LA LANTERNA

Ido si svegliò, lentamente. Si girò a guardare Soana e si accorse che aveva una piccola nuvola di fumo azzurro sulla testa. Era sicuramente un lettera di Nihal e Sennar!! Era impaziente di leggerla però non voleva svegliare la maga. Per non pensare alla lettera decise di andare subito in Accademia. Si preparò e, prima di uscire, scrisse un biglietto a Soana per avvisarla.
All'ora di pranzo Ido tornò a casa felice, era stata una mattinata serena.
Entrato in casa vide Soana seduta su una sedia, di schiena. La nuvola di fumo azzurro era scomparsa, segno che aveva letto la lettera. Stava per chiedergli notizie della lettera quando si bloccò. Soana, si era girata a causa del rumore. Il suo volto era una maschera di dolore: si mordeva le labbra aveva e stava piangendo. Ido si stupì perchè sapeva che Soana non faceva mai trapelare le sue emozioni e aveva un grande autocontrollo: doveva essere accaduto qualcosa di veramente grave. Lei gli porse una lettera, in silenzio. La lettera era scritta con la calligrafia di Sennar ma era evidente che, quando l'aveva scritta, gli tremava la mano.

Cara Soana e caro Ido,
purtroppo devo darvi una brutta notizia: Nihal è morta.
La colpa è mia. Per questo Tarik ha deciso di andarsene e tornare nel Mondo Emerso.
Vi prego di non cercarlo.
Grazie,
Sennar

Ido lesse velocemente la lettera. Piano piano una lacrima cominciò a scendere dal suo unico occhio. Nihal era morta. La sua Nihal, la sua allieva, quella che lui aveva considerato come una figlia. Ora che non c'era più era come se gli mancasse qualcosa. Anche se prima era lontana, lui era sempre stato sicuro che c'era. Non riusciva a figurarsi la sua morte, ma che importanza aveva? Qualunque fosse stato il motivo della sua morte non gli importava. Ormai non c'era più e niente avrebbe potuto rioprtarla in vita. Sicuramente non era stata colpa di Sennar e forse Tarik era solo troppo triste e aveva bisogno di conoscere il mondo dei suoi genitori. Ido aveva sempre pensato che crescere un figlio al di là del Saar non sarebbe stato il massimo. Sapere che Tarik era tornato nel Mondo Emerso, però, gli faceva piacere. Magari un giorno lo avrebbe incontrato e avrebbe rivisto quegli ochhi viola che sapeva tanto simili a quelli di Nihal. La rivedeva ancora insieme a Sennar, sul suo drago mentre partivano per le Terre Ignote e lui che li guardava con una leggera malinconia. Sapeva che sarebbe stato un addio definitivo ma ogni tanto pensava che li avrebbe rivisti.
Ido alzò gli occhi dalla lettera. Soana lo guardava triste. Sapeva che lei capiva a fondo il dolore di Sennar. Anche lei aveva perso il suo compagno in giovane età e Ido sapeva quanto aveva sofferto. Solo da poco aveva smesso di portare il lutto.
Ido le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla. Lei si scostò una ciocca di capelli dal viso e appoggiò la testa sulla sua mano.

***

Ido aiutò Soana a salire sul suo drago. Partirono per la Terra del Vento, in silenzio. Era Ido che aveva avuto l'idea di tornare alle rovine di Salazar per quel giorno. Ormai era passato un anno intero ma Ido ricordava benissimo il giorno in cui Sennar aveva mandato loro la lettera.
Cullati dai ricordi arrivarono al culmine dei resti di Salazar che era già sera. Vesa li fece scendere e poi andò a posarsi ai piedi delle rovine. Soana tirò fuori dal tascapane una piccola lanterna volante e la accese. Insieme la liberarono in cielo. Era il loro modo per ricordare Nihal.
Aspettarono fino a quando non divenne un piccolo puntino nel cielo, poi tornarono a casa.


*IL MIO ANGOLO*
Ciao a tutti!
Intanto grazie per aver letto la ff! Spero che vi sia piaciuta e che sia riuscita a trasmettervi qualcosa. Bene, che dire, grazie e spero che mi lasciate un commentino :)
Intanto ringrazio i 100 che fino ad adesso hanno letto e in particolare Mintaka Snape, Anonima K Fowl e NaChan_ per aver recensito<3