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Autore: Arwen    01/07/2003    2 recensioni
Una fan fic ricca di avventura e di colpi di scena
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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II Consiglio di Elrond @arwen@

Molte ere erano trascorse nella Terra di Mezzo dopo la distruzione dell'Unico anello,ma Gran Burrone,l'ultima casa accogliente era la stessa dei tempi di Elrond.Un pallido sole autunnale avvolgeva la dimora di Ingaran Ingolmo,grande Re degli Elfi che non erano sbarcati per Valinor.Nessuno seppe mai quale fosse il suo vero nome seppur molti lo nominassero in quel modo per via della sua immensa saggezza. Ingaran alzò gli occhi al cielo per ammirare sorgere il sole sulla sua tanto amata Gran Burrone: "Tristi sono i miei pensieri negli ultimi giorni della mia lunga esistenza su questa terra,eppur riconosco che avrei potuto avere una vita immortale!" Il volto di Ingaran non aveva età,ma nel suo sguardo cupo si percepiva distintamente che il peso della sua vecchiaia incombeva sulle sue stanche membra.Dal baldacchino poggiato contro gli arazzi appesi alle pareti si alzò una dama: "Nonno,non vi nascondo che quando parlate in quel modo il mio animo si incupisce" "Avete ragione,mia cara nipote!La morte è un fardello troppo pesante da sopportare per noi esseri nati immortali" "Credete che sia un fardello persino più pesante di quello che condusse Gollum alla pazzia e che rese celebri Frodo Baggins e i componenti della Compagnia?" "Oh,nonostante io miei anni non so darti una risposta che sia all'altezza della domanda che mi hai posto" La dama continuava a fissare un dipinto sulle pareti della Sala Grande che rappresentava la distruzione dell'Unico Anello "Cosa darei per poter vivere un'avventura come questa!.D'un tratto il messaggero del Re degli Elfi,giunto a Gran Burrone quel dì bussò al possente portone della Sala Grande dove aspettava di essere accolto. "Mae Govannen,Elurin!Quali nuove rechi dal tuo lungo viaggio?" "Mio Re,porto notizie nefaste: una nuova minaccia incombe su Arda,le nuvole provenienti dal Mare si fanno sempre più cupe,delle imbarcazioni eliche senza passeggeri sono giunte al tramonto dello scorso giorno nella Baia di Belfalas,a Lòrien hanno avvistato quattro notti fa un gruppo di orchetti!" "Orchetti?sciocchezze!gli archetti sono stati debellati dalle nostre terre,non uno ne è rimasto su tutta la Terra di Mezzo ed ora lasciatemi in pace,uscite da questa stanza!" "Nonno,dubiti forse della parola di Elurin? Se avesse ragione saremmo nuovamente in pericolo e occorrerebbe discutere al più presto con gli esponenti più prestigiosi delle varie razze.Tra quattro giorni convoca un Consiglio segreto come fu con Elrond." "Come al solito,nipote mia non posso negarti che la tua saggezza mi spaventa!Ciò che desideri sarà fatto!" e così Ingaran uscì dalla stanza dirigendosi alla grande tavola imbandita dove avrebbe pranzato.Due giorni passarono veloci,ma al terzo Ingaran,sdraiato nel suo letto fece chiamare la nipote che preoccupata si precipitò nella sua stanza. "Piccola mia,è giunta l'ora di dirsi addio,sento che non passerò la notte" "Non dite così nonno,non potete lasciarmi proprio ora che il vostro popolo e soprattutto io necessitiamo del vostro aiuto e della vostra immensa saggezza" "Della mia immensa saggezza?Nell'ultimo periodo della mia vita ho potuto apprendere da te molte cose che non sono riuscito a comprendere in un'intera esistenza. Sono certo che lascerò il mio popolo in ottime mani".Queste furono le ultime parole di Ingaran perché,sentendo la fine avvicinarsi non volle che la nipote lo vedesse spirare e fece uscire tutti dalla stanza. Quella notte in tutta la città di Gran Burrone echeggiavano lamenti in onore del Re defunto. La dama si accascio sulla salma del nonno "Aranya!" "Non disperate,anar caluva tielyanna (il sole brillerà sul vostro sentiero) ne sono certa.Ora andate a riposare,domani sarà un giorno importante per voi!" e così Indis accompagnò la dama addolorata nelle sue stanze.
Così il giorno seguente venne nominata Signora di Gran Burrone e,nonostante ci furono grandi banchetti in suo onore e i festeggiamenti durassero fino a notte fonda la dama non potè gioire perché il suo animo era ancora rattristato per la perdita di Ingaran.
Finalmente giunse il 25 ottobre; quel giorno si sarebbe tenuto il consiglio segreto per discutere sugli avvenimenti che nell'ultimo periodo avevano scosso molti popoli. Quando furono giunti tutti la dama fece il suo ingresso nella Sala Grande.Per un istante tutto tacque. Le persone sedute al lungo tavolo erano pervase da un'aura di stupore e meraviglia. "E' lei!" "Hai,ragione,è proprio lei!" "Non può essere!Non avrei mai creduto di poter avere l'onore di ammirarla anche per un solo istante!" Lo scompiglio nella sala fu dovuto alla vista di Eldhwen, lo splendore degli Elfi la quale bellezza superava di gran lunga quella di Luthien e Arwen e la quale saggezza eguagliava quella di un Maiar . La carnagione era luminosa , la sua chioma corvina e i suoi occhi di un blu intenso. Sulla testa indossava un cerchietto d'argento che era stato di Ingaran e che ora spettava a lei portare.
"Fate silenzio,non è questo il luogo per discutere dei vostri affari!" "Come immagino siete a conoscenza della morte di mio nonno,io sono Eldhwen,Signora di Gran Burrone" Discussero a lungo sul da farsi e, dopo molte ore giunsero alla conclusione che bisognava formare una nuova compagnia che riferisse ciò che stava accadendo nelle terre lontane. I membri della compagnia furono : Eldhwen per i mezz'elfi, Aradan per gli Elfi,Aratan chiamato nelle terre eliche Adanedhel ovvero l'Elfo-Uomo,Polo Maggot per gli Hobbit e Borin per il popolo nanico.
Si stabilì che la Compagnia sarebbe partita il giorno successivo per la Baia di Belfalas.
Presto giunse il tramonto e gli invitati furono accompagnati da Eldhwen nel Salone del Fuoco dove avrebbero ascoltato canti e racconti. Non vi era altra luce che un solo grande fuoco che rimaneva acceso durante tutto l'anno. Solitamente il Salone del Fuoco veniva utilizzato da Ingaran come luogo per la meditazione.
Appena l'ultimo dei presenti ebbe fatto il suo ingresso nella stanza si udirono molte voci affannate e disperate giungere dalla Sala Grande "Mia Regina,sono Elros e questi sono Elfi fuggiti con me da Lòrien,chiediamo asilo nella vostra dimora!" "Entrate pure e raccontatemi ciò che è accaduto" "Due notti fa le nostre acque sono state invase da esseri striscianti di enormi dimensioni, il nostro cielo da due draghi che hanno incendiato e distrutto le nostre abitazioni e,non sapendo come difenderci siamo fuggiti" A quelle parola di nuovo nella sala regnò il silenzio mentre Eldhwen desiderò ardentemente che Ingaran fosse ancora vivo per sostenerla. "Mia Regina,come porre rimedio a questa insostenibile situazione?" disse Borin il Nano "Questa domanda la pongo io a voi,membri della Compagnia!" disse Eldhwen. A quelle parole Aradan si alzò in piedi "L'unica soluzione, per ora è andare a Lòrien,distruggere ciò che minaccia il suo popolo e da lì iniziare la nostra ricerca per scoprire chi sia la fonte di questi esseri oscuri" "E come pensi di distruggere i mostri che hanno reso Lòrien la loro dimora?Con un semplice arco e delle frecce?" ribadì il Nano in tono di scherno. "Ora basta Borin! Mettete da parte il vostro sarcasmo e cercate di andare d'accordo e ora andate nelle vostre stanze a riposare perché domani ci attende un lungo viaggio per Lòrien!"

CONTINUA…

  
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