Domani è il comple della mia grande amica 1992 per questo le dedico un one shot che per comodità ho diviso in due capitoli. Auguri amica mea spero ti piaccia!!!!!!!!!!!!!!!!!

Piccola legenda

tra "....." quello che i personaggi dicono

tra -.....- ciò che pensano

-Basta non ne posso più - una ragazza, visibilmente scocciata, si rigirava nel suo letto in cerca del desiderato sonno. Erano passati due giorni dal ritorno nella sua epoca per degli esami scolastici e puntualmente ogni sera le veniva difficile addormentarsi. Il motivo? Esattamente un mese prima nell'epoca Sengoku un fatto l'aveva sconvolta e non solo lei.

Flashback

Kagome e il guppo di Inuyasha stava nuovamente combattendo contro un'emanazione di Naraku, una viscida creatura simile ad un granchio, nera e sul dorso il busto dell'odiato mezzo demone Naraku.

Sembrava che Inuyasha stesse avendo la meglio sul mostro quando una lama di vento spuntata chissà dove gli venne lanciata contro da chissà dove. Ma non era Kagura, come tutti si aspettavano, si trattava si un'altra emanazione, simile alla precedente ma molto più grossa. Poi, ne spuntarono altre e altre ancora.

Si era formato un esercito di mostri schierato davanti al gruppo che li attaccarono in una carica che sembrava fosse impossibile da fermare. L'hanyou lanciò una decina di cicatrici del vento che colpirono e uccisero parecchi nemici, ma dopo di loro, ne venivano sempre altri sembrava non finissero mai. Per quanto Sango, Miroku, Shippo, Kirara e Kagome, aiutassero secondo le loro possibilità, Inuyasha cominciava a dare i primi segni di stanchezza.

La battaglia durò molto e sul calar della sera le emanazioni non erano ancora terminate. La sfortuna era la notte di novilunio che cadeva propio quella sere, per cui dovevano fare in fretta altrimenti sarebbero stati guai per tutti. Ad un certo punto un fascio di luce dalla velocità impressionanate si diresse verso un ignaro Inuyasha che, accovacciato, si reggeva a Tessaiga asimante. Il resto del gruppo urlò per avvertirlo, ma lui non potè che espettare di essere colpito, non riusciva più a muoversi. Tutti chiusero gli occhi mentre una luce fortissima seguì l'esplosione. Quando tutto cessò rimasero a bocca aperta.

L'immagine che gli si presentava davanti era Inuyasha inginocchiato e Kikio che aveva ricevuto il colpo al posto suo. Con le ultime forze rimaste, la non morta, prese arco e frecce e ne scoccò una in direzione del nemico. Bè ciò che venne dopo fu solo un'altra terribile esplosione che uccise definitivamente le emanazioni, ma non solo loro, infatti Kikio morì con loro.

Il mezzo demone ne rimase totalmente sconvolto. Per almeno due settimane nessuna parola uscì dalla sua bocca, suscitando immense preoccupazioni nei suoi amici.

Soprattuto lei, Kagome; parlava raramente e seguiva con lo sguardo, i movimenti di Inuyasha. Voleva fare qualcosa, qualunque cosa, il problema era cosa! Passate due settiamane, sembrava che l'hanyou avesse parzialmente superato la vicenda. Tornava a chiaccherare con il gruppo e mangiava con loro, ma la ragazza dai capelli colore della notte, non si riprendeva dal colpo. Non per la morte della sua rivale, ma perchè non riusciva ad essere di alcun appoggio alla persona che più amava. Una sera, uscì a prendere un pò d'aria. Prese arco e frecce, per sicurezza, e si diresse al torrente che scorreva li vicino.

Sdraiata sull'erbetta fresca, guardava le stelle che quella notte proprio non riuscivano a farla sorridere. Socchiuse leggermente gli occhi quando un venticello scosse i suoi capelli. Cessato l'alito d'aria, percepì una presenza difianco a lei. Si alzò a sedere e impugnò l'arco pronta a difendersi.

Ma sgranò gli occhi dallo stupore...la presenza era Kikio, non lei "in carne ed ossa" (scusate la battuta nda), ma la sua immagine, seduta li vicino che la guardava con un'espressione seria.

 "kagome..." la sua voce era flebile quasi fossero distanti miglia e miglia e arrivasse solo l'eco.

"Kagome ho un ultimo desderio da chiederti. Per favore esaudiscilo per me" non riusciva a spiccicare una parola, ma dopo qualche attimo si fece forza

"Kikio...io...non so cosa dire...se non che proverò ad aiutarti" Forse era solo l'agitazione ma le parve di vedere la bocca della sacerdotessa incurvarsi in un dolce e lieve sorriso

"Kagome io vorrei che aiutassi Inuyasha a dimenticarmi"

"Cosa?"

"Hai capito bene, so che Inuyasha non mi ha mai amato veramente, ama te, ne sono sicura...Solo una è la cura possibile, i tuoi e i suoi sentimenti uniti per sempre...pensaci Kagome...e ora addio, salutami Inuyasha se vuoi"

 "ma..io" cercò di obbiettare, ma in meno di un secondo l'arietta precedenta porto via con se l'immagine della donna...-non riesco a capire ciò che mi ha chiesto di fare. Inuyasha l'ha sempre amata, in me vede solo la sua reincarnazione, ma come è possibile...-

Fine flashback

Il giorno successivo tornò a casa, si per studiare, sia per riflettere su ciò che le era stato detto.

Puntualmente ogni sera la conversazione avuta con la sacerdotessa le s'impiantava nella mente spesso per delle ore, facendole passare la notte insonne.

- Cosa voleva dirmi con quelle parole. Ho capito che devo aiutare Inuyasha a dimenticarla, ma come? Lui non mi ama e io cosa posso fare? -

Il sonno la colse così all'improvviso, portandola in una strana dimensione, buia, silenziosa.

Faceva venire i brividi e, cercando di confortarsi strofinando le mani sulle braccia, Kagome si guardava attorno spaesata, fino a quando...

" Finlmente sei arrivata... "

Ecco la prima parte e domani la seconda. Auguri ancora 1992. Tvttttttb.