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Autore: Maho_Lupin    18/10/2006    6 recensioni
"Mentre stavo sull’altalena a rimuginare su tutto ciò, d’improvviso, ad interrompere i miei pensieri, mi si presenta un cane, che dopo qualche passo, si siede proprio davanti a me, iniziando ad osservarmi. Mai avrei creduto, che proprio quel cane con quel naso bizzarro, avrebbe dato una tinta più chiara alla mia vita." Vi prego è la prima fic originale che scrivo, perciò dovrò fare pratica!! Spero vi piaccia!!Si accettano recensioni di tutti i tipi!
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Mi chiamo Maho , e sono un’appassionata di questo sito. Amo leggere , ma anche scrivere. Ecco il motivo per cui mi trovo qui a proporvi questa storia. Questa è solo la mia seconda Fan Fiction…ma è la prima, della categoria: ORIGINALE.

Quindi, vi prego…(si mette in ginocchio con le mani congiunte…N.d.A.)…vi scongiuro…leggete…o almeno dateci una piccola occhiataç_ç

…Buona lettura…!!!                      

 

 

                                  .: The Dog :.

 

 

Capitolo 1: Quando il destino ha l’aspetto di un cane!!!

 

Mi trovavo nel parco giochi poco lontano dal mio quartiere. Un parco giochi abbandonato ormai da anni, nascosto fra gli alberi e una grande muraglia in pietra che lo circonda.

 Ad ogni modo, ero seduto al solito posto a fare la solita cosa…ovvero stare seduto su di un sedile in legno di un’ altalena a chiudermi in me stesso.

Perché? Bhè…il motivo è semplice, la mia famiglia.

La mia situazione familiare non è certo delle migliori.

Mio padre,Walter Wood. E’ un uomo molto orgoglioso, ma molto freddo, per lui il lavoro viene prima di ogni cosa, dirige una grande multinazionale…e, nonostante questo, è stato sposato ben due volte.

La prima con mia madre, che purtroppo morì non appena avermi partorito, perché cagionevole di salute.

 La seconda è quella attuale. Nicole… una vera arpia, sciocca, permalosa e prepotente, è una donna che proprio non scende…odiosa. La sposò giusto un anno dopo la morte di mia madre…probabilmente erano amanti, perché sembrerebbe alquanto strano…fatto sta, che dopo nemmeno un anno di matrimonio ebbero mia sorella, Avril. Che per me, è l’unica cosa importante e insostituibile a questo mondo. Dolce, premurosa, sincera e temeraria, soffre come me la situazione di squilibrio che abbiamo a casa (se così la si può definire!), ma a differenza di me, lei è forte e regge…senza mai abbattersi.

Io invece, Oliver Wood, vengo qui a rifugiarmi da tutto e da tutti…ad odiarmi.

Perché la cosa che più crea scompiglio nella mia famiglia, sono proprio io, o meglio il mio essere diverso…o per meglio intendere, il mio essere gay.

Non è stato facile comunicare a mio padre tutto ciò, ma una piccola parte di me sperava comunque in una comprensione da parte sua…ma tutto quello che ho avuto è stato solo un suo ulteriore rifiuto…Eh si, perché questo è stato solo uno dei tanti… forse il peggiore, ma solo uno dei tanti.

Non ero particolarmente bravo a scuola, e caratterialmente sono molto irrequieto e combino solo casini…e questo non è di certo un comportamento esemplare per un futuro ereditiere di una multinazionale, se poi ci mettiamo anche il particolare del gay…!

Lui, per tutta la mia intera vita fino adesso , non ha fatto altro che ripetermi la codesta frase: “Non sei, e non sarai mai il figlio che avrei voluto…mi deludi ogni giorno di più.”.

E ogni volta c’era mia sorella a curare le ferite… ma queste sono ferite che ti rimangono nell’anima e non vanno via, tanto che l’odio e la rabbia che ne derivano, riescono a mettere da parte l’affetto che provi malgrado tutto…spesso, venivo qui e immaginavo di scappare via lontano…in fondo è un desiderio che tutt’ora arde dentro me, ma non ho abbastanza fegato per farlo…anche perché non saprei nemmeno dove andarmi a rifugiare... non ho amici che potrebbero darmi una mano…a dire il vero non ne ho proprio di amici. Per questo mi ritrovo ancora qui, neo-diciannovenne , che aspetto il momento in cui la mia lugubre vita acquisti colore.

Mentre stavo sull’altalena a rimuginare su tutto ciò, d’improvviso, ad interrompere i miei pensieri, mi si presenta un cane, che dopo qualche passo, si siede proprio davanti a me, iniziando ad osservarmi…

Era grosso, bianco, con un pelo lungo, orecchie all’ingiù, una grossa, grossissima e lunghissima lingua piena di bava, che gli penzolava fori dal muso, dove spiccavano due occhi azzurri e un piccolo naso nero a forma di cuore.

Mai avrei creduto, che proprio quel cane con quel naso bizzarro, avrebbe dato una tinta più chiara alla mia vita.

Continua…

 

 

Allora???  O_o? Vi è piaciuta? O almeno vi ha incuriosito un pochino? Se si, potreste lasciarmi una recensione…? *_*   Vi dico subito che sono ben accette, qualsiasi tipo di critiche…anche perché devo migliorare….infondo sono solo all’inizio… ._.

 

  
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