Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: formerly_known_as_A    23/03/2012    2 recensioni
Matt sa di essere secondo, ancora una volta, dietro al fratello minore. È furioso, deluso, spezzato. In un modo infantile vorrebbe poter esprimere tutto quello che pensa o prova, vorrebbe poter pestare i piedi e dire la verità in faccia a Berwald.
Non vuole fargli del male.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Danimarca, Finlandia/ Tino Väinämöinen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Hej...”

Tino apre un'altra volta gli occhi, un altro tentativo di svegliarsi dalla stanchezza che poche ore prima l'ha trascinato in un sonno senza sogni, troppo pesante, rispetto ai calmi sonni pieni di sogni dolci che è abituato a fare. A casa.

Ma non è a casa. Lo sa appena riesce a mettere a fuoco la scena davanti a sé, appena la visuale si riempie di un solo viso, così vicino da imbarazzarlo, quasi.

I suoi occhi sono sempre stati così azzurri e luminosi? Oh, Tino, che razza di domande ti fai alle sei del mattino? Certo che sono sempre stati così. E il suo sorriso? E' sempre stato così calmo e bello, anche se un po' sghembo? A questo non rispondo, in quanto tua coscienza mi metto in sciopero.

“Moi...” risponde, vedendolo illuminarsi ed allungandosi per baciarlo, ancora mezzo addormentato, riuscendoci al secondo tentativo.

“Non hai detto che potevi rimanere anche di giorno?” chiede, imbronciandosi leggermente, come un bambino, senza però fare accenno a voler proseguire su quella linea, tenendo le braccia saldamente intorno al suo corpo.

Sì, deve averlo detto. Tutto il giorno insieme. Se lo ricorda. Ricorda anche il suo entusiasmo, il modo in cui il suo sorriso sembra essersi fatto più grande e luminoso del solito. Più sincero.

Un bambino.

Allora possiamo cucinare insieme!

Aveva riso, sentendolo pronunciare quelle parole, convinto com'era che avrebbe finito per fare una battuta a doppio senso -o, più probabilmente, esporgli il programma dettagliato di quella giornata passata a letto- e invece l'aveva sorpreso, come ogni volta.

Cucinare insieme. Che bambino.

Continua a ripeterselo, sorridendo inconsciamente davanti a quel broncio che non fa che confermarlo, ma si dice anche che, in fondo, sono simili.

Alza una mano per sfiorargli il naso, percorrendolo dalla punta in su, fino a delineare l'arcata e scivolare intorno ad un occhio. Sì, sono sempre stati così profondi ed azzurri... ma solo ora vi annega.

“L'ho detto. Mi sono dimenticato di togliere la sveglia, però.” sussurra, in un piccolo tono di scusa, lieve, scendendo a cancellare la sua espressione contrariata, con la punta delle dita.

Di nuovo, come uno strano animaletto domestico, si illumina di felicità e lo stringe un po' di più, facendogli affondare il viso nel collo. Danimarca sa di colonia. Un lieve profumo, non ancora lavato via dalla doccia del mattino, che è quasi sicuro di avere addosso anche lui.

“Sei freddo...” commenta, prima di coprirlo meglio, avvolgendolo anche con le gambe.

Un tempo avrebbe trovato quel gesto imbarazzante, Tino. Un tempo lontano settimane -mesi, a dire il vero- da cui tutto sembra essere diverso, ora.

Si chiede se è questo, che si intende, quando dicono che, per amore, si cambia. Non che ci abbia mai creduto, né all'amore, né alle credenze collegate ad esso, ma sembra notarle, quelle differenze.

Di sicuro, qualche mese prima non avrebbe mai dormito nello stesso letto di un uomo, in quelle condizioni. Né l'avrebbe abbracciato in quel modo, sentendo centimetro dopo centimetro della sua pelle contro la propria, perfettamente, completamente appoggiato.

All'inizio era strano, deve ammetterlo. Il pensiero di provare altri sentimenti oltre l'amicizia, per un uomo, poi, lo lasciava piuttosto interdetto.

Tino non è mai stato innamorato. Nonostante le continue attenzioni di Svezia, nonostante tutto l'affetto che può legarli, non l'ha mai amato.

Perché? Probabilmente perché l'amore è un sentimento complicato, pieno di contraddizioni.

Sta bene, ora. Anche se trova imbarazzante quando gli prende la mano, anche se nessuno che conoscono li può vedere, in quella cittadina sperduta in cui recitano una convivenza che non sa se potrà mai esistere altrove, anche se l'idea di baciarlo in pubblico lo manda nel panico.

Non è solo questione di essere scoperti. Fondamentalmente, Tino si considera eterosessuale e pensa che quella sia solo un'eccezione. Non arriva a definirla ipocritamente una fase, ma è convinto che sia qualcosa che si collega soltanto all'uomo di fronte a lui.

Innamorarsi è stato tremendamente semplice, se ci pensa, come se fossero in qualche modo destinati a quel sentimento, a quell'unione. A volte Matt ci scherza, parlando di amore annunciato dagli dei, di cose talmente folli da essere insensate.

A volte è Tino a dirsi che forse era destino. Per questo, anche, si detesta quando arriva a pensare che non durerà, che un giorno si alzerà, uscirà di casa e troverà una donna che possa dargli quello che veramente cerca. Non lo pensa spesso. Ma, ogni volta, si detesta per quello.

Con Matt sta bene. Si sente al sicuro e protettivo allo stesso tempo, felice e rilassato, nonostante quell'ansia insistente, quella paura di nulla e tutto.

Scuote la testa e la posa sul suo petto, sfregandosi piano e sorridendo, stiracchiandosi come un grosso gatto.

“Ehy, potremmo vedere un film, cosa ne pensi?” sussurra il danese, avvolgendolo tra le braccia, tutto contento -anche se è nascosto, riesce a sentirlo dalla voce- e dandogli un bacio sulla testa. Gli piace quando fa così. Anche se non si è mai lasciato avvolgere completamente da una delle solite conquiste -come avrebbero potuto?- e si sente piccolo, così, gli piace tantissimo la sensazione di pace e familiarità che emana Danimarca.

Annuisce lentamente, arrestando il suo alzarsi e buttandolo di nuovo sul letto, posandogli le mani sulle guance e baciandolo, lento e dolce, su tutto il viso, una sorta di buongiorno personale, un rituale che ripete sempre, quando sono soli, quando, soprattutto, si svegliano insieme.

Gli resta addosso, le gambe da una parte all'altra del suo bacino, alzandosi un po' con il busto per guardare la sua espressione assonnata e sorridere, pensando che il destino è davvero molto strano, se gli ha messo davanti quello.

Non lo disturba stare seduto sul suo corpo nudo e, a dire il vero, il suo corpo in generale non gli ha mai fatto impressioni negative, anzi... dopo i primi imbarazzi, durante i quali il danese si è dimostrato incredibilmente paziente, ritrovarsi ad amare un corpo simile al proprio è stato strano, ma, decisamente, una novità gradita.

Non amano le stesse cose. Quello è uno dei primi pregiudizi che ha dovuto abbandonare, per propria somma disperazione.

Nonostante quello, per Matt è stato incredibilmente semplice indovinare quel punto del collo del finlandese che riesce ad ucciderlo ogni volta. In quanto a lui, abituarsi alle sensazioni è stato più problematico.

Un uomo non esagera quanto una donna e Tino, almeno per i primi tempi, è stato costretto a riconsiderare da capo le proprie doti di amatore. Andare a caso non ha di certo aiutato.

Si imbarazza ancora, pensandoci e rimedia posando una serie di baci che sembrano più piccoli morsi sul mento ed il collo dell'uomo, lasciandosi cadere di lato e sorridendo, restando con una gamba su di lui.

“Dopo... Ora riposa.”


A volte litigano. Furiosamente.

Stare insieme è bello perché sono simili, quasi predestinati, per il modo in cui uno riesce a finire la frase dell'altro o anche per come finiscano per piacere loro le stesse cose... ma ovviamente tutto ciò è incredibilmente seccante quando si litiga.

Sapere che cosa ferisce l'altro, dove colpire, sapere, soprattutto, quali parti odiano di loro stessi e rinfacciarli all'altro... è troppo semplice litigare. Le loro similitudini sono forti quanto le loro differenze.

Tino non è mai stato innamorato. Mai così, mai per tutto quel tempo.

Per Matt lui è l'Amore, quello con la “a” maiuscola, quell'occasione che capita una sola volta nella vita, che bisogna afferrare prima che svanisca nel nulla, prima che l'eternità prenda il sopravvento.

Tino vive con Berwald. Hanno un figlio di nome Peter.

Matt è il suo amante.

Per quanto voglia bene al fratello ed al nipote, non può non detestare quel ruolo.

È maledettamente semplice, se ci pensa, perché Tino e Berwald vivono insieme ma non si amano. Non come dovrebbero o vorrebbero, non come Berwald ha sempre amato Tino.

Non vuole fargli del male.

Matt sa di essere secondo, ancora una volta, dietro al fratello minore. È furioso, deluso, spezzato. In un modo infantile vorrebbe poter esprimere tutto quello che pensa o prova, vorrebbe poter pestare i piedi e dire la verità in faccia a Berwald.

Non vuole fargli del male.

Accorgendosi di essere debole, la rabbia non fa che aumentare. La situazione peggiora, le ferite sono più precise, più dolorose. Le liti furiose hanno come unico fulcro la famiglia.

Tino rimprovera a Matt di non sapere cosa sia avere una famiglia.

Matt cambia, lo spinge fuori dall'appartamento, fa cambiare la serratura, non risponde alle telefonate. Sa esattamente cosa significa avere una famiglia. Si ricorda cosa significa perderla.

Anche Tino lo sa. Altrimenti non avrebbe detto nulla di tanto feroce.


L'orgoglio è un difetto che li accomuna. Un difetto che li fa soffrire terribilmente, su cui a volte scherzano, ma solo quando si sono riappacificati dopo un litigio colossale su apparenti inezie. Li allontana e li tiene distanti per troppo tempo per trovarlo sopportabile.

Ma, alla fine, uno dei due finisce col fare il primo passo, andando incontro all'altro, scusandosi e ritrovandosi inevitabilmente a fare l'amore.

Tino non è mai stato innamorato.

Ma non c'è nulla di più vicino all'amore di quello che prova per Matt.


Note dell'autrice

Finalmente pubblico la mia prima DenFin! Non so bene come sarà accolta, ma io questi li adoro immensamente e sono materiale molto angst, nonostante in realtà siano due personaggi molto allegri. Il loro avere una relazione clandestina, però, rende tutto molto più complicato... mi piace. Come prima storia mi sembrava carino esplorare sia il lato tenero che quello un po' più tormentato... spero sia stato di vostro gradimento :)

Vi ringrazio per aver letto! ^_^

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: formerly_known_as_A