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Autore: Mikage    20/03/2012    5 recensioni
Sulla falsariga della famosa serie tv: tre indomite guerriere al servizio del nostro maestro di arti marziali preferito, in lotta contro il male, ma anche tra di loro per vincere il cuore del loro capo... Akane, Shan-pu ed Ukyo unite per proteggere l'umanità... ma a noi da loro chi ci protegge? *Episodio 4*
Genere: Comico, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Shan-pu, Ukyo Kuonji
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sede dell'Organizzazione Segreta - luogo segreto - ore 17:00
                                 
 
Una sottile figura femminile si stagliava nella penombra, compostamente seduta dietro un basso ma largo tavolino.
Intorno a lei, diverse altre sagome trattenevano il fiato, aspettando il discorso del loro capo.
 L'aria intorno sfrigolava nell‘attesa, era quasi possibile vedere concretamente l'ansia che permeava la stanza.
Il nervosismo si manifestava nei gesti delle figure, che si torcevano le mani o tamburellavano le dita sul tavolo.
D'un tratto la figura a capotavola prese la parola.
 
Misteriosa figura femminile: Signore! Insieme siamo riuscite nelle più grandi imprese! Pulire i tappeti dalle macchie di salsa di soia! Stabilire l'esatta temperatura dell'olio in cui friggere il tempura! Ma oggi... siamo finalmente riunite qui per festeggiare la riuscita della nostra principale missione!
 
Una serie di applausi entusiasti si diffuse per la sala.
 
Misteriosa figura femminile: Agiremo al più presto! Ma prima... assaggeremo la torta che ci ha preparato la Signora O.!
 
Altra serie di applausi.
 
 

 
Sede della J.I.A ore 20:30
 
 
 
La telefonata del direttore era sembrata piuttosto urgente.
Se persino lei, che teneva le fila dell'intera agenzia, cominciava a preoccuparsi, allora la situazione doveva essere davvero seria, ed esigeva un'immediata risoluzione.
Da tre giorni nessuno aveva notizie di Ranma.
Ukyo riagganciò la cornetta e, chiudendo in tutta fretta il locale, nonostante le proteste dei suoi avventori, si precipitò verso la sede della J.I.A. per incontrare le sue colleghe.
Le ritrovò di fatto poco dopo nel corridoio adiacente l'ufficio di Ranma, e si scambiarono un'occhiata preoccupata. Da dove comiciare a cercare? Magari in ufficio aveva lasciato qualche traccia, avrebbero potuto cominciare da lì...
Con grande sorpresa le ragazze ritrovarono Ranma proprio lì dentro, pressochè irriconoscibile. Aveva delle profonde occhiaie, la camicia spuntata ed i capelli ridotti ad un groviglio, e nel frattempo cercava di versare del caffè che schizzava ovunque, tranne che nella tazza che reggeva con mani tremanti.
 
Ukyo: Ranma! Che ti è successo?
 
Ranma: Sono tre giorni che sono nascosto in ufficio... lei... lei potrebbe trovarmi da un momento all'altro...
 
Akane: lei chi?!
 
Ranma: Lei... è inarrestabile!
 
Shan-pu: Lo so, Ranma, hai sempre avuto problemi con il direttore, ma ora mi sembra che tu stia esagerando....
 
Ranma: Non lei! Molto peggio!
 
Akane: Nabiki ti sta ancora ricattando?
 
Ranma: No... ancora peggio...
 
Ukyo: E chi può essere peggio di....
 
Ranma, spazientito, estrasse dalla giacca la foto di una donna in kimono, mite e sorridente, con i capelli raccolti intorno alla testa. Il suo sguardo gentile non tradiva assolutamente nulla che potesse far pensare fosse capace di fare del male a qualcuno.
Figuriamoci ridurre uno dei migliori agenti della J.I.A. alla stregua di un topo in trappola!
 
Akane: Ma... questa è la signora Saotome...
 
Ukyo: Già, la madre di Ranma!
 
Shan-pu: Aya! E cosa può aver fatto una donna così gentile?
 
Ranma: Non capite! Lei mi troverà... e sarà la fine!
 
Ukyo: Ranma, perchè non ti calmi e ci spieghi tutto dall'inizio?
 
Ranma: Già... forse è  meglio. Di sicuro saprete che da quando ero molto piccolo mio padre mi portò via da mia madre per un lungo viaggio d'addestramento per diventare un ottimo agente segreto. Perchè mia madre acconsentisse a lasciarci partire, lui la lasciò con la promessa che non solo mi avrebbe fatto arrivare ai vertici di quest'organizzazione, ma anche diventare il più virile degli uomini...
 
Akane, Shan-pu e Ukyo: ...
 
Ranma: dopo la promozione l'ho finalmente reincontrata. Abbiamo parlato a lungo e lei mi ha detto che le andavo bene così come sono, che ero il meglio che potesse  desiderare da un figlio...
 
Akane & Shan-pu: Awww....
 
Ukyo: che cosa commovente!
 
Ranma: Ma solo ora ho scoperto che in tutti gli anni in cui siamo stati separati, lei è diventata la fondatrice della terribile M.A.M.M.A.!
 
Akane, Shan-pu & Ukyo: La M.A.M.M.A.. ?!
 
Ranma: Sì! La Madri Associate per Maschi Machi e Aitanti! E' una terribile organizzazione che lavora perchè gli uomini siano il più virile possibile!
 
Sha-pu: Non mi sembra una cosa negativa...
 
Ranma: Non capisci! Tutte loro hanno un concetto traviato e stereotipato della mascolinità! Per loro è molto virile andare a letto con il maggior numero possibile di donne, spiare nei bagni pubblici femminili, rubare biancheria!
 
Akane: Traviato e stereotipato?! Da quando ti esprimi così bene?
 
Ranma: Nabiki lo ha definito così!
 
Akane: Ah... ecco...
 
Ukyo: Comunque io ancora non vedo il problema. Mica possono costringerti....
 
Ranma: E' questo il punto! La settimana scorsa hanno rubato il prototipo di un nuovo progetto del dott.Tofu, il raggio cambia-personalità. Alcune sofisticate indagini ci hanno portato a credere che sia stata l'organizzazione a rubarlo...
 
 ***
Le indagini sofisticate della J.I.A. - intercettazione della telefonata tra il soggetto 0001 (Tofu Ono) ed il soggetto 0002 (Sig.a Ono)
 
0002: Tesoro! Stai bene? Lo dico sempre, tu lavori troppo!
 
0001: Ma no, Mamma, sto bene!
 
0002: E come procede, l'invenzione del raggio? Qui all'organizzazione segreta vogliono sapere....
 
0001: Organizzazione segreta?!
 
0002: Ho detto così? Ehehheh... volevo dire al circolo anziani del quartiere! Eheheh, che sbadata!
 
 ***
 
 
Ranma: Ed io lo so, se ce l'ha lei, vorrà di sicuro usarlo su di me!
 
Akane: Per quello che cambia... Ranma è già un maniaco...
 
Ukyo: In fondo non sarebbe così male... Ranma avrebbe bisogno di una spintarella...
 
Shan-pu: Ma no, lui è solo un pò timido! Gli ci vuole un pò di tempo...
 
Ranma: La smettete di parlare come se io non ci fossi?!
 
 
D'improvviso la porta di spalancò, e nell'ufficio entrò il Dott.Tofu, senza la fedele valigetta e con un espressione allarmata.
 
Dott.Tofu: Ranma! E' terribile! Il Centro Elaborazioni Dati è riuscita a rintracciare il mio prototipo... ed è a pochi passi da qui!
 
Ranma: Maledizione! Kasumi!
 
Pochi secondi dopo, saltò in aria una delle pareti della sala. Mentre la polvere e d i calcinacci si depositavano a terra, aquistava visibilità la sagoma di un uomo con un grande zaino sulle spalle.
 
Ryoga: Ranma! Che razza di uomo sei per mandare delle innocenti donne a fare per te il lavoro sporco?
 
Kasumi: (facendo capolino dalla breccia nella parete) Mi hai chiamata?
 
Ranma: (schivando i pugni di Ryoga) K... Kasumi! Ti avevo detto che non doveva entrare nessuno, nessuno!
 
Kasumi: Oh, sono desolata! Ho visto tutti qui fuori ed ho pensato che ci fosse una riunione! Gradite una limonata?
 
Ranma: Non c'è tempo per la limonata, dobbiamo agire subito! Per prima cosa... (correndo in circolo per la stanza) niente panico, niente panico, niente panico...
 
Ukyo: A me sembra che l'unico preso dal panico sia tu....
 
Ryoga: Ma che gli è preso?

 
 
 
Centro Elaborazioni Dati ore 20:35
 

 
 
Gosunkugi odiava il suo lavoro.
Odiava i suoi colleghi, odiava i massacranti turni a cui era sottoposto, ma più di ogni cosa odiava Ranma Saotome.
Cercò di reprimere l'esigenza di inchiodare un'altra bambolina sul muro, per terminare il suo lavoro, in un raro eccesso di zelo. Alzò gli occhi dai suoi propositi di vendetta, per trovarsi nel bel mezzo di un gran trambusto. Gente che correva da una parte all'altra, fogli sparsi, pallottolieri che correvano sulle loro assi di metallo tanto veloce da sprigionare quasi le scintille.
Ma cosa stava succedendo?
Si alzò di scatto dalla sua postazione messa su precariamente con i cartoni del latte per ritrovarsi investito da una strana luce bluastra.
Il rumore intorno sembrava non esistere più, mentre un solo pensiero gli invase la mente: era l'ora di farla pagare a quell'idiota di Ranma Saotome, e riprendersi la sua donna. Gli avrebbe dimostrato una volta per tutte che Akane Tendo era solo sua!
Cominciò a sghignazzare sempre più forte e scappò via correndo, sotto gli sguardi allibiti dei suoi colleghi.
 
Collega 1: Quel tizio mi spaventa, è ogni giorno più strano!
 
Collega 2: Dici? Io invece pensavo stesse meglio, forse non l'avevo mai visto ridere!
 
Collega 3: Ridere?! (sfogliando un libricino) Mi pare che sia una delle attività vietate dal nuovo regolamento redatto da Nabiki Tendo!
 
Voce gracchiante da un altoparlante: ** Esatto! E inoltre, articolo 22 comma 3: è vietato perdere tempo in commenti per personaggi secondari senza un'identità! Per questo mese vi dimezzo lo stipendio!**
 
Collega 1, 2 & 3: *maledetta Nabiki Tendo!*
 
Voce gracchiante da un altoparlante: **Ancora? Allora vorrà dire che per questo mese non vi pagherò affatto!**
 
Collega 1: Ma se l’abbiamo solo pensato!
 
Voce gracchiante da un altoparlante: ** Non avete letto il comma 4?**

 
 
 
Sede della J.I.A. ore 20:40
 
 
 
Akane cominciava ad essere stufa delle reazioni melodrammatiche di Ranma.
Possibile che davvero la Signora Saotome, tra le donne più dolci ed onorevoli che conosceva, potesse architettare tutto questo? Per giunta a scapito del figlio da poco ritrovato?
Era assolutamente inverosimile.
Eppure, se fosse stato così, avrebbe avuto il coraggio di combattere contro una donna indifesa?
Persa nei suoi pensieri, quasi non si accorse della lieve stretta di due sottili braccia, che si materializzarono dal nulla alle sue spalle.
Spaventata, si divincolò dal debole abbraccio per ritrovarsi faccia a faccia con quel tizio che lavorava nello scantinato (come diavolo si chiamava?) , che, a torso nudo, fletteva i muscoli (?). Uno spettacolo raccapricciante, che la lasciò a bocca aperta.
 
Gosunkugi: Cosa c'è, piccola? Sei intimorita dalla mia maschia presenza? Non aver paura, io sono qui per proteggerti...
 
Anche Ranma si accorse del nuovo ingresso, e gli si parò davanti, impedendogli di avanzare ulteriormente.
 
Ranma: Ma cosa fai?
 
Gosunkugi: Ah, Saotome! Stai puntando la mia donna? Vorrà dire che dovrò darti una bella lezione!
 
Ranma non rispose, ma semplicemente dette al povero sottoposto una spinta che lo proiettò attraverso la parete distrutta, e quindi giù per le scale.
 
Gosunkugi: (volando) Vabbè, per questa volta di lascio andaaaareeeeee...
 
Shan-pu: Oddio! Ma cosa diavolo era quello?
 
"Ahahahahah! Vi è piaciuta la nostra piccola dimostrazione?"
 
All'unisono tutti si voltarono verso la porta dell'ufficio di Ranma, dove si trovava un folto gruppo di donne. In testa spiccavano tre figure formalmente abbigliate, una delle quali aveva tra le mani una lucente katana.
 

 
Oh! Chi sono adesso queste misteriose (Seee, vabbè!) figure? Dove è atterrato il povero sottopagato dell'agenzia? Quale nuovo pericolo dovranno affrontare le Angels? Riuscirà Akane a dimenticare questa traumatica esperienza? Si capaciteranno i lettori, che pensavano finalmente di non rivedere mai più quest'obbrobrio, del suo repentino ritorno? (Okay, la smetto!)
Lo scoprirete nella prooosssssima puntata!!
  
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