Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: TheRipper    23/03/2012    1 recensioni
salve! questa è la prima one-shoot che carico qui... diciamo che è il primo lavoro che "mette piede" su efp.
ho voluto scrivere questa One Shoot perchè unisce due dei personaggi che mi piacciono di più di "Once Upon a Time" , Ruby e Graham ... ho lavorato un po' di fantasia e sconvolto , se così si può dire, gli eventi come paice fare a me... spero vi piaccia
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era un martedì assolato e fresco di primavera a Storybrooke, i raggi lucenti attraversavano i vetri delle finestre del B&B di “Nonnina” e riflettevano sulla superficie dei tavoli.
Quel giorno, i clienti erano veramente pochi: oltre a Leroy che si concedeva il suo terzo bicchiere della mattinata, il locale ospitava solamente Ashley e la sua bambina, Alexandra, venute a far visita a Ruby.
La giovane cameriera, infatti, era poggiata con la schiena al bancone mentre cullava la figlioletta della sua migliore amica rivolgendole sorrisi raggianti ogni volta che quello scricciolino le afferrava le rosse ciocche che si facevano strada tra i capelli bruni.
“ le piaci tanto eh Rub?” chiese Ashley sorridendo dolcemente 
“in verità è lei che piace tanto a me…” ammise la ragazza lanciando sguardi inteneriti alla bimba che teneva in braccio “ ma com’è possibile che una donna da sola riesca a fare cose così perfette?”
I suoi grandi occhi chiari erano persi nel minuscolo viso carico di sonno posato sul suo petto e i suoi pensieri viaggiavano lontano, dove neanche lei avrebbe saputo ritrovarsi
“beh.. tecnicamente c’era anche Sean, non ero proprio sola…” puntualizzò Ashley “e poi non lo so… ce l’abbiamo nel sangue…”
“io non ci riuscirei…” concluse Ruby scuotendo il capo e porgendo Alexandra alla sua mamma
“la devi smettere di dirti che non sei in grado Rub!” l’ammonì la bionda sistemandosi la figlia tra le braccia “ Ema ci ha detto quanto sei stata utile tempo fa come aiuto sceriffo!”
A quelle parole, lo sguardo della ragazza dai lunghi capelli scuri si spostò sul pavimento, smarrito, sconsolato, malinconico… Ashley la capì al volo
“ Graham sarebbe stato orgoglioso… “ incalzò
“ se ci fosse stato ancora Graham non ci sarebbe stato bisogno di me…” disse Ruby con un sorriso amaro slegandosi il grembiule dai fianchi e andando a mettere nella lavastoviglie il bicchiere lasciato da Leroy
“ hai fatto qualcosa che non avrebbe saputo fare neanche lui!” cercò di convincerla Ashley seguendola dall’altra parte del bancone
Ruby sbatté il grembiule sulla superficie liscia esasperata
“ non c’era niente, NIENTE Ashley che lui non sapesse fare! Quando si trattava di cercare persone nel bosco era imbattibile, l’ordine era impeccabile quando c’era lui, riusciva a colpire un bersaglio mobile da distanze smisurate…”
Ashley sorrise teneramente e prese le mani dell’amica
“ da quant’è che non vai a trovarlo?” domandò fissandola negli occhi.
Ma quegli occhi non riuscirono a sostenere i suoi, spostarono lo sguardo, fissarono altrove quasi vergognandosi
“ non sei MAI andata a trovarlo!?” si stupì
“ io.. qui non c’è mai tempo e…” Ashley le puntò uno sguardo indagatore al quale non seppe resistere “ non ce la faccio Ashley…”
“beh devi farlo Rub!” la bacchettò “lui l’avrebbe fatto! C’era sempre quando hai avuto bisogno!”
L’aria fiera di Ruby si stava infrangendo a poco a poco, sentiva le barriere costruite in tanto tempo sgretolarsi in un attimo. Fissò l’orologio, mancava ancora un’ora circa ed il locale si sarebbe riempito di persone in pausa pranzo… se voleva raggiungere Graham avrebbe dovuto fare in fretta.
Uno scambio di sguardi con la nonna, immersa nei conti dietro la cassa e il muto permesso dell’anziana signora.
Ashley sorrise, Ruby si precipitò verso la porta afferrando il foulard rosso ed il giubbino di pelle senza dire nulla… con Ashley non ce n’era bisogno.
Montò in macchina, mise in moto e partì velocemente, facendo dondolare avanti e indietro il lupo appeso allo specchietto… quel lupo che, dieci anni prima, le aveva regalato Graham.
Frenò bruscamente accorgendosi del furgoncino dei fiori e comprò una rosa, la più bella che quell’uomo le potesse offrire. 
In pochi minuti, raggiunse l’ingresso del cimitero.
Appena i suoi piedi affondarono nell’erbetta bagnata dalla rugiada, si portò il rosso foulard sulla testa, avvolgendo le sue estremità intorno al collo e, prendendo un respiro profondo, avanzò tra le pietre incise fino a raggiungere la più nuova, quella che le faceva più male di tutte.
Si accucciò per sistemare la rosa sulla superficie grezza e si sedette sull’erba per iniziare una conversazione come quelle intraprese un tempo, sul vecchio castello di legno.
“ Hey Graham…” cominciò “ hai visto che alla fine sono venuta?”
Si strinse le ginocchia al petto, come se quel gesto potesse darle più forza
“ ti ho portato la rosa più bella del furgoncino… l’ho comprata giuro!” 
Si fece scappare un sorriso, un sorriso dovuto al ricordo di una Ruby appena dodicenne attratta dalla rosa più bella del furgoncino del fioraio intenta a rubargliela sotto gli occhi, un sorriso che si riempì di malinconia nel ricordare un giovane Graham che la guardava male impedendole così di compiere il furto.
“era sempre così ricordi?” domandò come se fosse sicura che l’amico fosse a conoscenza dei suoi pensieri “io facevo i guai e tu me lo impedivi… e quando non riuscivi ad impedirlo rimediavi come meglio potevi … ti ricordi cosa mi hai detto quel giorno per convincermi a desistere? *ti prometto, che appena prendo il primo stipendio ti compro la rosa più bella del furgoncino!* … io ti ho creduto sai? Ma non sei mai stato bravo con le promesse” 
Ruby si morse il labbro inferiore, assunse un’espressione irata
“ avevi promesso di portarmi quella rosa e non l’hai fatto; avevi promesso che mi avresti dimostrato quanto valgo e non ci sei riuscito; avevi promesso che ci saresti sempre stato e guarda come siamo!” 
Gridò nascondendosi la testa tra le gambe e iniziando a farsi scuotere dai singhiozzi
“ sono cresciuta con te Graham… come faccio ora? Sì c’è Ashley ma con lei è diverso, lei ha Sean, Alexandra… tu eri per me! Lo sei sempre stato nonostante il sindaco e nonostante Emma… io sono senza controllo senza di te! Sono persa…” 
La ragazza alzò lo sguardo e tese la mano, puntando il polpastrello del dito medio sul nome dell’amico inciso nella pietra
“ torna da me Graham…” squittì in un singhiozzo sfiorando la “G” 
Appena la pelle venne a contatto con la parete di roccia, Ruby ebbe un sussulto e nella sua testa balenarono come in un velocissimo flashback strani episodi:
c’era lei, protetta da una mantella rossa che correva nel bosco, rivide Mary Margaret in vestiti medievali e con lunghi capelli mossi e vide Graham che la puntava con una freccia che teneva l’arco tirato.
Quando la scena cambiò, lei e Graham passeggiavano in una foresta: ridevano, scherzavano, si studiavano estasiati… si rivide nelle vesti di un lupo famelico e anche lì c’era Graham, Graham al quale bastarono poche parole e uno sguardo fisso per farla calmare e per addomesticare la bestia che era diventata.
In quei ricordi, messi a tacere per troppo tempo, il pezzo più importante del puzzle era Graham, il suo amico, il suo amato, il suo cacciatore.
Si ricordò del loro primo incontro, di quel cacciatore cresciuto dai lupi al quale era stato strappato via il cuore e al quale venne ordinato di uccidere quel pericolo per il reame… ma il suo cuore era diviso, il cuore umano lo avevano gli umani mentre i lupi possedevano l’altra metà.. e Cappuccetto Rosso era un lupo, un lupo a metà, proprio come lui. L’amava perché una parte del suo cuore era sempre in salvo in quel lupo dall’occhio rosso, l’amava e la controllava nelle sue trasformazioni… insieme erano imbattibili.
A svegliarla da quei ricordi, fu un calore improvviso sulla coscia ed un mugolio.
La ragazza sobbalzò ma non poté fare a meno di rimanere esterrefatta dalla visione presentatale davanti: un lupo, le aveva posato il muso sulla coscia e stava mugugnando come a volerla consolare. Fu solo quando questo alzò lo sguardo che il cuore della ragazza le saltò in gola: a specchiarsi negli occhi di ghiaccio di Ruby, c’erano un occhio nero come pece ed un altro rosso come il sangue
“Graham…” disse in un bisbiglio
Il lupo si mise seduto e posò la sua zampa sulla mano della giovane che sorrise come non aveva mai fatto e abbracciò forte l’animale, nascondendo il suo viso nel pelo chiaro e morbido.
Graham aveva mantenuto ogni promessa: aveva fatto in modo che la rosa più bella del furgoncino giacesse, anche per poco, tra le mani di Ruby; le aveva fatto ricordare chi era, era Cappuccetto Rosso e valeva molto più di quanto non avesse mai potuto sperare; ma soprattutto, il suo cuore sarebbe stato sempre con lei, il suo cuore era sempre appartenuto a lei.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: TheRipper