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Autore: PurinBunny    20/03/2012    4 recensioni
Ti prego mostrami una delle tue espressioni timide. Fammi sentire di più quella tua timida, dolce voce in cui potrei annegare. Pronuncia il mio nome...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amaimon, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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‘’Ti prego mostrami una delle tue espressioni timide. Fammi sentire di più quella tua timida, dolce voce in cui potrei annegare. Pronuncia il mio nome.’’
E fu così che Amaimon, il re demone della terra, si affrettò a posare le labbra sulla ragazza che aveva bloccato sulla parete in camera sua.
‘’Quella che amo…quando i tuoi occhi mi guardano così…’’
Si staccò appena per iniziare poi a baciarla sul collo fino a scorrere alla spalla, scostandole la maglia. Aveva una pelle così calda, e per tutto il tempo continuava a fissarla ed aspettare in una sua reazione: imbarazzo, rabbia, tristezza…
‘’perché quando sento quella dolce voce e questo calore, sono felice’’.
Gloria lo scansò subito, portandosi un pugno davanti alla bocca con un senso di irritazione e tristezza che l’avvolgeva in quel momento, da quando con un pretesto qualsiasi si lasciò andare a quel ragazzo e che, purtroppo capì troppo tardi, non si aspettava tutto questo.
-Perché l’hai fatto!- provò a trattenere a stento le lacrime -Lo sai che non ti sopporto!-
Si affrettò ad uscire dalla stanza quando le venne stretto il polso e un attimo dopo si ritrovò fra le braccia del ragazzo che non aveva intenzione di lasciarla andare.
-Ti prego, rimani qui- le sussurrò all’orecchio mentre le accarezzava la schiena.
-No, lasciami!- nel liberarsi si sbilanciò e si ritrovò distesa sul letto.
Amaimon si sedette accanto a lei, rimanendo serio e continuando ad osservarla.
-Per te è difficile ammetterlo vero?- le si avvicinò, sollevandola e facendola sedere su di sé –Non puoi semplicemente dire che ti sei innamorata di me-
Confusa la ragazza in un attimo strinse le braccia intorno al collo del ragazzo, singhiozzando.
-Ti odio, è tutta colpa tua! Ritrovarmi qui, a contatto col tuo corpo, sul tuo letto impregnato del tuo odore…è per questo che…-
-Il mio odore…ti piace?-
-No…!-
Gloria mentiva e questo Amaimon l’aveva capito. La sua voce troppo insicura, quel suo abbraccio improvviso. Il sentimento che lui provava per lei era ricambiato, ma lei non voleva ammetterlo.
Si strappò un lembo della propria giacca per poi legarlo sul polso della ragazza.
-Dimentica tutto quello che succede finchè hai questo legato al polso, come se non fosse mai successo. Potrai fare tutto quello che vorrai, e poi dimenticheremo.-
La ragazza lo fisso per qualche secondo poi, lasciandosi trasportare da quelle sue parole, lo baciò intensamente affondando le mani fra i suoi capelli.
Amaimon iniziò a scorrere le mani lungo i fianchi, alzandole appena la maglia senza staccare le labbra da quelle morbide della ragazza che però fece lei subito dopo, non per dispetto ma per togliersi da sé la maglia. Lei in quel momento lo desiderava e niente le avrebbe fatto cambiare idea.
Indulgiò le mani sulla camicia del ragazzo mentre iniziava a sbottonargliela arrossendo. Il contatto delle proprie mani calde con il petto gelido di lui la fece rabbrividire, non se lo sarebbe mai aspettato.
Le labbra del ragazzo s’incurvarono lievemente in un sorrisetto mentre sollevava con due dita il mento della ragazza, accarezzandolo con le unghie.
-Sei carina- avvicinò le labbra all’orecchio, mordendolo lievemente con gli affilati canini –Sei molto carina-
Invertì le posizioni e prese ad esaminare centimetro per centimetro il corpo della ragazza che dava l’impressione di essere così piccola ed indifesa sotto di sé.
Percorse le dita lungo le gambe mentre prese a rimuovere gli indumenti rimasti di entrambi che impedivano il contatto dei loro corpi.
Gloria, imbarazzata, si strinse le braccia davanti al proprio petto ma Amaimon iniziò a baciarle le mani
-Toglile, hai un bel corpo, mostralo-
La ragazza eseguì la sua richiesta portando una mano davanti alla bocca del ragazzo che rimase sorpreso.
-Non dirmi quello che devo fare, io…io…mi vergogno da morire-
Amaimon le leccò la mano, guardandola
-Supereremo insieme questo imbarazzo. Uniamoci l’uno nell’altra, così- incrociò le dita delle mani con le sue.
-Così, diventiamo una cosa sola- arrossì Gloria, sussurrando quelle parole.
Il ragazzo le si avvicinò e la baciò con trasporto. Non si sarebbe mai tirato indietro ad una simile richiesta. Finalmente era lì, la ragazza che tanto aveva desiderato fra le sue braccia.
Le carezze, i baci, le parole dolci resero quella notte la più passionale della loro vita.

La mattina seguente Amaimon sì svegliò. La prima cosa chi vide fu la ragazza accanto a sé che dormiva, stanca dalla notte precedente.
La osservò. Era carina anche mentre dormiva. Quello che colse la sua attenzione era ancora il pezzo della giacca legato al polso
-Non potrai dimenticare tutto questo- mormorò tornando a dormire
Si risvegliò poco dopo, ma questa volta Gloria non c’era. Al suo posto c’era un foglietto con all’interno il pezzo della giacca.

Nel foglio c’era scritto:
‘’Dimenticare..dimenticare..dimenticare..
Ti prego, aiutami a dimenticare..’’
  
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