Poesia dedicata a mio nonno, uomo che mi ha insegnato tanto, che è venuto a mancare ormai da 18 anni.
Qualche giorno fa sarebbe stato il suo compleanno.

Che tutto non è perso/ancora

Solamente/fosti/involucro grigio/di avvizzita cartapesta

Il rosso, colore vitale, del sangue che pompa nelle vene, dell'amore che arde come fiamme.
Di un mare vegetale di scarlatti tulipani infiniti.

Poesia nata di getto, in seguito a una mattiniera ricerca sull'etimologia della parola "elucubrazione": dal latino "elucubrare", ovvero: "comporre alla luce di una lucerna".
Spero possiate gradirla.

Breve poesia scritta in un momento di riflessione su quanto il creare, il far fluire la fantasia e sublimarla da uno stato mentale astratto, ad uno concreto, e gioirne della bellezza, sia quanto di più prezioso, noi umani, ci possiamo permettere.
Spero possa piacere.

Siamo numeri, siamo serie/confusi nel caotico ammasso/ piene di smog, vie deleterie

Il suo aspetto è mutato
ha inseguito gli anni
perdendo nella corsa
la capacità del sogno

Ha un cuore che batte, lei, pulsazioni che sanciscono il ritmo di quella cosa fragile e meravigliosa chiamata esistenza. Ma si sente morta, da anni.

È un pensiero in versi che ho scritto un pomeriggio invernale, tipicamente malinconico, nel quale riflettevo della fragilità dell'amore.