Jean McFlan era un cantante, un attore e un doppiatore dei più amati. Era simpatico e disponibile e riservava sempre un sorriso a tutti. La sua voce non faceva impazzire solo le ragazze, ma attirava anche molti ragazzi, perché le sue canzoni non erano un qualcosa di scontato. Un bel ragazzo, moro ovviamente con dei grandi, letteralmente, occhi azzurro accesso che spiccavano su una carnagione color miele. Aveva circa venticinque anni, ma ne dimostrava di meno anche se non eccessivamente.
Aveva raggiunto una fama pari a quella di Miley Cyrus o i Jonas Brothers. Certo, poi c'erano quelli che avevano da ridire, i fan dei Metallica o dei Kiss oppure Ozzy Osbourne, ma non era poi tutto questo granché.
Poi venivano i tour. Fan scatenati, e i giornalisti di gossip.
Lui sapeva distinguere la vita privata e la sua vita da star, ma loro no, quindi sviava per quanto riusciva.
Insomma, la vita della pop star, per tagliare corto, molto corto. E una delle più brave.
Quella mattina se ne stava tranquillo in casa, da due giorni aveva finito il suo tour per l'America.
Faceva colazione, canticchiando fra se e se la sua ultima canzone. Quel giorno lo avrebbe avuto tutto per se e per il suo ragazzo. Era felice di vederlo, perché purtroppo in quegli ultimi tempi gli aveva dedicato poco tempo.
Era tutto normale, fino a che la porta di casa non si era aperta e un nanerottolo aveva fatto il suo ingresso con tanto di valigie e guardie del corpo, lasciando Jean con un palmo dal naso e il cucchiaio a mezz'aria con la bocca aperta, più un espressione sorpresa e perplessa.
"Ciao!" urlò, euforico il piccoletto.
"Scommetto che tu sai già chi sono… certo che lo sai, chi non lo saprebbe!" continuò lui.
Il ragazzino, che sicuramente non aveva più di quattordici anni, aveva i capelli color miele e gli occhi castani, con allegata quella voce un po’ da ragazzino fastidioso.
Jean scosse la testa senza chiudere la bocca ne abbassare il cucchiaio.
"Come sarebbe a dire che non lo sai?!" Jean si strinse nelle spalle, sufficiente, senza lasciare la sua posizione.
"Razza di ignorante, io sono il bellissimo, bravissimo, famosissimo, issimo issimo, Justin Bieber!"

*E' l'autrice che vi parla!
-Questa era una sorta di introduzione, chiamiamola così. Anzi, l'inizio. Anzi... okay, avete capito. In ogni caso, spero vi sia piaciuta e spero vogliate seguirla.
Se volete recensire per lasciare un parere, vi sarei grata. 
Baci,
Valeria