
"Perchè sembra che per te parlare di gente così famosa sia normale come dire che oggi a pranzo mangerò pasta al pesto?"
"Senti, mi ci sto abituando anche io, dovresti farlo anche tu e poi..."
"Poi cosa? Non ha da portarsi a letto l'ennesima modella"
La sentii sbuffare prendendo in mano le scarpe e uscendo dal camerino, poi si sedette dove ero seduta poco prima io e si infilò le zeppe, mentre io la seguivo.
"Stai giudicando di nuovo, senti è il migliore amico di Jason e l'ho conosciuto a Los Angeles è davvero molto carino e simpatico davvero, non essere prevenuta"
"Io dico solo quello che sento, lui non ha mai negato mi pare, mai, anzi si è sempre vantato di questa cosa come se fosse la cosa più onesta del pianeta da fare"
"Appunto perchè lo dice continuamente le donne con cui sta mi pare siano abbastanza consapevoli di come sia fatto lui, e poi non mi interessa della sua vita sessuale, stavo solo avvisandoti che ci sarà e che non puoi tirarti indietro, ormai me lo hai promesso"
Sbuffai infastidita
"Possiamo fare un'altra volta? E poi non doveva venire tre giorni fa, anzi quattro? Me lo hai detto tu"
Annuì
"Si ma poi noi siamo andati a Los Angeles e ha posticipato, infondo veniva qui per Jason dato che aveva un pò di tempo libero."
"Appunto lo fa per passare del tempo con lui, non di certo per conoscere una ragazza della periferia di New York che è migliore amica della fidanzata del suo...ok mi gira la testa sembra beautiful."
La sentii ridere e intanto si alzò in piedi.
"O avanti, Jason vuole conoscerti, gli ho parlato così tanto di te che se mi sente nominarti un'altra volta non so cosa fa, dai sul serio, gli piacerebbe, puoi anche ignorare l'altro se vuoi, oh su, poi c'è Alex, vedrai che non sarà così terribile."
Come potevo dirle di no? Quante mi avrebbero invidiato e avrebbero pagato oro per una cena del genere? Erano nei sogni proibiti di mezza popolazione femminile americana e non, e io stavo facendo pure la sostenuta, ma era che mi imbarazzava da morire una cosa del genere, ed ero un disastro con gli estranei, non ero un tipo che si lasciava andare troppo facilmente e avevo paura di fare una figuraccia e di fare una pessima impressione a Jason e mi sarebbe davvero dispiaciuto tanto per Deni, era la mia migliore amica e ci tenevo ad andare d'accordo con le persone che amava, per cui avrei fatto uno sforzo e avrei cercato di adattarmi alla situazione al meglio.
"Va bene"
La vidi sorridere
"Non ti avrei permesso di dirmi di no lo sai."
Le sorrisi di rimando e dopo aver fatto un altro giro ci salutammo davanti all'uscita.
"Metti un bel vestito mi raccomando"
Mi disse altezzosa
"Cosa io volevo venire in jeans!"
Esclamai di proposito, poi lei mi guardò tra l'accigliato e lo spaventato e risi.
"Eddai scherzavo! Ci vediamo stasera"
Le diedi un bacio sulla guancia e mi diressi verso casa, dopo aver pranzato e aiutato mia madre andai in camera mia e mi distesi a letto un pò nervosa al pensiero della cena, mi appisolai un pò finchè non sentii mia madre.
"Sere dormi?"
Sussultai e aprii gli occhi guardando mia madre
"Forse"
Dissi con tono basso
"Perdonami, ma ho proprio scordato che era arrivata questa stamattina."
Mi porse la lettera chiusa e la guardai, non c'era mittente, corrucciai la fronte.
"Grazie"
Mi misi seduta sul letto pronta ad aprirla.
"Tesoro credo che sia meglio tu lo faccia dopo, è tardi, non hai una cena con Denise?"
Sgranai gli occhi e guardai l'ora
"Oddio è tardissimo!"
Mollai tutto sul letto e mi precipitai sotto la doccia. Avvolta nell'asciugamano tornai in camera ed aprii agitata l'armadio non sapendo che indossare.
Dannazione!
Imprecai mentalmente e poi optai per un vestito stretto blu notte, erano decisamente i vestiti che mi stavano meglio, una volta pronta mi guardai allo specchio e feci una smorfia, non ero abituata a conciarmi così. Mi asciugai i capelli tenendoli mossi, mi truccai decentemente, ma il più naturale possibile e poi presi la tortura medioevale per sole donne, i tacchi. Guardai quelle scarpe come se fossero il mio peggior nemico.
Ok io non faccio fare una brutta fine a voi, se voi non fate fare una brutta figura a me!
In realtà il mio guardaroba di cose femminili ne aveva anche abbastanza, ma io preferivo sempre stare comoda e comunque non uscivo mai abbastanza per indossare le cose che avevo o per ricordare di averle.
"Ehi signorina dove vai così?"
Disse mio padre mentre io cercavo di correre malamente sui tacchi per quanto fosse tardi.
"Papà da Denise"
"Da quando in qua ti vesti così per andare da lei? Sicura che non esci con..."
"Papà!"
Lo rimproverai facendo una smorfia
"Sicurissima, piuttosto perchè non mi lasci la macchina così evito di sperperare denaro con il taxi?"
La casa del fratello di Denise era troppo distante, di certo non potevo camminare a piedi, sola, fin lì vestita a quel modo e poi il taxi sarebbe costato un occhio della testa...e bè di certo non navigavamo nell'oro.
"Ti do un passaggio dai"
Mi disse alzandosi
"Grazie papà"
Gli sorrisi dolce ero innamorata perdutamente di mio padre, come tutte no?
"Al ritorno come fai?"
Mi disse accostando davanti alla casa.
"Prendo il taxi al ritorno ho un pò di soldi da parte."
"Sere..."
"Papà non ti preoccupare, notte"
Gli diedi un bacio sulla guancia e uscii dall'auto. Una volta che fu andato via presi un respiro e mi avvicinai alla porta cercando di prendere confidenza con le scarpe, arrivata alla porta esitai prima di bussare.
E muoviti!
Mi davo contro da sola ero assurda. Mi feci coraggio e bussai. Vidi una cameriera aprire, ma subito dopo vidi Denise alla porta.
"Finalmente! Sei in ritardo."
Mi disse prendendomi per un braccio.
"Piano Deni non ci so camminare su questi cosi."
Dissi rallentando
"Sei stupenda lo sai? Dovresti vestirti così più spesso"
Nei tuoi sogni tesoro!
Mi trascinò in salotto e mi sentii immediatamente gli occhi di tutti puntati addosso.
Che pretendi? Sei l'ultima arrivata e per giunta in ritardo!
Alex mi salutò con un cenno della mano e Jason si alzò dal divano venendoci incontro
"Bè noi ci siamo già conosciuti, sono contento di poterti conoscere meglio però, Denise non fa altro che parlare di te."
Gli sorrisi gentile e stavo per aprire bocca per dire qualcosa, ma non feci in tempo.
"Ecco siccome a te l'hanno presentata magari la presentate anche a me questa bella fanciulla che dite? Jake piacere"
Lo vidi arrivare verso di me mentre parlava, finchè non si avvicinò sempre di più e mi ritrovai sovrastata da quella figura alta e slanciata davanti a me e due occhi blu che mi guardavano strafottenti e divertiti mentre scrutavano interessati la mia figura. D'improvviso si fermarono nei mie scuri, mi sentii accalorare e feci un impercettibile passo indietro come se fossi stata colpita da qual cosa, mentre per un istante mi persi completamente.

L'ANGOLO DI ARI

Sono tornata. Bè non c'è molto da dire diciamo, credo di scrivere sempre in modo abbastanza chiaro e lineare, o almeno ci provo, quindi credo che il capitolo, molto più lungo del precedente, sia chiaro, Sere e Denise hanno chiarito, sono passati un pò di giorni dalla discussione, ma si sono chiarite, in fondo fra amiche è normale anche discutere delle volte. Denise impegnata nella sua storia così improvvisa, trascina Serena a cena per presentargli il fidanzato, quante di noi l'hanno fatto? Ma il problema è che questo fidanzato è molto famoso, lo conoscono tutti e via discorrendo, insomma vi chiarisco questi punti, nel caso vi fosse sfuggito ma non credo proprio, a cena ci sono il fratello di Denise, Alex, e Jake migliore amico di Jason, altrettanto famoso e conosciuto. La cena sarà oggetto del prossimo capitolo. Insomma la dinamica della storia credo sia abbastanza chiara, il problema è capire ciò che succederà. Insomma spero di avervi incuriosito un pò di più con questo capitolo, capisco che il primo non diceva poi molto, anche se era abbastanza intuibile, l'ho fatto di proposito appunto. Insomma basta ho parlato già troppo come al solito, ci sentiamo presto e spero che qualcuno mi lasci qualche pensiero. Alla prossima Ari.

   
 
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