-Ha!- Mormorò la ragazza alle sue due amiche.

-Ma guarda questa! Sta gongolando!- Disse ridendo la ragazza dai capelli lisci come la seta, di un castano quasi biondiccio all'altra amica in comune.

-Sì guarda non la sto vedendo e sentendo da mezz'ora!- Commentò la ragazza dai capelli corvini ed ondulati, dai tratti asiatici e davvero, come si iniziava a soler dire, pucciosa.

-Maddai, se la smettete di farmi ridere termino anch'io- Cercò di dire Sara, senza nemmeno riuscire a respirare. I capelli disastrati come al solito, corti e castano scuro, le rendevano il viso quasi a forma di mela.  Tutte e tre stavano sedute sull'erba di un parco dove si erano date appuntamento. La ragazza dai capelli di seta era poggiata sulle mani con le gambe distese, Valeria era al suo fianco a guardare l'orizzonte mentre Sara appoggiava la testa sulle cosce della prima, Morgana. 

-Ma secondo voi che ore sono?- Con un sussurrò smorzò il silenzio da poco formatosi.

-Non lo so- Rispose l'ultima.

-Come sempre, gufo!- Mormorò Sara cominciando ad addormentarsi piano.

-Barbagianni shh! Goditi questo sole e non fare baccano, guarda Vale come fa la saccente, dovresti prendere da lei...- Replicò divertita la fanciulla, che stranamente aveva davvero dei tratti che la accomunavano all'animale notturno, ma senza però renderla meno bella di quanto già non fosse.

Si perdevano spesso in discorsi senza senso. Le loro compagne di classe ormai ci avevano fatto l'abitudine mentre chi non le conosceva davvero le scambiava per pazze. Ma loro erano così, incuranti di tutto ciò che le circondava. Unite erano forti e non temevano nessuno, tranne la prof di matematica.

-Ma per domani ci sono compiti?- Chiese Valeria continuando ad utilizzare il suo cellulare nuovo, poi sì giro di scatto per fare una foto alle due di fianco a sè e vide un ragazzo tutto solo a riva del lago.

-Ma boh, tanto lo sai che domani mattina copiamo da Morgi- Fece spallucce la ragazza tonda alzandosi e ridacchiando per il "Hey" contraddittorio della nominata.

-Giusto...- e aggiunse urlando -SARA!- Quasi a volerle dire qualcosa, quest'ultima si girò di scatto per sentire ma le venne scattata una foto.

-Uffà! Lo sai che non sono fotogenica- Borbottò l'adolescente infastidita.

-Ma non è vero Sà! Lo sai che sei una ganza!- E poi le diede corda Morgi -Ecco!-

-Sì, come no.- Girandosi improvvisamente non si rese conto del giovine che, camminando oppositamente alla sua direzione, andò a sbattere contro di lei.

-Oh scusi! Non l'ho vista mi dispiace.- Disse mortificata.

-No tranquilla.- L'altro alzò piano il viso triste per degnarla solo di un fugace sguardo prima di tornare a guardare solo i suoi piedi e riprendere a camminare. Sara lo guardò incuriosita, nel piccolo paesino si conoscevano tutti, ma lei non l'aveva mai visto.

-Lo conoscete?- Chiese con una punta di curiosità nella voce. Valeria fece spallucce.

-Non è che conosco tutti quelli che mi passano davanti sai?- Rispose con la solita ironia quest'ultima.

-Dai su Sara andiamo, è tardi.- Morgana si alzò a sua volta mentre Sara si accorse di un braccialetto d'argento che rifletteva i raggi solari. Visto che fino a pochi secondi prima non c'era dedusse che era del ragazzo da poco passato, lo prese e lo osservò.

-Corro un attimo e torno.- Disse tranquilla alle amiche raggiungendo a fatica Matteo, o almeno così presumeva essendo scritto quel nome sul gioiello.

-Hei?! Scusa credo ti sia caduto questo, è tuo!- Con la voce più gentile e meno affannata possibile gli si rivolse aspettando che egli si girasse. Ma lui non lo fece.

La delusione e la rabbia cominciarono ad invadere il suo buon senso.