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Autore: RollyChwan    22/03/2012    6 recensioni
Titolo banale per una storia senza pretese. Spero che vi possa lasciare un sorriso.
Tratto dal testo: "Era stato facile convincerlo. Erano bastati un paio di occhi velati dalle lacrime e un tenero tremolio del labbro."
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Chichi, Gohan, Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Momenti di vita quotidiana
 
 
Era stato facile convincerlo. Erano bastati un paio di occhi velati dalle lacrime e un tenero tremolio del labbro. E adesso eccolo lì, povero papà ingenuo, a dover sopportare lo sguardo truce del suo simpatico amico Vegeta, le incessanti chiacchiere della dolce Bulma e le soavi urla di gioia dei due piccoli angioletti quali erano Goten e Trunks…o ma andiamo! Non prendiamoci in giro Goku! Con Vegeta hai un tipico rapporto “odi et amo”, più “odi” da parte del principe in effetti, Bulma ti stressa e quei due demonietti riescono sempre a metterti nel sacco! Cosa che è capitata anche oggi d'altronde. Infatti non molto tempo prima il nostro eroe si vide correre incontro un agitatissimo Goten che lo pregava di teletrasportarlo alla Capsule Corporation, che si trattava di una questione di vita o di morte e che la padrona di casa era ‘assolutissimamente’ d’accordo; peccato però che una volta arrivato a destinazione la “questione di vita o di morte” si era dimostrata essere un nuovo videogioco di Trunks che doveva essere necessariamente provato anche dal piccolo di casa Son e che la padrona di casa, colta nell’atto di pranzare insieme alla sua famiglia, era totalmente all’oscuro della situazione.
<< Bulma devi scusarmi, non avevo idea che questi due monelli si fossero messi d’accordo senza che tu ne sapessi niente >>  disse Goku imbarazzato per poi aggiungere, grattandosi la testa come suo solito,  << ora andiamo via e togliamo il disturbo >>  ma la donna lo fermò prima che potesse posizionare due dita sulla fronte dicendogli che non c’era alcun problema e che Goten poteva rimanere a giocare e, se avesse voluto, anche a dormire. Così al sayan non restò altra scelta che tornare a casa da solo.
 
 
 
Intanto in un’altra abitazione, posizionata in un punto indefinito dei Monti Paoz, una donna armata di guanti di gomma, strofinacci e detersivi vari stava cercando di pulire le mattonelle del piano cottura della sua cucina e, per fare ciò, si era vista costretta ad assumere una postura alquanto scomoda che molti definirebbero… a novanta gradi. Stava proseguendo il suo lavoro fino a quando non fu interrotta da un leggero spostamento d’aria, avvenuto alle sue spalle, e da una successiva pressione che avvertì all’altezza dei fianchi e del suo sedere; così Chichi decise di girarsi e, con un’espressione stupita, riuscì a scorgere il viso altrettanto sorpreso ed imbarazzato del marito. Infatti Goku per tornare a casa aveva deciso di localizzare l’aura della moglie per potersi, quindi, teletrasportare però una volta giunto a destinazione si era ritrovato in quella posizione decisamente ambigua.
I due coniugi continuarono a lanciarsi sguardi indecifrabili, ma furono interrotti da un tonfo provocato da un libro caduto a terra a causa dello sgomento del suo possessore che, con un tono piuttosto discutibile, esclamò  << Oddio! Non avrei voluto vederlo! >>  mentre i due genitori gridarono all’unisono  << Gohan! >>.
Questo scambio di battute scandalizzate portò Goku e Chichi a ricomporsi e Gohan a chiudere gli occhi che furono riaperti solo dopo che il ragazzo sentì il padre cominciare a balbettare delle improbabili giustificazioni. Infatti una volta attirata l’attenzione del figlio il sayan più grande, posizionando la mani avanti e agitandole freneticamente, iniziò il suo discorso  << Figliolo credimi, non è come pensi! >>  la frase fu interrotta dalla sua stessa risata imbarazzata che lo portò, quasi fosse un gesto istintivo, a grattarsi la testa; poi continuò  << Vedi…è successa una cosa stranissima! Io ho lasciato Goten da Bulma, no? Poi sono tornato qui seguendo l’aura della mamma e quando mi sono materializzato…insomma non potevo mica sapere che stava messa in questo modo, giusto?! E quindi…quindi ci siamo ritrovati emm…così. >>  l’espressione del giovane mutò da una scandalizzata ad un’altra ancor più scandalizzata mentre Chichi aveva nascosto il viso fra le mani per la vergogna, così l’uomo proseguì  << E poi non ci permetteremmo mai qui in cucina…con te in casa… >>  a quel punto la donna alzò lentamente un sguardo stupefatto sul marito e, contemporaneamente, un lampo d’orrore attraversò il volto di Gohan, allora Goku, accortosi di ciò che aveva appena detto, cercò di correggersi  << Cioè, questo non significa che io e tua madre usiamo…certe…emm…posizioni! >>  dopo quest’ultima frase il ragazzo, non riuscendo più a sostenere l’imbarazzo, cominciò ad indietreggiare lentamente verso l’ingresso dicendo ai genitori  << Ok, ho capito! Era tutto un malinteso. >>  anche lui, come il padre, cominciò a ridere e a grattarsi la testa  << Bene! Io adesso esco, eh? Ho un…appuntamento! Si, un appuntamento con Videl. E non tornerò…mai più! >>  concluse uscendo di corsa e sbattendo la porta.
<< Ottima decisione figliolo! >>  disse l’uomo, ormai a se stesso, cominciando poi a ridere di gusto; questo scatenò la reazione della donna  << Non ridere tu! >>  disse dandogli un pugno sul braccio  << E’ stato il momento più imbarazzante della mia vita! >>  continuò piagnucolando, così l’uomo le rispose, con un tono ingenuo ma a suo modo serio  << Oh andiamo! Non sarà stato più imbarazzante di quando il Genio e gli altri ci hanno regalato, il giorno del nostro matrimonio, quello strano libro indiano con quelle figure tutte ingarbugliate?! >>  ma la mora, con le gote ancora più rosse, rispose affermativamente scuotendo la testa e ritornando alle sue faccende domestiche. Una volta che Chichi riassunse la postura che aveva causato quella stramba scenetta familiare, Goku fu attraversato da un lampo di ‘genio’ e fece una constatazione  << Quindi ora siamo rimasti soli! >>  per poi continuare, con occhi da cerbiatto, in direzione della moglie  << E io ho tanto bisogno di un bagno e di qualcuno, tanto gentile e delicato, che mi aiuti a lavarmi la schiena! >>  ma la donna, contro ogni aspettativa del marito, gli lanciò uno sguardo seccato rispondendogli  << Non ci pensare nemmeno Son Goku! Per colpa tua ho perso troppo tempo e ho ancora un sacco di cose da fare! E ora fila via e lasciami in pace! >>  così al nostro eroe non restò altra scelta che dirigersi in bagno ed immergersi nella vasca da solo.
 
 
 
---------- Nemmeno due minuti dopo ---------
<< E comunque questa è l’ultima volta che ti accontento! Sia chiaro! >>
<< Ma certo Chichina non succederà più! >>  rispose accondiscendente Goku  << E ora voltati. Tocca a me lavarti la schiena! >>  continuò ridendo maliziosamente.
 
 
 
 
 
Conclusioni:
allooora questa non è la prima fanfiction che scrivo da sola tuttavia è la prima che pubblico e non so nemmeno per quale motivo visto che il mio talento è leggere ff e non scriverle.
Comunque, spero che qualcuno la leggerà (se siete arrivati fin qui l’avete fatto :3) e che questa paccata fanfiction vi abbia lasciato almeno un sorriso.
Grazie in anticipo a chi leggerà e a chi lascerà una recensione, sia essa negativa o positiva.
 
  
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