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Autore: Marty_Winchester    21/03/2012    4 recensioni
Seguito di "Il sapore della verità, la dolcezza della vendetta"
Jessica aveva rinunciato a ogni cosa e si era rifugiata all'inferno, così da non poter far del male con i suoi immensi poteri. Lucifero (suo nonno) l'aveva accolta nella sua casa, ne ha distrutto l'umanità e voleva renderla il suo degno successore.
Tornata sulla terra per compiere il passo finale, l'ultimo gesto che avrebbe convinto Lucifero della sua fedeltà, fallisce perchè riaffiorano le sue emozioni umane.
Aiuterà Dean, Sam, Castiel e Gabriele a salvare il nostro mondo, o almeno quello che ne rimane dopo l'apocalisse
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'As long as I'm around nothing bad happen to you '
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Ci ho provato, ma nulla ho potuto contro la corruzione dell’inferno. All’inizio ho pensato di farcela, mi dicevo “le anime dell’inferno si meritano di essere torturate”; dopo aver lasciato che mio nonno facesse deperire la terra ho dovuto mettere un muro alle mie emozioni, o sarei impazzita. Sono diventata fredda come il cristallo, ancora mi stupisco della coincidenza di aver scelto un nome con questo significato: cristallo, una cosa pura, come lo ero un tempo anch’io.
Per molti anni mio padre, insieme al suo fedele alleato Castiel, ha esaminato quasi ogni zona dell’inferno, senza riuscire a trovarmi (non volevo); alla fine si sono arresi, anzi Castiel ha convinto mio padre a farlo. Una volta tornati sulla terra, avevano esaurito quasi ogni loro potere angelico, ma nonostante ciò combattono al fianco di Dean nella lotta contro i mostri creati dal virus Croatoan. Non ho fatto mai nulla per aiutarli, se non riportare in vita Dean un trilione di volte.
Mio nonno mi ha sottoposto all’ennesima prova per dimostrargli la mia fedeltà, ma non so se ne sarò in grado…  
 

La stanza è immersa nel buio e due figure, distinguibili solo da occhi magici, dormono.
Mi siedo. Non ho bisogno di guardare fuori per sapere che una pattuglia sorveglia il campo per impedire a persone contagiate dal virus demoniaco, o altre creature come me, di entrare.
Il vero tramite di Lucifero è riuscito a non farsi “prendere”, ma Lucifero e Michele hanno trovato un altro tramite e l’apocalisse ha fatto il suo corso.
Mi alzo in piedi e nell’avvicinarmi a uno dei letti sono tradita dal rumore dei miei passi; entrambi gli addormentati scattano in piedi, brandendo le loro pistole.

-Chi diavolo sei tu? Hai mezzo secondo prima che ti pianti una pistola in mezzo alla fronte –
Involontariamente mi metto i capelli dietro alle orecchie, per niente intimorita.

- è così che si saluta una vecchia amica Sam?-
Sam accende la luce, mentre Dean continua a tenermi sotto tiro.

-Come hai fatto a entrare, sudicio demone?-
Mi metto seduta al posto di prima, incrociando le gambe.

-Per metà ci hai preso… Dean abbassa la pistola: se avessi voluto farti del male, saresti già morto-

- Ti ripeto, se le prossime parole che usciranno dalla tua bocca non saranno “mene vado” ti ficco una pallottola in corpo-
Il fratello più grande, capo di questo gruppo di sopravvissuti, fa il teatrale gesto di caricare il grilletto.

-Va bene che sono passati molti anni, ma non mi riconoscete più?-
Chiudo gli occhi e quando li riapro, sono cambiata fisicamente: per farmi riconoscere ho rivestito l’aspetto che avevo prima di andare all’inferno.
Noto le loro espressioni passare da taglianti a stupefatte.

-Jessica?-

-Crystal-
Correggo seccamente, rabbrividendo a tutti i ricordi che quel nome mi porta alla mente.
Dean abbandona la pistola e mi corre incontro, abbracciandomi forte. Erano quasi cinque anni, da quando mi ero esiliata da sola, che nessuno mi abbracciava; Lucy lo faceva solo quando era alle prese con un’attività precisa, ma quello non vale come vero abbraccio. 
Appena Dean si scioglie dall’abbraccio, faccio tornare il mio aspetto come prima. La verità è che non avrebbe mai potuto riconoscermi: adesso ho morbidi capelli, neri come il manto di una pantera, profondi occhi blu come lapislazzuli e sono cinque anni più adulta.

-Jessica, cioè Crystal, sei così bella –

-Dean, è stata tutti questi anni all’inferno, non possiamo fidarci –
Non fa in tempo a finire di parlare che mi spara un colpo in pieno petto, ma il proiettile mi oltrepassa, senza nemmeno toccarmi. Dean si volta verso il fratello, rosso di rabbia.

-Che cavolo fai?-

- In guerra se non agisci, muori-
Cominciano a discutere, discutere e discutere.

-Basta! Gli anni passano, ma rimanete sempre uguali. Dean tuo fratello ha ragione a non fidarsi, sono stata contaminata dall’inferno e sono qui per una sola ragione: il demonio mi ha ordinato di uccidere Sam per dimostrargli, definitivamente, di essere priva di emozioni umane e di essere il suo degno successore -
Dean mi rivolge uno sguardo che riflette puro dolore.

-Ma non ucciderò Sam, ho capito una cosa: se non provo più emozioni, non potrò compiere azioni riprovevoli spinta dal mio stato d’animo, che sarebbe la ragione per cui mi sono "rifugiata" all'inferno-

-Quindi?-

-Quindi sono tornata per restare, penso proprio che un alleato vi serve-

 
 

eccomi tornata con il seguito della mia fan fiction, come al solito le recensioni sono sempre piacevoli da ricevere ^^

   
 
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