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Autore: Wuthering_Heights    19/03/2012    1 recensioni
1865. Damon è in guerra e non sa quando potrà ritornare a casa. La lettera che scrive, in quanto ancora umano, è piena di sentimenti profondi e angosce che fanno risaltare l'essenza del suo carattere sensibile. In quanto ai destinatari..
Genere: Guerra, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Katherine Pierce, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Personalmente? Non sono affatto una fan di Katherine e Damon. Però data l'ambientazione della mia OS dovevo renderla più credibile. Buona lettura.


BLOOD


AND FIRE



AND LOVE

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23 settembre 1865.


Ore 23:16


Caro fiorellino,

mi sento crollare. Questo posto mi distrugge, odora tremendamente di morte e ho sempre tanta paura di non farcela. Dove mi trovo non è come i prati dove ci stendevamo e cercavamo di dare una forma alle nuvole. Il sole è sempre pallido,un po' come un malato, e la terra fuma così tanto da bruciarmi le suole degli scarponi. Ogni giorno cammino tantissimo e mangio solo un pezzo di pane. Il venerdì invece ho il lusso di una proteica zuppa di cipolle. Amore mio, la vita qui è un incubo da cui non vorresti mai svegliarti. Due notti fa, insieme alla mia squadra, me ne stavo in un bosco con i polmoni ghiacciati dall'aria settembrina; credimi è davvero difficile correre a stomaco vuoto, con una giacca leggera consunta e sudicia e il peso di un lunghissimo fucile a canna doppia sulle spalle. Dovevamo cogliere d'assalto degli uomini; il nostro scopo era ucciderli. Farli fuori. Non ti spaventare, sono stato costretto, secondo te rischierei la pelle in questo cimitero di corpi, piuttosto che stare con te? Quanto darei per respirare ancora il tuo profumo di viola appena spuntata che mi piace tanto. Mamma ti spazzolava i capelli ramati ben dieci volte, dopo averti fatto il bagno, finché non potevo specchiarmici dentro. Se avessi con me quell'odore, forse adesso non avrei la febbre e sorriderei più spesso con i miei compagni. Quattro di loro mi hanno abbandonato quella notte. Un' imboscata degli americani sudisti. Mentre dormivano fra le felci pungenti e gli insetti ci ronzavano nelle orecchie, tenevo gli occhi sbarrati per cogliere qualsiasi rumore sbagliato nella tenebra. Mi tremavano tanto i denti e il vento ingannevole si infilava fra le mie ossa sporgenti sotto i vestiti. Sapevo che i miei sensi contro quella smisurata cacofonia di suoni erano troppo poco sensibili, infatti una serie di colpi di mitraglia è cominciata a piovere sopra le teste assopite del mio plotone. Ho retto la testa del mio migliore amico prima che esalasse l'ultimo respiro e non c'era niente di eroico in quel gesto. Sono triste piccola mia. Credo di star impazzendo. Nessuno potrà mai vedere le atrocità che vede un soldato. Ringrazio il cielo che tu non sia un maschio , altrimenti ti avrei preso e nascosto al centro della terra con tua madre. No, forse non sono ancora pazzo, riesco a ricordare i vostri volti come fosse ieri. Chissà quanto sarai cresciuta. Possibile che qui il tempo non passa mai? Ogni secondo è una quotidiana lotta per la sopravvivenza, e se mi convinco di poter ritornare, questa illusione è peggio di un taglio nella carne. Meglio non sperare più, e non so cosa sia meno terribile sinceramente. Il nostro destino non sta scritto da nessuna parte. Ho capito che non puoi legarti a niente, né avere amici né affezionarti, perché tutto ti può essere portato via in un battito di ciglia. Non hai un momento per soffrire, non te lo puoi permettere. Mi sto stancando, gli anni passano e mi chiedo ora che farò? Cosa mi aspetta? Vorrei essere lì e stringerti, da capo a piedi, anche l'anima se potessi. Vita mia, gioia del mio cuore, sei sempre nei miei pensieri e non c'è attimo, in cui la mente non ti sfiori da lontano. Non mi perdo un instante del tuo corpicino attorcigliato al mio quando non riuscivi a dormire, o del tuo primo gemito quando sei nata. Eri tutta rossa e forse è stata una delle rare volte in cui il tuo visino a forma di cuore ha pianto. L'unico prima della mia partenza. Adesso ne sono sicuro. Non diventerò mai uno svitato, finché potrò sognare i tuoi occhietti azzurri, radiosi come il sole che qui non splende mai; le tue guance rosate, e le adorabili fossette quando ridi, poi la tua mano sulla mia fronte e i tuoi baci senza schiocco sul mio naso. Ti Amo alla follia, una follia che riuscirei a sopportare più di cento giorni di marcia verso l'ignoto. Non c'è altro che buio, nero, oscurità che imperla l'aria di mattina. Quando è sera desidero il giorno e quando il cielo plumbeo si schiarisce vorrei tornare a dormire e scriverti lettere. E' dura la guerra, così dura che preferisco non sopravvivere, per quanto dolore la mia pelle subisce sotto forma di cicatrici. Ventri aperti, teste bucate, sangue dappertutto. Troppa gente come me non si merita la terribile parola con la “M”. La verità e che l'uomo medio trascorre la sua esistenza prendendosi gioco della morte. Il soldato impara a godere persino di una goccia di pioggia sul viso, di una speranza fugace, di un respiro troppo lungo e profondo. La morte non ha alternative. Non è un test a crocette. C'è e basta e ci si avvicini sempre di più tanto che si rischia davvero di perdere la ragione. Tu, mi stai facendo andare avanti e non comprendo nemmeno io quanto la tua presenza mi aiuti.

Sai? Mi manca anche la tua mamma. Se leggerai mai questa lettera, se troverò un modo per spedirtela, falla vedere anche a lei. Dille che ho ricevuto tutte le sue corrispondenze, ci è voluto un po' per averle ma ne è decisamente valsa la pena. Grazie a quelle ho saputo che sei diventata la bambina di cinque anni più bella della contea. Se prima già eri bellissima sono quasi geloso della mamma che ogni giorno vede come cambi in fretta. Papà deve confessarti un segreto, c'è una porticina nel mio cuore, dove vi terrò sempre con me. Quando dormirai io aprirò questa porticina e ti rapirò nei sogni, coprendoti di baci e carezze. Saremo di nuovo insieme e bacerò anche la mamma, sulla bocca però, (sarai abbastanza grande per non stupirti). Le sue labbra, il calore del suo corpo, li sento bollenti su di me, anche se più deboli di prima. Katherine, non so quando tornerò, ma il tempo che passerà credimi, passerà velocemente. Raccoglierò tutta la forza per andare avanti e se necessario morirò con la tua anima che palpita nella mia. Adesso come adesso ci siamo stabiliti dentro una galleria umida e stretta vicino a Porto Toro. Il fronte fuori è un turbinare di spari e di bombe a mano che esplodono poco distante dalla nostra postazione. Sembra mattina per quante scintille si ripercuotono nel cielo. Una schiera di fuochi fatui ricopre il suolo bruciato insieme ai cadaveri nemici. Ho paura ma terrò duro e presto mi daranno la licenza. Arrivo amore. Arrivo Rose. Purtroppo la cera della candela si è quasi del tutto spenta, e mi sta colando sul gomito. Non ho mai detestato una candela così tanto in vita mia. Allora: andrà tutto bene. Le mie piccole donne, l'una la copia dell'altra. Vi amo così tanto. Vi scriverò al più presto. Papà è con te Rose.


Addio


D.


P.s. Salutatemi anche Stefan. Spero sia fiero di me ora.








Dato che sto dalla parte del bene ho deciso di far di Katherine una madre amorevole e un ottima moglie. In fondo lo avrebbe sempre voluto. In più mi farebbe molto piacere sapere una vostra opinione a riguardo. E' fondamentale per me! Grazie Mille!! xx


Alessandra

  
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