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Autore: PallinaRosa    19/03/2012    12 recensioni
Quante volte avete detto: "basta, ora cambio pagina! Fare i buoni non serve a niente!" e come al solito vi siete ritrovati con le pezze al sedere più di prima? Questo corso vi aiuterà!
Genere: Comico, Parodia, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa guida è pensata per chi, come me, è nato con il gene della bontà. Qui imparerai che quella parola la potrai usare solo per quantificare il sapore di una torta.

Step 1: Scava nel profondo.
A tutti noi sin da piccini, viene insegnato a fare i bravi. “Non toccare questo” “Non toccare quello” “Saluta la nonna” “Dai un bacino allo zio” “Fai il bravo a scuola” “Rispetta il prossimo” eccetera eccetera. Questi insegnamenti hanno fatto sì che nel nostro cuoricino si attivasse il meccanismo della gentilezza e della cortesia, facendo sopprimere ogni sentimento di rabbia, stronzaggine o maleducazione. Benissimo, direte voi. Ecco, se lo avete appena letto, in alto a destra c'è una grossa X rossa: cliccateci. Qui stiamo tendando di diventare delle merdacce!
Quello che ti chiedo di fare ora è di pensare intensamente: ci sarà pur qualcosa che negli antipodi ti abbia fatto girare le scatole, per dirlo elegantemente. Ti è morto il canarino mentre eri al campo estivo e i tuoi ti hanno spiegato che era semplicemente volato via dalla finestra mentre pulivano la gabbietta? Bastardi. La vecchietta al supermarket ti ha soffiato il posto in coda alla cassa senza chiederti il permesso? Sai, lei aveva solo due pacchi di zucchero...'fanculo, stronza. Il tuo partner ti ha cornificato più di un alce? Innanzitutto mollalo, e secondo è un bastardo.

Vedi, caro lettore, qualsiasi azione buona tu faccia non verrà mai ripagata con decenza: riceverai sempre palate di feci addosso da chiunque. Non ti fa rodere dentro questa cosa? Oh sì, qualcosa sta succedendo...non posso vederti, ma so che ora sei più interessato. Perfetto, passiamo al punto successivo!

Step 2: La tua mente è libera.
Posso già uccidere qualcuno in questo step?” No. Tranquillazzati, e fai una sana seduta dallo psichiatra: qui non si uccide nessuno. Ferire verbalmente qualcuno sì, ammazzare fisicamente qualcuno no.
Nello step precedente ti ho chiesto di pensare, ed è quello che ti chiederò anche ora e sai perché? Nessuno può leggerti nella mentre, le cattiverie che pensi non usciranno mai dal confine del tuo cranio. Esercitati quando sei in mezzo alla folla, quando per esempio sei in stazione e il maledetto treno è come sempre in ritardo di almeno un quarto, d'ora facendo sì che tu arriva tardi a casa, i tuoi si incazzeranno come iene e non ti faranno uscire per una settimana come minimo. Non è odiosa questa cosa? Bastardi. Ma torniamo a noi.
Questa è una cosa che faccio spesso, non tanto per stronzaggine quanto per noia: analizzo come sono vestiti tutti e li critico a sangue. Per esempio: “Oh. Mio. Dio. Pantaloni viola, maglioncino verde a collo alto e borsetta marrone?! Se volevi assomigliare ad un vitigno ci sei riuscita, tesoro. Ma non ti hanno avvisata? Carnevale è già passato!”
Se dopo aver pensato una cosa simile ti vengono i rimorsi, beh è normale per le prime volte. Ma ricorda che sei nella tua mente, nessuno ti ha ascoltato! E comunque con quella persona non vi conoscete...non hai alcun obbligo né verso di lei, né verso il suo terribile guardaroba. “E quello? Ma una spuntatina dal barbiere? Sembra un vagabondo! E' unitile che metti giacca e cravatta se hai le fattezze di un senza tetto: sistemati per amor di Dio!” Dai, non è divertente? “E se qualcuno fa lo stesso con me? E se ci fosse qualcuno che mi critica mentalmente come faccio io con gli altri?” Lo vedi che sei intelligente? Siamo circodati da stronzi! E' ovvio.
Quando ci avrai preso gusto con gli sconosciuti, potrai passare anche agli amici: so che non vedi l'ora di farlo! Quante volte hai detto “Sì, adoro il tuo twin-set giallo canarino!” mentre invece non era vero, ma hai sempre avuto paura di pensarlo? No, aspetta: hai paura di pensare? Qui c'è un bel po' di lavoro da fare!!

Step 3: Ora parla!
Lo so, lo so, passare dal mentale all'orale non è cosa semplice. No, non ti chiederò di esternare i tuoi acidi commenti ad alta voce, sarebbe da pazzi!
Se prima nell'intimità della tua testa potevi usare gli insulti peggiori, ora dovrai andarci un po' più piano. Comincia con tante piccole frecciatine con qualcuno con cui hai confidenza! “Ma come, prima mi dici di insultare gli sconosciuti, e ora i miei cari?!” Ma certo mio ingenuo lettore! Vedi, puoi pensare quanto vuoi, ma se andassi da un tizio preso a random ad insultarlo da capo a piedi , ti ritroveresti in reparto traumatologia in men che non si dica.
Ora passiamo all'esempio:
Un tuo/a amico/a ti ha dato i biglietti per andare a vedere uno spettacolo teatrale dal genere ambiguo: una roba mista tra teatro dell'assurdo, contemporaneo e New Age, in cui non capirai una cippa e che soprattutto ti strazierà i genitali. Ora, le possibilità sono due:
  • Accetti l'invito tuo malgrado. Vabbè, stai tranquillo il nostro processo di trasfosmazione non è ancora ultimato. Se vuoi andare, vai. Ma (perché il “ma” deve sempre esserci) devi, e ripeto devi dire la verità quando a fine spettacolo ti chiederà: “Ehi, come ti è sembrato?”
    Mah, insomma...è stato troppo pesante.”
    Dici? A me non sembrava. Ma hai capito alla fine che la scatola di cartone si è evolta ed è diventata un gatto? No perché forse non si capiva...”
    Ehm...io non ho proprio capito un cavolo.”
    Scusa, ma in cinque ore e tre quarti di spettacolo a cosa pensavi?”
    A quando sarebbe finito.”
A questo punto il tuo amico/a potrebbe già averti fanculizzato nelle diciotto lingue che conosce dandoti pure del menefreghista. Se è così, bene: stiamo raggiungendo lo scopo. E comunque ricorda che non ci sei andato giù così pesante...avresti potuto dirgli che era una merda e che avresti preferito strapparti le unghie dei piedi con le mani se solo si fosse azzardata ad invitarti un'altra volta a vedere un suo spettacolo.
  • Se invece decidi di reclinare l'offerta, ti suggerisco di farlo in maniera che il diretto interessato capisca che non sei avvezza al genere e che preferiresti un trip con Bear Gryll a mangiare larve. Ecco ciò che ti suggerisco di dire:
    - “Scusa, stai chiedendo a me? Apprezzo il gesto, ma preferisco di no.”
    Se l'amico non demorde ed insiste, tu continua a dire questa frase finché non sbotterai con una frase meno elegante che ti verrà spontanea tipo:
    - “Ma chi ho ammazzato io?! Ti ho appena detto di no,punto. Fine della questione!”

Step 4: Gli amici.
Sicuramente qualcuno sarà rimasto offeso dal tuo comportamento, e le liti non sono state poche. Magari avrete fatto pace ma i rapporti si sono raffreddati, oppure avete proprio perso i contatti con la persona con cui avete litigato. Vedi, caro lettore, gli stronzi talvolta possono essere sì abbandonati, ma possono anche essere circondati da altri della sua specie. Qui entriamo nel vivo della questione e se potete, mettete la musica di Super Quark come sottofondo mentre vi applicate nella lettura di questo passaggio.
Lo stronzus merdormu, più comumente chiamato 'pezzo di merda', 'stronzo' o in alcuni casi anche 'bastardo' è una razza ambigua di cui la società odierna è piena zeppa. La puoi trovare nelle caste più alte come in politica, tra i medio borghesi, fino a raggiungere la casta più bassa che si nasconde nelle stazioni metropolitane. Di solito questo magnifico esemplare si circonda di altri soggetti della sua specie. Se uno stronzus merdorum viaggia da solo rischia l'insanità mentale.
Le sue prede preferite sono i buonus stocazzorum che, al contrario, possono viaggiare soli, ma avranno comunque mille e mille associazioni di beneficenza a cui dedicarsi, e che a loro volta infonderanno energia, serenità e senso di completezza nell'individuo.
Quandro tra le due specie si scatena la guerra, la prima razza citata ha la meglio. Il suo attacco speciale che intacca le difese dell'avversario sono sicuramente l' acidia e la perfidia, a cui il buonus stocazzorum è assolutamente allergico e/o intollerante.
Sì, ok ma arriviamo al sodo: come faccio a circondarmi di stronzi?”. Applica l'inventiva! Crea delle sette segrete su facebook, alleati ai bulletti che alle medie ti prendevano per il culo! Insomma, non dovrò mica dirti tutto io...o sì? Tsk.

Step 5: Le cose coccolose.
Tutti noi siamo attratti da un feticcio strano, ma che se solo rivelassimo verremmo presi per malati mentali: la passione per Hello Kitty, Winnie The Pooh, i cartoni Disney eccetera eccetera. Come reprimere questi sentimenti di amore sconfinato per queste cavolate? Beh, amico, non si può. Posso trasformarti in un bastardo, ma non sei una macchina, non puoi essere perfetto. Ogni volta che partirà “In fondo al mar” scenderà la lacrimuccia e comincerai ad intonare le note a bocca chiusa.
Ma qualcosa la puoi fare: rinnega sempre. “Ma che, stavi canticchiando?” “Chi io? Ma vaa, figurati.”. Anche loro sanno che menti, ma non avranno il coraggio di dire nulla perché sanno che quello è il tuo punto debole, e perché sono consapevoli del fatto che anche loro hanno un tasto dolente.


Step 6: La proprietà di linguaggio verbale e non verbale.
In questo step ti insegnerò ad essere malvagio, ma con classe. Il nanerottolo del ghetto che ti viene ad insultare a suon di parolacce e movenze rap è innanzitutto di cattivo gusto e poi...beh, è di cattivo gusto punto e basta. Prediligi l'italiano fluente e parlato correttamente piuttosto che le imprecazioni, abbi una buona dizione e il dialetto inseriscilo giusto una volta ogni cinque frasi. I risoliti di sfottò sono sempre ben accetti, corruga spesso la pronte e aggrotta le sopracciglia: da un aria da duro.
Come cammina uno stronzo?”. Normalmente! Però fai in modo che il tuo ondeggiare dica 'ehi, sono figo e me la tiro un po' perché sono superiore'...sì, mi sembra ragionevole, ti pare?
Idem con patate per la postura a sedere: deve essere composta, ma sarà il tuo sguardo a parlare per te...tu fai come ho detto prima e vedrai che figurone!

Step 7: ...Ed in famiglia?
Siamo arrivati al punto in cui hai una nuova compagnia, formata da tante persone uguali a te ed i tuoi vecchi amici sono evaporati, prendiamone atto. Il punto è che non si possono rimpiazzare anche i famigliari, a cominciare da coloro che ti hanno messo al mondo anche se ti hanno tenuta nascosta la morte del povero pappagallino mentre eri al campo estivo, te lo ricordi? Sorvoliamo (vabbè scavalchiamo! Scusa, non volevo infierire) e arriviamo al nocciolo della questione: con i tuoi genitori dovrai regridire al punto 2 e solo in alcuni rari casi potrai passare al punto 3, ma attento: qualcunque cosa tu faccia che “non sia da te” , i tuoi ed in particolar modo tua mamma se ne accorgeranno nel giro di poco tempo. Come avviene? Te lo spiego subito. Oh e se puoi rimetti la musica di Super Quark, fa un sacco figo.
La mater familis conosciuta anche come “mamma” o “capo supremo” è il componente più istintivo della famiglia. Dotato di un innato sesto senso dovuto al suo sesso di appartenenza, la femmina di umano, ha l'incredibile capacità di capire quando qualcosa non va. Un uragano si abbatterà sulla costa sud della Tanzania e voi abitate in Italia? Lei, e tutte le altre donne del globo lo avvertiranno. Un po' come i Pokèmon.
Alla mater familis è impossbile far sfuggire qualcosa: dalla droga, al fidanzatino, dall'autolesionismo ad incipit di stronzaggine: lei nota tutto. Sauron è solo un occhio gigante con la cataratta.
Prima non sbattevi le palpebre 3 vole al secondo, ora invece sì. C'è qualcosa che non va”.
Se sentite questa frase uscire dalla sua bocca siete nella pupù fino al collo: ha capito tutto.
E quindi?” vi domanderete. No amico, le domande le fa lei. Ti farà un interrogatorio e in base a come rispondi capirà qual è il tuo disturbo. A quel punto hai solo l'opzione di alzarti, chiuderti in camera tua ed ascoltare i Led Zeppelin a tutto volume.
E papà che ruolo ha?”. Acuta osservazione! Rimetti la colonna sonora.
Il pater familis, meglio conosciuto come “papà” o “babbo”, è un mammifero dall'età pressapoco conosciuta che si aggira per casa rare volte, e che a stento ti riconosce se gli tagli la strada in corridoio per dirigerti in bagno. Di te può ricordarsi giusto il nome e il cognome (quello è facile: è il suo!). Si accorge che c'è qualcosa che non va solo quando la mater familis, parlando con un mestolo in mano, gli spiega la situazione. Non tutti i pater familis possono reagire positivamente allo stimolo della compagna e sollecitare il figlio a migliorare di sua spontanea iniziativa: alcuni potrebbero semplicemente stringersi in spallucce e dire: “non mi sono accorto di nulla”.
Punzecchiato dal mestolo sopracitato, il pater familis verrà manovrato a burattino dalla mater fimilis fino alla tua stanza. Lì, avverrà il dialogo che sarà più o meno così:
    << Figliolo...noi dovremmo parlarti >>. Spegni Whole Lotta Love.
    << Cosa c'è?! >> dì, ed incrocia le braccia al petto. Premetto che la madre non
    parlerà, sarà spettatrice dell'intotale capacità di tuo padre e prederà te in esame
    per un analisi approfondita.
    << Abbiamo notato un cambiamento in te e siamo preoccupati. >> papà parlerà sempre al plurale, ma è solo la marionetta di mamma. Tu stringiti nelle spalle e dì:
    << Non capisco a cosa ti riferisci >>. Mamma darà un colpo di tosse. Ahia.
    << Vedi, tu sbatti le ciglia...e...no, non va bene >>. Mamma da due colpi di tosse. Ahia. Tu sei confuso ed assumi l'espressione da duro citata nel punto 5.
    << Eh, sei cambiato, lo ha notato anche il cane. Non gli fai mai le carezze...lasci la stanza in disordine...eh. >> papà continua a sparare una caterba di minchiate facendo innervosire il capo supremo.
A questo punto, non hai chance: per compassione di tuo papà dì semplicemente:
<< No, è tutto ok. E' solo un periodaccio con la scuola. Tutto ok >>. Mamma sorride
beffarda. Lei sa che menti. Papà si arrende, ti da una pacca sulla testa ed esce
soddisfatto, come se avesse vinto la guerra. Tua madre sa che non è così, ma lascia
cadere il discorso lì: sa che se avrai un problema prima o poi striscerai verso di lei.
Bastarda. In senso buono, ovviamente.

Step 8 : In amore.
Bene bene, tasto dolente eh? Ti avverto, se sei un ragazzo puoi andare tranquillo: gli stronzi hanno un fascino difficilmente comprensibile per noi ragazze. Non si sa per quale strana ragione, il ragazzo burbero ci piace un sacco quindi voi state a posto. Per noi femminucce se si è delle stronze, difficilmente troveremo un partner che ci sopporti! Già è difficile di suo, figuriamoci! Il mio consiglio? Pondera la decisione di diventare lesbica.
Step 9 : Il training è terminato!
Caro lettore, le nostre strade si separano. So che è stata dura, ma ce l'abbiamo fatta!
Se hai seguito con attenzione e preso appunti, vedrai che in poco tempo ti libereai di quell'espressione da cucciolo bastonato che ti ritrovi e comicerai a bastonarli tu! Fammi sapere come andrà d'ora in poi, se pensi che ciò che ho scritto possa aiutarti o meno, se invece vuoi insultarmi fallo pure: si inizia così!


Visto che sono stronza, il punto 10 non lo metto.

   
 
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