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Autore: Il Romanticismo Perduto    20/03/2012    1 recensioni
Qual è la vostra scala d'importanza? in questa Flashfic scoprirete qual è quella della nostra golosa Artemiya, facendo un tiro mancino alla nostra ignara Elisa, rimanendo a bocca asciutta.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La Vita Sulla Pelle'
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Scala D’Importanza

 

Elisa, dopo una giornata di lavoro estenuante e di consegne mirate a matrimoni e battesimi, entrò in casa assaporando il fresco odore di niente che la sua casa aveva l’onore di avere. Proprietaria di un negozio, satura di odori dalla mattina alla sera, la cosa più dolce da regalare a un fioraio è l’odore di niente in casa propria.

Poi, un leggero aroma di cioccolato caldo agganciò il suo naso, trascinandola come un alga viene trascinata dall’ancora, verso la cucina, trovandovi la moglie intenta a estrarre dal forno aperto una serie di grandi dischi di pasta frolla e gocce di cioccolato.

«Mmm...che bontà!» asserì la mora, sedendosi a tavola come per esser servita di tutto punto. La moglie, appoggiando la teglia, prese i dischi con una pinza e li ripose in un vassoio contornato da un tessuto rosato.

Fu Elisa che allungò la mano per prima, ma venne fermata da una pinzettata della moglie, che ribadì, con tono serio.

«Sono per me!», prendendone uno con le mani e pregustando l’odore dolce della frolla cotta e il cioccolato ancora caldo che colava nelle insenature del biscotto fresco come l’acqua entra nelle scanalature degli scogli.

Il labbro tremulo non tardò a comparire sul volto corrucciato della moglie, smorzata sul nascere del desiderio crescente di assaggiare una delle poche leccornie cucinate da Artemiya.

La osservò con sguardo fulminante mentre, ad uno ad uno, li mangiava con una voracità piena di gusto, negando alla compagna un piccolo ma gradito assaggino.

«Ma ami di più me o i cookies?» azzardò Elisa, incrociando le braccia già pronta per la risposta della moglie. Per tutta risposta Artemiya concluse il penultimo cookie con un boccone grande come la bocca stessa e, leccandosi le dita, rispose.

«Beh, nella mia scala di importanza ci sei tu al primo posto, donna della mia vita e centro del mio essere...» mentre parlava appoggiò il vassoio davanti alla mora, in centro un solitario cookies venuto male, mezzo bruciato, che la bionda aveva prontamente scartato «...e poi ci sono i cookies.» sorrise maliziosa, sfuggendo all’ira ormai dirompente della donna correndo al piano di sopra, svegliando una pimpante Setsuko che rincorse lo strano duo, come se fossero tutti preda di un raptus di follia, la bionda consapevole del crudele scherzo rivolto alla moglie ed Elisa, la povera vittima affamata di cookies e coccole.

Alla fine della corsa tutto si concluse per il meglio, la bionda aveva preparato una infornata di dolci solo per la moglie e prontamente nascosto, aspettando che Elisa, utilizzando la sua arte amatoria, la “costringesse” a confessare il luogo segreto del goloso tesoro.

Alla mattina dopo, ovviamente, quei gustosi cookies erano già stati prontamente digeriti. Ma non da Elisa, né da Artemiya, bensì dalla golosa Setsuko, grande fiutatrice di dolci non propri e ingorda fino alla morte.

Fu trovata sul luogo del misfatto all’ora di cena, con la pancia piena e il vassoio nascosto completamente vuoto, gli occhi dilatati dall’iniezione abbondante di zuccheri e la lingua penzolante.

   
 
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