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Autore: ProcrastinatingPalindrome    23/03/2012    1 recensioni
Durante il disgelo della Guerra Fredda, America porta Russia e il suo capo a Hollywood...ma forse far vedere loro un film con la danza più spinta del momento non è stata una bella idea.
Genere: Comico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Russia/Ivan Braginski
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia non mi appartiene è una traduzione dell'omonima fanfic di ProcrastinatingPalindrome (potete trovarla su Fanfiction.net). Non mi appartengono né i personaggi qui utilizzati né il manga dal quale sono tratti. Questa storia non è a scopo di lucro.


All’inizio era sembrata una così bella idea. Russia e il suo capo erano arrivati in America per un viaggio diplomatico che in realtà era un puro e semplice tour dei più frequentati luoghi turistici, quindi non era forse il dovere di America intrattenerli, assicurarsi che passassero dei bei momenti? Ovviamente lo era. Era il momento di andare avanti, di lasciarsi alle spalle i rifugi e le esercitazioni abbassati-e-copriti! Russia si era calmato un sacco da quando lo Zio Joe aveva fatto un favore al mondo decidendo di morire, quindi di certo quella ‘guerra fredda’ si stava avvicinando alla fine, no? Giusto. Certo, Khrushchev era un idiota che doveva davvero finirla con i suoi ‘vi seppelliremo’, ma le cose andavano meglio che mai.

Perciò America non poteva lasciarli tornare a casa senza aver visto Hollywood, no? Sarebbe stato praticamente un crimine! Come potevano Russia e Khrushy rimanere di cattivo umore dopo aver visto Frank Sinatra, Shirley MacLaine, Marilyn Monroe!

Forse tutto sarebbe andato bene se fossero andati a vedere qualsiasi cosa tranne il nuovo film Can-Can. Ma ad essere sinceri, America non sapeva che il film in via di produzione conteneva così tante…gonne che si alzavano…e mutandine. Non era stato informato del fatto che le ragazze se le sarebbero tolte le mutandine. Ed erano quel genere di informazioni non pervenute che causavano disastri internazionali.

Si azzardò a guardare il suo compagno con la coda dell’occhio. Russia stava fissando il palco, il volto una maschera di pietra e disapprovazione. America si chinò di qualche centimetro e guardò Khrushchev, il quale aveva gli occhi ad un passo dall’andargli fuori dalle orbite. Che significava? Era un buon segno? D’altra parte, sua moglie sembrava alquanto seccata, e suo figlio aveva messo via la telecamera con la quale stava registrando lo spettacolo per guardare attonito il palco.

America si coprì gli occhi con un lieve gemito. Non sapeva dove puntare gli occhi. C’erano gambe e mutande e seni parzialmente esposti davanti a lui e Russi scandalizzati ai suoi lati.

Finalmente lo spettacolo terminò e America cercò di scappare rapidamente mentre Khrushchev e company si dirigevano verso il palco per stringere la mano agli attori. Russia avrebbe commentato quello che era appena successo, America lo sapeva. Avrebbe avuto qualcosa da dire, e America non voleva davvero trovarsi nei paraggi per sapere cosa.
Purtroppo, quello non era il suo giorno fortunato. Una pesante mano si strinse attorno al suo polso, e America non dovette nemmeno guardare per sapere a chi apparteneva.

“Dove te ne stai andando?” Chiese Russia dolcemente.

“Da…da…nessuna parte.” Balbettò America. “Solo…in bagno! Sì, torno subito, bye!”

“Oh, sono certo che puoi aspettare qualche attimo. Vorrei chiederti perché hai fatto vedere della pornografia al mio capo e alla sua famiglia.”

America si afflosciò sconfitto. “Non è- non era-…Can-Can non è un porno!”

“Ah, suppongo che una corrotta e decadente nazione quale tu sei ne sappia molto più di me sulla pornografia. Forse puoi darmi una definizione della parola e spiegarmi perché questo spettacolo non, come dici tu, ‘rientra nella categoria’?”

America aprì la bocca e la richiuse per qualche momento. “Il porno è…beh…il porno è…” Scosse le mani impotente. “Il porno è…più. Più di, um, quello. Sai, più…pelle…e…parti…e roba.”

Russia sbuffò. “Non importa, è spazzatura. Sono certo che questo film sarà proibito nella mia terra, dove apprezziamo le donne per il loro viso piuttosto che per il loro posteriore.”

“Sì, come se tu non fossi interessato ai culi!” Disse America senza nemmeno pensare.

La faccia di Russia si fece rossa. “È stato solo una volta.” Sibilò, abbassando la voce per non farsi sentire. “Una volta, molto tempo fa!”

“Il 1945 non è molto tempo fa!”

“Lo è! E stavo parlando del sedere delle donne. Il tuo qui non c’entra niente.”

“Oh, quindi tu puoi scegliere quali sono i culi che ti offendono, huh? Adesso capisco!”

“Il 1945 è stato un errore.” Scattò Russia, raddrizzando le spalle. “E il tuo posteriore è indecente quanto il resto di te!”

“S-sì, beh…il tuo è enorme!” Gli urlò dietro America mentre il Russo se ne andava. Aspettò che Russia se ne fosse andato prima di crollare in una delle sedie. Un disastro, un disastro totale. Aveva mostrato un porno al Segretario Generale Sovietico e insultato il culo di Russia nello stesso giorno. Perfetto. Onestamente, il culo di Russia andava più che bene, ma…dannazione, non era quello il momento per pensarci! Doveva trovare un modo per mettere a posto le cose…magari poteva imbucare Russia a Disneyland più tardi. Khrushchev non poteva andarci, ma nessuno aveva detto niente a proposito di Russia.

Forse non era troppo tardi per salvare il salvabile.
 
Note Storiche:
Khrushchev viaggiò per gli Stati Uniti durante il ‘disgelo’ della Guerra Fredda, quando la tensione si era temporaneamente alleggerita. Durante una parte del suo viaggio, venne portato a Hollywood, dove incontrò Frank Sinatra e altri personaggi famosi e, sì, guardò le riprese del nuovo film Can-Can. Con lui c’erano anche sua moglie e suo figlio, e suo figlio aveva portato con sé una telecamera per registrare il suo viaggio. Frank Sinatra si esibì con la sua canzone, ‘Live and Let Live’, e menzionò che ciò che stava succedendo era una ‘meravigliosa idea’. E poi cominciò la scena di danza, che coinvolgeva un sacco di calci alti che mostravano gambe e giarrettiere e mutande. Il momento davvero scandaloso fu quando i ballerini passarono sotto le gambe delle ballerine e ‘emersero con in mano delle mutandine rosse’. Come scrisse Peter Carlson nel suo libro, K Blows Top, ‘gli Americani fra il pubblico ansimarono rumorosamente per lo sgomento, mentre i Russi rimasero in un flemmatico silenzio di disapprovazione’.

Vi è un dibattito sulla questione se a Khrushchev lo spettacolo piacque oppure no, ma più tardi lo definì pornografia e disse che ‘il volto dell’umanità era più bello del suo posteriore.’ Disse anche ‘Questa cosa è immorale. Non vogliamo una cosa del genere per i Russi. …È il capitalismo a rendere così le donne. …Dovrebbe esserci una legge che proibisce alle donne di mostrare il loro sedere.’

Tutto ciò fu un bene per il film, dato che ora la gente poteva venderlo con la frase ‘Guardate Can-Can, con la danza che Khrushchev ha definito immorale!’

Khrushchev incontrò anche Marilyn Monroe a Hollywood, e lei disse che la guardò ‘come un uomo guarda una donna’.
 

  
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