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Autore: Mikky    19/03/2012    0 recensioni
Quel bambino era apparso dal nulla, era sicura di non aver sentito nessun rumore che avesse annunciato il suo arrivo, era semplice apparso lì, davanti a lei
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'We always just us ...'
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Prologo

La ragazza si pettinò i capelli velocemente prese la borsa e scese le scale “Ester! Vado a lavoro!”.

“Ok! Non fare tardi!” rispose urlando Ester.

“Voglio provare quello smalto quando torno” disse la ragazza appoggiandosi al divano dove era seduta l’amica.

“Te lo presterò, va bene? Muoviti che sei in ritardo!” la rimproverò Ester.
La giovane allora uscì salutando ad alta voce. La ragazza, rimasta finalmente da sola, prese il cellulare e fece il numero. Rimase ad aspettare un paio di secondi e poi la voce del ragazzo la salutò.

“Vieni da me? Emy non c’è per tutta la giornata, è a lavoro”.

“Ok, per le dieci sono da te” disse il ragazzo.

“Uff, fra un’ora e mezza! Come farò?” sbuffò Ester lasciandosi scivolare sul divano.

“Non posso liberarmi prima, ho lezione, ma mentre aspetti pensa a quello che faremmo dopo”.

“Oh, va bene! Allora a dopo!”. La giovane chiuse la chiamata e sorrise soddisfatta. Si alzò e le cadde a terra l’asciugamano, con cui si era frizionata i capelli qualche minuto prima. Si chinò e, quando si rialzò, i suoi occhi ne incontrarono due dal color del sangue.
Quel bambino era apparso dal nulla, era sicura di non aver sentito nessun rumore che avesse annunciato il suo arrivo, era semplice apparso lì, davanti a lei.
Ester si raddrizzò lentamente,quel bambino non poteva farle del male, ma gli occhi…la facevano tremare. “Cosa vuoi?” domandò deglutendo a vuoto.

“Giochiamo?” chiese il bambino con una vocina stridula.

Ester annuì lentamente “A cosa vuoi giocare?”

Il bambino non rispose, si avvicinò a lei ulteriormente. “Stai già giocando”.

“Ma…Non ho fatto niente..come posso aver già iniziato a giocare?” domandò Ester.

“Hai iniziato quando hai chiamato il tuo amico” il bambino sorrise sadico “E ora tocca a me!”.


….

Dean guidava ormai da ore e gli bruciavano gli occhi. L’unica compagnia che aveva era la musica tenuta bassissima per non svegliare Sam, e il leggero russare del fratello. Ancora non capiva perché doveva essere lui a guidare e non Sammy. Cazzo, se n’era prese una marea da quel cazzone di un demone, mentre suo fratello aveva fatto una di quelle entrate in scena da film (cosa che faceva solitamente lui, Dean Winchester!) e aveva ucciso con un colpo quel figlio di puttana! Ed ora Sam dormiva e lui guidava!
Cominciò a borbottare qualche piccolo insulto mentre accelerava, spingendo l’Impala a velocità assurda. La sua bambina era perfetta!
E finalmente eccolo: il cartello che li avvertiva che erano entrati a Page. Sorrise, dando un pugno al clacson che suonò, svegliando il minore dei fratelli Winchester.

“Che succede?” domandò confuso guardandosi attorno.

“Siamo arrivati, fratellino!”.

“Fanculo, mi hai svegliato solo per questo?” chiese Sam sbadigliando.

Dean rise e accelerò ancora. Era la giusta vendetta per averlo fatto guidare tutta la notte da solo!


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