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Autore: NicholaScrittore    19/03/2012    0 recensioni
7 giorni
Questo è il titolo della mia prima FF, o meglio della prima che condivido con voi.Tratta la storia di due ragazzi, Nicholas e Leo.
Il tutto si sviluppa in un arco temporale di una settimana e ai nostri giorni.
Avremo dunque una trama divisa in sette parti, ognuna coi suoi capitoli.
Basato su una storia semi-reale, ' 7 giorni ' è un mix tra realtà e sogno...
Spero vi piaccia,
-N
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I GIORNO -parte1-

Ci baciamo, ci spogliamo...
'Sei bellissimo' mi dice, mentre con le sue lunghe dita mi sbottona i jeans... ' Io... io ti... '
Driiiiiiiiiiiin, driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin, driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin!!!
La sveglia trilla sonoramente, mandando a quel paese, i più bel sogno del mese!
Mi stava baciando, mi stava spogliando e poi... puff, scompare all'improvviso!
Spengo la sveglia e rimango a occhi socchiusi, sdraiato nel letto. Non voglio andare a Scuola, nemmeno oggi che c'è Assemblea. Vorrei continuare a dormire, riprendere il sogno svanito... Sto cercando un'ingegnosa scusa da dire a mia madre, quando mi balena in mente qualcosa di più importante: posso rivederlo, posso sperare che il sogno si avveri, posso godermi ogni secondo affianco a lui...
Tenendo a mente questo, mi sforzo di alzarmi e mi dirigo a passi indecisi verso il bagno: sono orrendo! Tanto per cambiare, i miei capelli sono annodati e le occhiaie decisamente segnate.
Dopo aver districato quelli che sarebbero i miei capelli, mi infilo frettolosamente nei jeans scuri e nella felpa nera. Con ai miei piedi un comodo paio di All Star nere, esco di casa. La nebbia e il freddo mi danno un 'caloroso' benvenuto, ricordandomi inoltre che oggi è Lunedì: il giorno più odioso e depressivo della Settimana, specie se non hai chiuso occhio e il sogno più bello del mese è interrotto da una sveglia tutta ammaccata dalle volte che t'è caduta.
Prendo il pullman, e sono risollevato. La stanchezza si è diradata e le mie dita scongelate, quanto basta da impugnare l'MP4 e spararmi nelle orecchie ' GIRASOLE' della mitica Giorgia.
Mi siedo, pronto ad assorbirmi frecciatine e sguardi dal classico gruppetto Omofobo.
Guardo con sguardo perso le strade e le case che mi sfrecciano davanti, con ancora impresso vivido nella mente il sogno: quanto vorrei, che anche solo una parte fosse reale, che almeno mi rivolgesse parola!
Arrivo all'ingresso e vedo Giulia, la mia migliore amica. Come farei senza Giulia. Sa sempre quando e se sto male, sa come rallegrarmi, sa capirti e starti vicino...
Mi guarda negli occhi e capisce che la notte, non l'ho passata tanto bene...
' L'ho sognato, cazzo quant'era bello'
' Sssh, abbassa la voce, è lì', mi sussurra, indicandolo col capo.
E' lì, bellissimo, più del sogno,coi suoi capelli dorati, gli occhi verdi che ti ci puoi innamorare solo guardandoli. Cazzo, cosa darei per baciarlo, per sentire il suo dolce alito sulla mia pelle...
Mi guarda, ma abbassa subito lo sguardo, come per non ferirmi: lui sa, sa che lo amo perdutamente, lo sa e per non ferirmi, mi evita da tre lunghissimi mesi.
Mi supera, affiancato da Giacomo e Paolo, i miei compagni di classe...
La campana trilla, non come la mia sveglia. E' più forte, più possente... e anche più rompicoglioni, a dirla tutta.
Entro dentro, con Giulia e Laura, le mie preferite, in classe. Siedo in banco e sfilo dallo zaino il diario Comix.
Mostro all'arcigna Prof. C. la firma di mia madre e usciamo tutti verso la Palestra, dove si tengono le Assemblee del Liceo.
Chiaramente, per i comuni studenti altro non sono, che un' emerita perdita di tempo: ci sediamo sulla spaziosa e iperpasticciata panchina verde e parliamo di ogni cosa, dal sesso alla droga, dalla scuola alle vacanze e tanto ancora... normali tematiche adolescenziali.
Tre ore dopo di chiacchiere, l'Assemblea finisce e decido con Giulia di andare da Carmelo, la Cioccolateria migliore di Cagliari.
Sono sulla soglia del grande cancello scolastico, quando da lontano, scorgo un oggetto scuro in lontananza, sull'altra panchina, del gruppo di Leo, il compagno di cui sono perdutamente innamorato.
'Oddio Giuly, aspettami un attimo'
Correndo, senza nemmeno sapere perchè, scopro che è uno zaino, quello di Leo!
- Sta calmo, sta calmo! -
Lo apro, da bravo gay curioso e afferro il primo oggetto che trovo: il portafoglio. Non ho intenzione di derubarlo, assolutamente no, ma solo di scoprire il suo indirizzo: Via Valenti, n° 4.
Sempre correndo, con due zaini in spalla, arrivo da Giulia.
' Guarda qua ', dico ridendo ' E' suo... e c'è anche l'indirizzo!'
'Che aspetti?', risponde, 'Vai da lui, portaglielo, parlaci, cazzo Niko è il solo modo per stare da soli'
'Tu sei pazza!'
'Si, sono pazza, ma tu sei un coglione se non ti muovi a riportarglielo'
'E se...'
'No! Vacci, o ti ci porto io, con la forza'
'Ok, ok... ci vado... '
'Bravo', sorride mostrandomi il suo sorriso di chi lo fa per il tuo bene...
'A dopo, Giuly'
'Corri!'
Allora corro, velocissimo, quasi più veloce del mio cuore, che batte all'impazzata...
Sto arrivando, amore mio.
   
 
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