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Autore: AnArtisticHeart    21/03/2012    4 recensioni
"La linea che divide i sogni dagli incubi è sottile come un ago e ben presto le ombre del passato tornarono a presentare il conto"
Un killer sconvolge la vita di Ziva. Riuscirà Gibbs insieme alla squadra a salvarla?
Zibbs father/daughter, Tiva, McAbby
Genere: Drammatico, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Leroy Jethro Gibbs, Un po' tutti, Ziva David
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, sono VooJDee.. vi chiederete cosa ci faccio qui, con l’account di AnArtisticHeart.. Beh, diciamo che continuerò la storia al suo posto, con anche il suo aiuto e la sua collaborazione. ♥
Bien, spero sarà di vostro gradimento comunque.. ci vediamo a fondo pagina.


 

                L’amore è tutto ciò che ancora si può tradire.    [Andrea Pazienza]


Ziva aprì gli occhi e si guardò intorno.

Era in una grande stanza grigia, con i polsi legati al muro.

Il dolore acuto alla spalla le impediva di concentrarsi.

“Ehi!” chiamò. Nessuna risposta.

“Ehi, c’è nessuno?” provò ancora.

Da un angolo buio della stanza venne un sospiro soffocato.

Una figura esile, seduta per terra come lei, fece un breve movimento del capo.

Ziva assottigliò gli occhi per cercare di capire chi fosse.

Quella figura si mosse appena, e sospirò ancora.

“Ziva..”





Gibbs entrò nel laboratorio di Abby, e la trovò seduta per terra.

“Abby?”

La ragazza si tirò le ginocchia al petto, e una lacrima scivolò giù per la guancia.

Gibbs si sedette vicino a lei, e le accarezzò la guancia: “Abby la troveremo.”

“E se non la trovassimo? E se fosse già morta?”

“Non è morta, Abby.”

Lei si asciugò le lacrime: “Come lo sai?”

“Me lo dice l’istinto. Dobbiamo trovarla. Preferisci aiutarmi o stare qui a piangere?”

Abby si alzò subito, afferrò il bicchiere di Caf-Pow e si avvicinò al computer.

“Hai ragione Gibbs, non devo perdermi d’animo. La cercherò e la troverò.”

Lui le schioccò un bacio sulla guancia: “Brava.”




Tony si rivolse a McGee:

“Hei, McGoogle, hai trovato qualcosa?”

“Niente di nuovo. Tu?”

Tony si alzò: “Stavo cercando cosa potesse collegare Myriam e Ziva.”

McGee aspettò che continuasse.

“Ho trovato lui.” La foto di un giovane, sui trent’anni, apparì sul plasma: “Forse non significa niente ma..”

“..è sempre meglio essere sicuri.” Terminò Gibbs, che intanto aveva fatto il suo ingresso nella stanza: “Di chi si tratta?”

“Daniel Cohen.”

“Cos’ha a che fare con Ziva e Myriam?”

Tony fece scorrere delle foto: “Beh, inizialmente l’ho trovato nella lista di persone che hanno lavorato con Ziva, e non ci ho fatto caso finché non ho trovato

questa nel blog di Myriam.”

Sul plasma apparse una foto della ventiquattrenne con l’uomo: “A quanto pare uscivano insieme.”

“Perché dovrebbe aver rapito Ziva e Myriam?”

“Beh, capo.. questo ancora non lo so.”

Gibbs gli tirò uno scappellotto: “E che aspetti a scoprirlo?”




Abby prelevò un campione di sangue dalle lenzuola prese all’ospedale.

“Oh, ti prego.. fa che non sia di Ziva..”

Lo inserì nello spettrometro di massa, e aspettò che i risultati venissero riprodotti sul computer.

Confrontò il DNA con quello di Ziva, e sospirò.

“E invece è proprio suo..”

In quel momento squillò il telefono.

“Qui parla Abby!”

“Abby, sono io. Hai novità?”

“No, Tony. Anzi, a dire il vero.. ho confermato che il sangue sulle lenzuola è di Ziva.”

“Questa non è una buona notizia.”

“Lo so. Non mi hai chiesto buone notizie.”

“Va bene. Hai buone notizie?”

“No.”

“Senti, McGee sta scendendo da te. Dovete frugare tra le mail di Ziva, Myriam, e dovete scoprire tutto sul passato di un certo Daniel Cohen.”

“Va bene.”

In quel momento, Tim entrò in laboratorio e la raggiunse, pronto a lavorare.




“Myriam! Cosa succede?”

La ragazza dall’altra parte della stanza sospirò, stanca: “Ziva..”

Riusciva a malapena a parlare: “Myriam, chi è stato?”

Nessuna risposta.

Ziva socchiuse gli occhi: “Myriam, ascoltami bene.. devi resistere. Fatti forza, so che i miei colleghi ci stanno cercando e..”

In quel momento la porta si aprì, e la stanza si illuminò, facendo bruciare gli occhi a Ziva.

Un uomo si avvicinò, la sollevò con forza da terra e la condusse fuori.

Spalancò una porta, e Ziva trattenne un gemito.

Lui la costrinse a guardare davanti a se, e le sussurrò accanto all’orecchio: “Ora, mia piccola Ziva, ti pentirai di quello che mi hai fatto..”


 




Author’s Notes:

Aspettatevi qualcosa di brutto u.u davvero brutto.
Mi sento cattiva a fare tutto ciò a Ziva!
Comunque, spero di riuscire ad aggiornare con regolarità.. fatemi sapere che ne pensate ^^

  
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