Era una notte buia, l'inverno era iniziato da qualche settimana.

Ogni notte da ormai un mese mi svegliavo di soprasalto, tutta sudata e con pensieri confusi.

Mi sentivo vuota, abbandonata.

Tutto questo perché l’unica persona di cui m’importava mi aveva voltato le spalle senza darmi una vera spiegazione.

Passo le mie giornate a letto oppure a lamentarmi con Jasmine, la mia migliore amica, quanto amo questa ragazza è l’unica persona che mi capisce davvero. Direi di iniziare a parlare di chi sono e cosa faccio.

Mi chiamo Charlotte o Charlie o in qualsiasi modo tu voglia chiamarmi, in questo momento per me sono la signorina ‘Nessuno’.

La gente riesce a dimenticarsi così facilmente di me che mi sento proprio come se non fossi nessuno.

Andiamo avanti nella mia FANTASTICA descrizione, ho diciannove anni compiuti esattamente da due mesi, dieci giorni e dodici ore, pazzesco eh?

Potrei sembrare una pazza, una che conta i mesi, i giorni, le ore.

Ma c’è un motivo se lo faccio, quale?

Credetemi preferite non saperlo e poi il dolore è ancora troppo forte per riuscire a raccontare qualcosa.

Forse un giorno lo saprete.

Dopo questa piccola parentesi andiamo avanti, ho finito l’anno scorso la scuola per geometri, lo so una ragazza che fa il geometra strano, lo so giuro che lo so, mi sono iscritta all’università quasi tre mesi fa e sto provando a passare il primo esame.

Vita amorosa?

Vi prego saltiamo questo particolare facciamo più bella figura.

Aspetto fisico?

Mi piaccio così come sono, non sono magra ma neanche grassa, sono normale, credo.

Posso iniziare a fare la mia risata isterica? Quando sono nervosa o timida inizio a ridere nervosamente ecco ora è uno di quei momenti, sì che bello.

La mia vita era un inferno improvvisamente era migliorata e ora? E’ peggiore dell’inferno, a volte penso di voler morire ma non posso far soffrire le persone che amo e mi conosco preferisco star male io che far star male loro. Era migliorata in tutto avevo qualcuno che mi amava, mi proteggeva, avevo una famiglia che mi amava e ora? Mi ritrovo con un pugno di mosche in mano, ho perso tutto, colpa mia? Forse.

Colpa del mio modo di fare, del mio modo di parlare avrei davvero voglia di urlare al mondo come mi sento e ogni volta che lo faccio il karma, mi si rivolta contro e perdo tutto ciò a cui tengo. Sono proprio un disastro. Come avrebbe detto mia madre ‘sono un caso senza speranze’.

Mi sono trasferita nella mia nuova casa circa tre settimane fa è così bella ed è mia, sono indipendente, anche se mi è ancora difficile dirlo, lo sono e ne sono felice.

Non vorrei disturbarvi ancora ma ho tanta voglia di parlare di lui.

Brutto segno significa che mi manca.

Non dovrebbe mancarmi e invece? Mi manca come l’aria, mi manca come la pioggia nel deserto.

Ti prego cervello non farmi pensare a lui altrimenti inizio a piangere, quel fottuto ragazzo che amo più della mia stessa vita, ma mi ha abbandonato senza spiegazioni, a volte ho voglia di chiamarlo e chiedergli una spiegazione ma ritorno indietro con un flashback.

Lo guardo con le lacrime agli occhi e senza neanche avere la forza di parlare sussurro.

<< E' finita? >>.

Lui mi guarda, china il capo e annuisce, lo rialza e va via lasciami da sola.

Ritorno alla realtà, mi metto una mano sul viso e noto che è bagnato, ho iniziato a piangere senza neanche accorgeneme, sento un dolore al petto e ritorno sotto le coperte sarà un'altra notte d’inferno.

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spazio a xholdonlovato cioè me :')

spero che quest'introduzione vi piaccia appena arriverò a un minimo di due recensioni continuerò la storia.

non chiedo molto solo due fottute recensioni çç

#withlove