Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: Lollyware99    21/03/2012    5 recensioni
(...) solo il ticchettare della pioggia mi fa compagnia nel mio personale oblio.
"Scusa, scusa! Non lo faccio più Arthie, scusami!"
Pairings: FrUk\ accenni UsUk. Enjoy!
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Forgive me.






Cammino sotto la pioggia, ogni mio passo sembra pesare come un macigno, il mio cuore è distrutto, ma è stato necessario.
La mia gente vuole la libertà e io sono una nazione, io sono l'America, sono pianure verdi come sono alte montagne, sono il cielo che sosta radioso sopra tutto ciò che vedo quando mi guardo attorno, sono un popolo e alla sua volontà non posso sottrarmi.

 

Perdonami Arthur, non volevo disturbarvi.

 

Le goccie di pioggia mi rigano il volto, così come fanno le mie lacrime -che strano poi, come fa a piovere così in piena Estate.
Sicuramente questo cielo mi rispecchia, dentro e fuori; mi giro  verso di te, vedo Francis avvicinarsi piano, con la testa bassa, riesco ancora a sentire le tue urla e i tuoi singhiozzi, non sono poi così lontano.

 

Scusa Art, non sapevo fosse uno dei tuoi soliti cimeli da nonno!

 

La voglia di correre da te e abbracciarti è forte, dentro di me si fa strada la disperazione e un groppo fastidioso si insinua nella mia gola, impedendomi di respirare.
I ricordi si mescolano nella mia mente, riesco quasi a sentire ancora il tepore della tua mano sulla mia, quando, tempo fa, l'afferrasti, dicendomi che sarebbe andato tutto bene, che avresti pensato tu a tutto da lì in avanti.
E' quello che vorrei fare anche io, Arthur, dirti che va tutto bene, che tutto si sistemerà.
So che non è vero, che illuso, dico di essere un eroe e poi non riesco nemmeno a salvare me stesso dall'autodistruzione.

 

Ti prego, fa' come se non fosse successo nulla, dimentica questo giorno e andiamo avanti insieme.

 

Le mani di Francis che ti accarezzano sono stampate nella mia mente, i suoi sguardi lascivi, le sue risatine fastidiose e il sorriso che rivolgevi solo a lui bruciano come l'inferno nei miei ricordi.
La consapevolezza del fatto che quello che sento è solo il pianto di un padre, di un fratello, di un tutore, fanno più male di tutto.

 

Va bene così, Arthur, va bene così, mi va bene, ma resta qui vicino almeno finchè non mi addormento, non farò più scenate simili e potrai partire tranquillo, scusami, sono stato uno stupido!
 


Vivere con te e Francis così attaccati, vittime di un'intesa che io non capivo, che sentivo sbagliata; quante notti insonni ho passato mordendo le lenzuola e tappandomi le orecchie per non sentire i gemiti nella stanza a fianco, quante?
Quante strategie ho architettato per farvi stare un po' più lontani, mi sentivo un vero soldato, quasi mi divertivo, le prime volte, mi sentivo uno stratega militare, mi beavo della tua faccia buffa e imbarazzata quando vi sorprendevo mentre vi baciavate.
Poi ho smesso, mi sentivo solo un idiota autolesionista che "combatteva" una guerra che non avrebbe mai vinto; tu invece pensavi semplicemente che fossi cresciuto, che avessi smesso con certi giochetti stupidi.

 

No, non importa più il passato, solo non andartene, ok? 

 

Stringo i pugni, sento qualcosa di umido e molliccio fra le dita, come ho fatto a finire a terra?
Il mondo gira, mi trovo con le ginocchia conficcate nel fango umido del terreno, la pioggia sembra aumentare e tutto gira vorticosamente intorno e dentro di me.

 

Le sue labbra sul collo, il tuo sguardo estasiato, le mie labbra sul collo, il tuo sguardo stupito, il sangue che cola dal naso di Francis e dalle nocche della mia mano destra. Perdonami.

 

Mi giro verso di te, ancora piangi e urli, chiedi perchè, Francis ti è vicino, la tua mano si aggrappa spasmodicamente alla sua divisa e lui ti tira su sussurrandoti chissà quali parole, vi alzate e andate via abbracciati sotto la pioggia che non accenna a diminuire.
Vi vedo così bene da qui, andate via e neanche immaginate di essere guardati, neanche immaginate di strapparmi il cuore ogni volta che vi tenete la mano così, vi vedo davvero bene, non sono poi così lontano.
Le lacrime calde ricominciano a scorrere sul mio viso, probabilmente non hanno mai smesso, la mia mano corre sulla divisa, vicino al cuore, e stringe il tessuto, lo maciulla, lo strappa e lo dilania con tutta la forza che possiede.
I vostri passi sono sempre più lontani, chissà dove state andando senza di me, la mia testa si abbassa fino a raggiungere la mano ancora ancorata a terra, i capelli premono sul terriccio e tutto improvvisamente diventa nero e offuscato, solo il ticchettare della pioggia mi fa compagnia nel mio personale oblio.


 

Scusa, scusa! Non lo faccio più Arthie, scusami! ...Mi vuoi ancora bene, vero?






~ Angolo della poveretta che ha scritto questa roba:
°-° Oh, la gente non dovrebbe MAI mollarmi a casa annoiata e depressa con un computer in mano. 
Va beh, ormai ho partorito(?) sta roba e ve la beccate, spero di non aver scritto troppe cazz*EHM*...sssì, vabbè, lasciamo stare. 
Quindi...boh, fatemi sapere che ne pensate, (non troppo cattivi, please, che poi nel mio profondo ci rimango male D: Mentite piuttosto, MENTITE!) perchè mi farebbe felice! :D 
Un baciozzo, Lollyware. <3



 
 
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Lollyware99