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Autore: _Milla3    23/03/2012    2 recensioni
Bene. Questa è una storia ispirata alla canzone di Taylor Swift, Mary's Song (Oh My My My). E' la mia canzone preferita della Swift, lei la dedica alla sua vicina di casa, e ho pensato di provare a mettermi nei panni della ragazza, Mary, e a vivere passo passo la sua vita, come nella canzone. Beh, sta a voi leggere. Grazie :D [STORIA INCOMPIUTA,CAUSA:MANCANZA DI INTERESSE ESTERNO]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ecco. Lo sapevo. Stupida, Mary. Lui è Cristopher. Hai sempre visto come si comporta con le ragazze, hai sempre saputo che lui era così. Era troppo illudersi che sarebbe cambiato? Non dire lo sapevo, Mary, non dirlo. Tu non lo sapevi. Stupida che sono. Mi sono lasciata trascinare, okkei, lo ammetto. E non sapevo che sarebbe andata così. Che modo stupido di rovinare un'amicizia. Che ti ci sei messa a fare? Era ovvio come sarebbe andata. E se non l'avessi fatto, ora sareste ancora amici. Stupida Mary.

'Aspetta, Mary!' Aveva urlato lui, mentre io correvo via. Aspetta cosa? Aspetta, Mary, finisco di baciarmi con Shaileen e poi ti spiego tutto. Come hai potuto pensare che lui sarebbe cambiato? Certo, avrei dovuto aspettare, mentre lui mi rifilava una delle sue improbabili scuse?

'Non è come sembra' Mi gridava dietro. Non è mai come sembra, Cristopher. Massì, scommetto che ti ha baciato lei, scommetto che giusto un momento dopo che io me ne sono andata tu l'hai respinta dicendo che ami solo me. Come nei film, Cris? Arrivai a casa di corsa, sbattendogli la porta in faccia. Che vantaggio essere più veloci di lui. E che svantaggio che conoscesse così bene mia madre.

'Io e Mary abbiamo litigato, Gail...Puoi farmi entrare, così chiarisco?' Non farlo entrare, non farlo entrare, mormoravo tra me e me, sapendo che lei l'avrebbe fatto entrare. Le lacrime mi rigavano le guance. Stupida Mary, stupida. Entrò in camera. Era assurdo pensare di essere più forte di lui, ma provai lo stesso a buttarlo fuori dalla porta. Non oppose resistenza e uscì. Rimase fuori a parlare, la sua voce era rotta dalle lacrime. Non farti ingannare Mary, è tutta finzione.

'Mary...So che sembra assurdo, so che non mi crederai, ma è stata lei. So che non mi crederai, ma ti amo. So che non mi crederai, ma questo è il momento più brutto della mia vita. E d'accordo, non credermi. Ma prova a guardarmi negli occhi e saprai che non mento. Io e te siamo fatti per stare insieme. E' sempre stato così, da quando siamo nati...Mary ti ricordi quando mi chiedesti un bacio? Dio, che voglia avevo di dartelo! Ma sapevo che per te ero solo tuo fratello maggiore, sapevo che non ti interessavo.
Quanto mi sbagliavo...Iniziai ad uscire con più ragazze che potevo, e nessuna - nessuna - è riuscita a levarti dalla mia testa. Mary ascoltami...Io e te siamo una sola cosa. Non distruggiamo tutto...Ti prego'

Non ascoltarlo, non ascoltarlo. Cercavo di trattenere le lacrime e quelle, quasi a dispetto, si trasformarono in singhiozzi, impedendomi di parlare. Meglio così.

'Vai..Vai via' Sapevo che aveva sentito, anche se l'avevo detto a bassa voce. Per me era finita. Non riuscivo a reggere niente. Mi buttai sul letto e mi addormentai, stremata. Senza Cris avrei preferito non svegliarmi più.

Non so quanto tempo passò, qualche ora, più o meno, era circa mezzanotte. Arrivò mia madre con una tazza di cioccolata calda e mi scosse leggermente dal mio sonno. Avevo ancora gli occhi rossi e gonfi. Sentivo la pioggia che scrosciava sul tetto, e mi resi conto che era iniziato un temporale in piena regola. E in quei suoni indistinti, una voce.

'Credimi, Mary!' Non ci potevo credere. Con quel tempo? Mi affacciai alla finestra, e fuori casa mia, senza un ombrello, bagnato da capo a piedi, c'era Cris. Un nodo al cuore. Sii forte, Mary, non cedere. Non cedetti. Mezz'ora dopo era ancora lì, a implorare il mio perdono. Un'ora, un'ora e mezza. Non riuscivo a dormire sapendolo fuori, al freddo. Mary tu lo ami? Cazzo, certo che lo amo. Scesi nell'atrio. L'orologio segnava le due e tre minuti. Aprii la porta, mi asciugai le lacrime e sorrisi. Lui mi corse incontro perdendomi in braccio e baciandomi.

'Ti amo' Sussurrò. E sentii che era vero. 'Ti amo anche io, Cris..'. Riuscii a dire semplicemente, prima di perdermi in quel bacio.

Nota dell'autrice:
In realtà, nella canzone non si accenna il motivo della litigata di Mary e Cris. Da romantica quale sono, l'unico motivo che in una coppia per me possa portare ad una litigata SERIA è un tradimento. Il lettore è libero di credere o no a Cristopher. Mary ci ha creduto, ma nessuno ci assicura che lui non l'abbia davvero tradita. Nient'altro da dire. Spero vi sia piaciuto. Alla prossima<3

  
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